VOLTA AO ALGARVE: CONTADOR PADRONE INDISCUSSO
Alberto Contador si è imposto agevolmente nella 36° edizione del Giro dell’Algarve, la regione più meridionale del Portogallo. Al vincitore dell’ultimo Tour è bastato il successo nella tappa conclusa in salita sull’Alto do Malhão, mentre poco hanno raccolto i Radioshack, partiti schierando un tridente di tutto rispetto, Leipheimer – Kloden – Machado, ma che alla fine si sono ritrovati in mano solo il gradino inferiore del podio e un successo di tappa in una frazione secondaria, conquistata dal belga Rosseler.
Foto copertina: il “pistolero” Contador impallina i Radioshack (foto Bettini)
E’ sembrato tutto semplice per lo spagnolo, come una scampagnata in montagna con gli amici: è arrivato in Portogallo, ha spiegato come sarebbero andate le cose, ha messo in atto quanto preannunciato e si è portato a casa una tappa e la maglia, tutto alla prima apparizione stagionale. Una superiorità disarmante per chiunque, anche per una Radioshack che presentava tre punte, Leipheimer, Kloden e Machado, col portoghese che alla fine conclude terzo e l’outsider Rosseler che nella penultima tappa ha regalato la prima vittoria in assoluto per il neonato team di Lance Armstrong, una fuga da lontano nell’unica tappa che avrebbe favorito questo genere di svolgimento. Pochi chilometri dopo la partenza da Vila Real de Santo António sono usciti dal gruppo sette corridori; oltre al già citato belga sono andati in avanscoperta Frederic Guesdon (Française des Jeux), Lars Boom (Rabobank), Mickael Delage (Omega Pharma), Preben van Hecke (Topsport Vlaanderen-Mercator), Eduard Vorganov (Katusha) e Iljio Keisse (Quick Step), ai quali si è poi aggiunto Irmanol Erviti (Caisse d’Epargne).
Lungo la prima asperità di giornata è stato lo spagnolo Egoi Martinez (Euskaltel) a muoversi e riportarsi sul gruppetto di testa, controllato a distanza dagli scudieri di Contador che non lasciavano loro più di 5’30”, senza però alcuna velleità di recupero. E’ così che la tappa è scivolata via fino a 15 km dal traguardo, dopo l’ultimo GPM, quando il belga Rosseler ha tentato di sorprendere tutti. Il portacolori della Radioshack è stato capace di guadagnare subito una ventina di secondi ed è stato bravissimo a mantenerli sul trio Delange – Erviti – Van Hecke, giunti nell’ordine al traguardo. A chiudere la top five lo spagnolo Martinez con 24”, mentre il gruppo è giunto al traguardo con 3’ di ritardo, regolato dal solito Greipel (THR), settimo di giornata.
Così la cronometro di 17,5 km che chiudeva la breve corsa a tappe portoghese è partita con Contador in giallo, che doveva difendere 15” su Machado deluso per non essere riuscito a seguire lo spagnolo nella terza frazione, e 28” su Leipheimer. Alla fine il temibile americano ha deluso le aspettative e ha perso ulteriore terreno sul leader della generale, mentre l’unico a guadagnare qualche secondo, 13” per la precisione, è stato l’altro spagnolo L.L.Sanchez (Caisse d’Epargne) che ha chiuso secondo nella generale a mezzo minuto dal connazionale. Machado ha lasciato altri 17” da Contador finendo terzo nella classifica finale. Ottima ancora la prova di Rosseler, terzo a 16” dal vincitore di giornata. Insomma, con una Radioshack tante punte e pochi picchi, il compito di Contador è stato semplificato e lo spagnolo ha bissato il successo 2009, come da lui preannunciato.
Deludente Kloden, ottavo in generale, ma fuori dalla top ten nella prova contro il tempo che dovrebbe essere il suo terreno…dopo i due ottimi Tour ormai datati è forse definitivamente giunto il momento di abbandonare ogni velleità di classifica e dedicarsi al “gregariato”.
Andrea Mastrangelo