GIOCHIAMO AL TOUR: ABBOZZI E BARUFFE VERSO LA MURE

giugno 13, 2014
Categoria: News

Tappa nervosa, animata, tutto sommato divertente anche se chiusa in un “molto rumore per nulla”. Da prendere a esempio, però, su come si colloca una tappa trappola, ovvero con una facile di mezzo, a far da cuscinetto, prima delle grandi montagne. E così, sai mai che… Contador provi un “Fuente Dé”.

Prove di Tour: ieri Froome provava a scaricare la maglia, ma proprio non ce l’ha fatta. Oggi Contador prova a sgraffignargliela, ma anche il suo è un abbozzo, uno schizzo a mano libera, uno scherzo che comincia come scherzo, per vedere se poi si fa sul serio. Però oggi fanno sul serio soltanto i gregari, le seconde linee, i caratteristi specializzati nel ruolo di “spalla”: i primattori gigioneggiano, ci danno dentro di maniera, ma poco di più.
La giornata degli “eroi di giornata”, quella sì, è eroica da capo a piedi: la fuga non va, c’è sempre una squadra scontenta che chiude, perché oggi la fuga è scontata, si fiuta come non mai, e da tanto fiutarla finisce che ci si sfianca per metterla in piedi, e poi si è così stanchi che non si arriva all’arrivo.
E così via con il ritmo di rumba tambureggiante, media alta, cadute, fratture, ritiri (ma qui nessuno si lamenta o pesta i piedi come al Giro: e si sbaglia qui come si sbagliava là). Se ne vanno in nove, alla fin fine, prima del Col de Manse; ma in salita si rimescola il mazzo, qualcuno pesca il jolly e salta dal gruppo a bordo della fuga, qualcun’altro viene respinto e scartato dalle rampe all’insù.
In discesa nuovo giro di giostra, e ci troviamo con un’evasione più o meno stabile alquanto corposa, di circa 17 uomini.
Vale la pena di nominare De Marchi, che andrà per tutto il giorno a caccia di Gpm fino a indossare la maglia a pois, per consolarsi (coi fiocchi) di essere stato inghiottito lunedì dal duello al sole tra Froome e Contador; Voigt, buon ultimo, che rientra sui primi a suon di caparbietà, tanto per dimostrare che la scaramanzia non conta e che in diciassette a tavola ci si sta benissimo lo stesso; Damiano Caruso, in predicato di passare alla BMC l’anno venturo; Spilak, che odia il caldo e forse spera di soffrirlo meno in un contesto meno affollato; e tanti altri ottimi corridori, già vincitori di tappe al Giro o al Tour, come De Clercq, Bakelants, Le Mével…
Una fuga di lusso, insomma, da tenere a tiro perché i distacchi qui non sono ancora quelli geologici del Tour, e perché il tracciato non è dei più lineari. Ma, al contempo, una fuga buona per sedare gli animi degli uomini di classifica.
Tra questi “uomini di classifica”, tuttavia, c’è chi tranquillo proprio non ci sa stare. Parliamo naturalmente di Contador, al quale il Col de la Morte deve aver richiamato alla mente, per ovvia associazione di idee, quel Collado de la Hoz (“colle della falce”) dove si involò verso Fuente Dé.
A livello di forma e di intenzioni, però, e soprattutto a livello di avversari, siamo più dalle parti del Tour. Quindi, per cominciare, l’azione stessa di Contador va rassomigliando più ai suoi attacchi in discesa del 2013 che al furibondo fuorigiri esibito nella Vuelta 2012. Sul Collado de la Hoz, Alberto aprì il gas appena la salita si impennava, qui attende debitamente che il nastro d’asfalto punti all’ingiù, per sganciare Paulinho, prima, e poi per accodarsi, stare un po’ a ruota e… cominciare a raccogliere i pezzi della fuga che, là davanti, è andata sbriciolandosi nella côte susseguente, quella di Laffrey.
C’è poco da fare: il Contador della tarda maturità è il sogno dello spettatore. Nonostante la scarsa portata immaginabile per l’azione, l’emozione va subito alle stelle. Peccato che Nibali, serioso, non stia al gioco dello spagnolo, e resti meditabondo alla ruota di Froome.
Purtroppo, parlando di giochi e scherzi, anche le vicissitudini del Team Sky sembrano un teatrino inscenato da un drammaturgo fantasioso, ma poco ardito nel ribaltare tutta la trama: “guarda un po’ Richie Porte non va, si stacca da quaranta atleti, chissà…”. Che colpo di scena! (telefonato). Ma quando di Porte c’è bisogno, eccolo scovare la forma dal cappello a cilindro dove l’aveva momentaneamente scordata! Non sia mai che la squadra sbandi, e che qualcuno si sogni di convocare Wiggins al Tour. Anatema! Anzi, per maggior sicurezza, facciamo tornare di gran carriera anche Henao dal suo eremo andino, l’esperimento scientifico si è concluso tra squilli di tromba: niente di anomalo da segnalare, o per meglio dire, niente da segnalare, anomalo o no. Quel che brilla come il sole è che serve un buon gregario da salita per il Tour, e il buon Henao può tornare a trasmutarsi da cavia a cavallo da tiro.
Insomma, Contador ci prova (o gioca a provarci), distribuisce pacche sulle spalle ai fuggitivi, “dai Vichot, salta a ruota”, cerca di mettere in piedi una piccola guerrilla, ma da dietro le truppe in nero non vogliono saperne di baruffe e tirano il collo al gruppo, fino a ridurlo a gruppetto, di 15-20 unità, pur di tenere a tiro il madrileno.
Ecco, sì, era uno scherzo, una gag: Contador si rialza, il gruppo o gruppetto si fonde con pezzi sfusi di fuga, ma qualcuno là davanti è rimasto a piede libero. Davanti a tutti Spilak, e poi frammenti di fuga che verranno anch’essi inglobati quando gli uomini della generale proveranno di nuovo qualche piccolo fuoco d’artificio.
Spilak no, lui odia il caldo, odia la massa, preferisce una fresca solitudine alla faccia dei 36 gradi di temperatura al sole, e a tutta forza tira dritto fino alla linea. Tappa per lui, che non essendo russo di nazionalità come Trofimov la maglietta se la deve chiudere, prima di esultare.
Dietro, dicevamo, piccoli scoppietti, allunghi, balletti… Froome stesso deve provare a chiudere, o a allungare, sembra quasi una piccola classica. Il kenyano bianco si difende tutto sommato bene, gli scappano di sotto il naso solo il giovane Yates (Adam, 21enne, in top ten al Dauphiné: e lui dice di essere il gemello debole, quello forte si è rotto una clavicola in Turchia) e un altro virgulto ben noto a chi ha seguito il Giro, Wilco Kelderman. Nibali prova un contropiede, ma lo nominiamo solo per carità di patria. Lo avremmo atteso prima, però per Vincenzo quest’anno la situazione è seria, e certi giochetti fini a se stessi comprensibilmente non gli vanno. Aspettiamo sabato. Anzi, meglio, aspettiamo tre o quattro sabati, poi ne riparliamo. Sul serio.
Alla fine, molto rumore per nulla. Anche se la mossa di Contador pareva aver condannato la fuga del mattino, la tappa la vince un fuggitivo della prima ora. Kelderman e Yates svicolano dalle grinfie di Froome, ma pigliano solo 3” (ringraziare Impey, compagno di team di Yates, che fa guadagnare almeno 3-4” al gruppo con una lunghissima e inutilissima volata… scherzo da prete al giovane collega).
Per il resto, tutti assieme. Abbiamo scherzato. E noi da casa, almeno, ci siamo divertiti…

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Spilak (Slo) Team Katusha 4:51:24
2 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:14
3 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge
4 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge 0:00:17
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
6 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
7 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
8 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
9 Arthur Vichot (Fra) Fdj.fr
10 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
11 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Christopher Froome (GBr) Team Sky
15 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
16 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo
17 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
18 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
19 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
20 John Gadret (Fra) Movistar
21 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits.
22 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
23 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
24 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
25 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol
27 Egor Silin (Rus) Team Katusha
28 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:00:29
29 Richie Porte (Aus) Team Sky
30 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team
31 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
32 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:01:22
33 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 0:01:34
34 Michal Golas (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:04:25
35 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
36 Kevin De Weert (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
37 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
38 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team
39 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano
40 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
41 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo
42 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
43 Giovanni Visconti (Ita) Movistar
44 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
45 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
46 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
47 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
48 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling
49 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
50 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 19:01:00
2 Alberto Contador Velasco (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:00:12
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
4 Andrew Talansky (USA) Garmin-Sharp 0:00:33
5 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:00:35
6 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:50
7 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:22
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
9 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:01:24
10 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:35
11 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:40
12 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
13 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:01:43
14 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:44
15 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:22
16 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:02:32
17 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:02:36
18 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:42
19 Bart De Clercq (Bel) Lotto-Belisol 0:02:47
20 Jhon Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:03:31
21 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:03:56
22 John Gadret (Fra) Movistar 0:04:01
23 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:09
24 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:05:31
25 Gustav Erik Larsson (Swe) IAM Cycling 0:05:50
26 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:06:03
27 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
28 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:06:04
29 Kenny Elissonde (Fra) Fdj.fr 0:06:09
30 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:06:45
31 George Bennett (NZl) Cannondale
32 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Team Tinkoff-Saxo 0:07:14
33 Ivan Santaromita (Ita) Orica GreenEdge 0:07:36
34 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:07:50
35 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:07:51
36 Ryder Hesjedal (Can) Garmin-Sharp 0:07:58
37 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:08:09
38 Mickaël Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:10
39 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:09:13
40 Yohan Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits. 0:09:15
41 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha 0:09:27
42 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:09:54
43 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 0:10:00
44 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:10:45
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:11:08
46 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:11:50
47 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
48 Jean Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:51
49 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits. 0:11:59
50 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma Quick Step Cycling Team 0:12:20

Contador allattacco nella tappa di La Mure (foto tdwsport)

Contador all'attacco nella tappa di La Mure (foto tdwsport)

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