MISCHIA NELLA CRONO MISTA: MA LA SPUNTA SEMPRE TONY

giugno 14, 2014
Categoria: News

A Bellinzona, percorso breve (neppure 10km) ma stimolante, pianeggiante per due terzi, poi – venenum in cauda – su per un bello strappo di un paio di km, dapprima al 6%, ma via via più ripido fino al 9%, e quindi a rotta di collo per una sinuosa discesa fino all’arrivo. Eppure, proprio come se fosse una cronometro di 50km piatta… vince Tony Martin!

Anche i prologhi aderiscono alla nouvelle vague delle crono creative, e ben venga: la combinazione di pianura, salita e discesa, shakerata in proporzioni diseguali, regala ordini di arrivo sorprendenti, e, tra intertempo e intertempo, suggerisce una logica narrativa in un esercizio di per sé linerare.
Oggi, però, non si miscela solo l’ordine di arrivo: anche quello di partenza viene adeguatamente rimescolato dalle notizie meteo, che minacciano tempesta per la seconda parte del pomeriggio; la sequenza delle squadre è estratta a sorte, ma ciascun team ha agio di disporre come meglio crede i propri uomini: così, coloro che nutrono ambizioni di tappa o classifica, invece che partire alla fine per godere dei riferimenti precedenti (come è più comune), si sparpagliano nella prima parte del pomeriggio, cercando di schivare una pioggia che si ridurrà a poche gocce, tanto che buoni tempi verranno ottenuti anche nella parte finale della gara.
Il fascino del ciclismo sta nella competizione equilibrata tra atleti dal fisico a dir poco disomogeneo: normalmente le cronometro vanno a smentire questa peculiarità (compensate, anche se in modo non del tutto simmetrico, dagli arrivi in salita); su un percorso come quello di oggi, però, c’è margine per dare una possibilità in più ad atleti che non si direbbero tagliati morfologicamente per questa specialità: a patto di avere una certa propensione per la disciplina, e voglia di lavorarci sopra.
Ecco dunque Pozzovivo affacciarsi a un secondo posto provvisorio, che si concretizzerà in un ottimo quinto finale. Non si può più parlare di sorpresa, con il ricordo di Tarazona, nella scorsa Vuelta, e la buona prova di Barolo, al Giro appena conclusosi, ma si può senz’altro osservare con approvazione come il tracciato apra la porta a questo tipo di rimescolamenti di carte.
Potremmo quasi dire che il lucano sia il primo fra gli uomini di classifica, se non fosse che davanti a lui di 6”, sul seggio del primato provvisorio, c’era il giovane (24 anni) australiano Rohan Dennis: autore di una prestazione autorevolissima (e di una partenza anticipata decisa a start list già stampata…), possiamo ripensare alla sua strenua resistenza nel Delfinato dell’anno scorso, concluso all’ottavo posto della generale dove aver difeso il podio in varie tappe impegnative, o anche alla piazza d’onore conquistata qualche settimana fa in California, dietro a un solidissimo Wiggins. Questo Svizzera prevede più mezza montagna che salita, oppure giganti alpini lontani dall’arrivo, e infine, certo, arrivi in quota, ma caratterizzati da relativa brevità o tratti di recupero. Insomma, lo spazio per sognare e soffrire c’è, se si è un corridore in crescita e assai pertinace: senza dimenticare l’altra cronometro di 25km per scavare qualche solco in più.
Wiggins, per la cronaca, veleggia privo di spinta verso un 14.o posto anodino (i cambi di programma non aiutano, specie se al ribasso, men che mai se imposti dall’alto); il baronetto giunge subito dietro al – lui sì oggi fenomenale – Davide Formolo: il 21enne neopro della Cannondale accenda un lumicino di speranza nel futuro della sua squadra, pericolosamente Sagan-dipendente.
A proposito di Sagan: stesso tempo di Pozzovivo, e quinta piazza. Un occhio alla classifica lo si potrebbe anche concedere, ma il Sagan un poco meno stellare visto finora quest’anno ha bisogno prima di tutto di una bella iniezione di convinzione a suon di tappe saccheggiate. E di adatte al suo talento ce ne sono parecchie. Poi magari la classifica verrà da sé… Il confronto tra Sagan e Pozzovivo suggerisce un altro spunto degno di nota: sono nove i secondi che lo slovacco recupera in discesa sull’italiano… Sagan è un fenomeno nella guida, ma Pozzovivo avrebbe potuto senz’altro fare di meglio in questo settore, avvicinando forse Dennis, ma sicuramente… Cancellara!
Sì, perché lo svizzero oggi si deve accontentare del primato nazionale, appena fuori dal podio, e davanti a Pozzovivo di soli 3”. Con un po’ più di spregiudicatezza in discesa, si sarebbe potuta consumare in parte la vendetta di Tarazona, dove davanti a Domenico giunsero solo i due fenomeni contro le lancette, Cancellara, appunto, e Tony Martin.
Ecco, Tony Martin oggi era irraggiungibile.
Si possono rimescolare i percorsi, gli ordini di partenza, le tipologie fisiche degli atleti: una costante resta, Martin è il re delle crono di questi ultimi anni. Gli si avvicinerà solo uno dei tanti giovanotti del vivaio Giant, Tom Dumoulin: cronoman del futuro, quest’anno si è aggiudicato la specifica frazione del Critérium International, ma ha già all’attivo anche un paio di secondi posti, nonché un quinto e un sesto, in contesti di prestigio e spessore tecnico come il Giro dei Paesi Baschi o la Tirreno.
A completare la top ten, 7.o e 8.o gli ex compagni di team Mollema e Slagter, a riprova di un percorso che si concedeva a scalatori polivalenti: Slagter ha senz’altro fatto valere la propria esplositività, già apprezzata al Parigi-Nizza, e fa della Garmin l’unica squadra con due uomini in top ten, entrambi, tra l’altro, in predicato di giocarsi la gara come capitani. Nono e decimo due giovani che stanno cercando di tornare in piena ribalta dopo aver già brillato negli esordi del professionismo: Ion Izagirre, dell’89, vincitore già due anni fa di una tappa al Giro, e Mattia Cattaneo, che aveva sorpreso con belle prestazioni perfino al Nord, ma che è rimasto impegolato in problemi fisici.
Chiudiamo menzionando le prestazioni scialbe di Pinot e Rui Costa, entrambi a una quarantina di secondi da Martin. Il percorso si addiceva abbastanza alle loro caratteristiche, quindi il problema non sono tanto i secondi accumulati – lo spazio per recuperare comunque c’è – quanto l’incognita sul loro stato di forma attuale.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO E CLASSIFICA GENERALE

1 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 13:48:08
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:06
3 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:13
4 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:00:16
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:19
6 Peter Sagan (Svk) Cannondale
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:00:22
8 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:23
9 Ion Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:27
10 Mattia Cattaneo (Ita) Lampre-Merida 0:00:29
11 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
12 Sergio Pardilla (Spa) MTN – Qhubeka 0:00:31
13 Davide Formolo (Ita) Cannondale 0:00:32
14 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
15 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:33
16 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:34
17 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:00:36
18 Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team 0:00:37
19 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Garmin Sharp 0:00:38
20 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
21 Benjamin King (USA) Garmin Sharp
22 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:39
23 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
24 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:40
25 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:00:41
26 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky
27 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:42
28 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
29 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
30 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:00:43
31 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Shimano
32 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
33 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team
34 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:00:44
35 Laurens ten Dam (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
36 Vegard Breen (Nor) Lotto Belisol
37 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr 0:00:45
38 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing
39 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
40 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge 0:00:46
41 Moreno Moser (Ita) Cannondale
42 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
43 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:48
44 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 0:00:49
45 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:52
46 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:53
47 Patrick Gretsch (Ger) AG2R La Mondiale
48 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
49 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
50 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge
51 Javier Moreno Bazan (Spa) Movistar Team
52 Olivier Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:00:54
53 Ruben Plaza Molina (Spa) Movistar Team
54 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team 0:00:55
55 Jacques Janse van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
56 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
57 Nino Schurter (Swi) Orica GreenEdge
58 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
59 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
60 Andy Schleck (Lux) Trek Factory Racing
61 Jose Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 0:00:56
62 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
63 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
64 Danny van Poppel (Ned) Trek Factory Racing 0:00:58
65 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
66 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:00:59
67 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:01:00
68 Stef Clement (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
69 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team 0:01:01
70 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol 0:01:02
71 Tomasz Marczynski (Pol) CCC Polsat Polkowice
72 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:01:04
73 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
74 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
75 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:01:06
76 Tom Danielson (USA) Garmin Sharp
77 Linus Gerdemann (Ger) MTN – Qhubeka
78 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
79 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:01:07
80 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:01:08
81 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice
82 Jonathan Fumeaux (Swi) IAM Cycling
83 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
84 Martin Velits (Svk) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:09
85 Fränk Schleck (Lux) Trek Factory Racing
86 Johan Vansummeren (Bel) Garmin Sharp
87 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:01:10
88 Yohann Gene (Fra) Team Europcar 0:01:11
89 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
90 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling
91 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:01:12
92 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
93 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Team Sky
94 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
95 Kevin Seeldrayers (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:01:14
96 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing 0:01:16
97 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
98 Laurent Mangel (Fra) FDJ.fr
99 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
100 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge

Tony Martin da le spalle a tutti nella crono davvio del Giro di Svizzera (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Tony Martin da le spalle a tutti nella crono d'avvio del Giro di Svizzera (foto Tim de Waele/TDW Sport)

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