ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PLAN DI MONTECAMPIONE

maggio 26, 2014
Categoria: Approfondimenti

Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Montecampione, Aru vola! Uran soffre ma tiene la rosa (Gazzetta dello Sport)

Giro: a Montecampione vince Fabio Aru. Uran resta in rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Fabio Aru finds peak of powers in mountains as Rigoberto Urán extends lead (The Time)

Aru claims biggest win of his career (The Daily Telegraph)

Francia

Aru, un sacré numéro – Mais qui est donc Fabio Aru? (L’Equipe)

Spagna

Aru explota en Montecampione (AS)

Aru gana en Montecampione (Marca)

Fabio Aru se reivindica y Urán sigue sufriendo (El Mundo Deportivo)

Belgio

23-jarige Aru zorgt voor Italiaanse hoogdag, Uran blijft in het roze – Ritwinnaar Aru: ‘Een droom die uitkomt’ (De Standaard)

Aru se révèle à Montecampione lors de la 15e étape du Giro (L’Avenir)

Giro: l’Italien Fabio Aru remporte la 15e étape au sommet du Montecampione (La Dernière Heure/Les Sports)

Giro (15e étape): l’Italien Aru s’impose devant Duarte et Quintana, Uran toujours en rose (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Beklimming Giro prooi voor Aru – Quintana weer dichter bij roze trui – Kelderman, Poels zakken iets (De Telegraaf)

Lussemburgo

Aru stellt Bergsteigerqualitäten unter Beweis (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Italiener Aru gewinnt 15. Etappe (Tageblatt)

Germania

Giro: Uran weiter in Rosa – Evans verliert Zeit (Berliner Zeitung)

Canada

Italy’s Fabio Aru wins 15th Giro stage (The Globe and Mail)

Colombia

Urán aleja a sus rivales y es más líder del Giro de Italia (El Tiempo)

Rigoberto Urán aumenta su ventaja en el Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Cadel Evans ready for the fight (The Age)

Evans remains hopeful of Giro success (The Australian)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa, alla luce di Oropa?

Nebe1980: Secondo me ci sarà una fuga ma bisogna vedere quanto guadagnano e quanti sono. Sul Plan secondo me attaccherà ancora Pozzovivo più a meno a 2 o 3 Km dall’arrivo. Quintana potrebbe adottare anche la stessa tattica di oggi e rimandare il grande attacco alla tappa della Val Martello ma secondo me dovrebbe muoversi già da domani con una azione decisa anche perchè poi lunedì c’è il riposo e può recuperare lo sforzo. Uran tenterà di andare regolare ma visto che domani i 3 chilometri finali sono i più duri vedremo se oggi ha tentato di non forzare troppo oppure se non ha risposto a pozzovivo perchè era alla frutta

Howling Wolf14: Si guarderanno in volto sino a dopo Alpiaz. Poi se compariranno tangibili segni di fatica sul ghigno di qualcuno si accenderà la battaglia, sennò non ci saranno emozioni sino a 2-3 km dalla cima. Non basta fare lo scattino alla Pozzovivo o partire da lontano come Rolland ed Hesjedal. Bisogna avere poi resistenza. Si possono guadagnare 30″ e se tutto va bene mantenerli sino all’arrivo. Se va male, si fa ogni volta la fine del topolino. C’è livellamento di valori, non si riesce a guadagnare più di tanto in salita. E sprecando energie con gli attacchi si finisce poi con il pagare attacchi ed interessi. E’ più assennato sedersi senza fretta sulla riva del fiume ed aspettare che passi il cadavere del nemico.

Nebe1980: Se ragionassero tutti così avremmo un sacco di gente seduta sulla riva del fiume e nessun cadavere che passa.
Un discorso del genere lo può fare Uran che ha un vantaggio considerevole sugli altri (ma non scordiamoci di Evans che è secondo a pochi secondi) ma uno che ha tre minuti di ritardo non può aspettare. Poi ripeto domani magari si può tentare un attacco negli utlimi Km dato che è la soluzione più logica che la tappa propone, però in val martello sul grappa e sulla panarotta bisogna muoversi prima, non si può aspettare solo lo zoncolan

nisky: Ah i gregari di una volta! Una volta ai -5 si arrivava al massimo in 8/9 oggi ieri e domani sono in 20

Mauro Facoltosi: Vittoria di Aru. Si stacca Uran che, però, conserva la maglia. Commenti?

Nebe1980: Continuo a rimanere basito della condotta di gara di Quintana, fa lo scattino poi quasi si ferma nonostante la maglia rosa sia in chiara difficoltà, uno con il suo ritardo che ha la fortuna di vedere la maglia rosa staccarsi dovrebbe andare a tutta fino all’arrivo, oltretutto domani è pure riposo. Ottimo Aru, se mantiene la condizione è da podio

n@po: Non è che lo faccia apposta. E’ al limite. Ha una classe clamorosa che gli permette di andar comunque fortissimo anche quando non è al top. PS: Chi ha vinto a MonteCampione Nome Omen ha sempre fatto doppieta Giro-Tour… fate voi
PPS: questi sei sono tutti potenziali vincitori a trieste:
1) Uran
2) Evans a 1′03″
3) Majka a 1′50″
4) Aru a 2′24″
5) Quintana a 2′40″
6) Pozzovivo a 2′42″

Howling Wolf14: Grande condizione, personalità, scelta di tempo. Pensavo che alla sua prima esperienza Fabio Aru si limitasse a correre sulle ruote, in attesa di sbocciare in una prossima edizione, ma debbo dire che mi ha positivamente impressionato. Sono curioso di vederlo nella terza settimana della corsa, che è la più critica, specie per un giovane. Non soccomberà. E sono certo che ci regalerà qualche altra impresa. Anche se non è forte come lui a cronometro – ma potrà migliorare – mi ricorda in qualche maniera Felice Gimondi, che al primo anno da pro, nel 1965, ottenne il 3° posto al Giro d’Italia. Gimondi aveva 23 anni nel ‘65, ora Aru ne ha poco più. E una splendida carriera davanti a sé.
Quintana, in attesa di arrivare al top della forma, e in attesa che gli avversari calino ulteriormente, sta facendo delle prove. Oggi s’è accorto di poter staccare facilmente Evans, Keldermann e Pozzovivo, di mettere in difficoltà Uran e Majka. Il Giro si decide la prossima settimana: se gli avversari di Quintana non cresceranno e se il colombiano migliorerà la propria condizione ha ancora la possibilità di rincorrere la maglia rosa. E forse il suo avversario più importante potrebbe diventare proprio Aru. Certo che il sardo per la terza settimana è un po’ un’incognita, ma speriamo possa tenere. Non tanto per vincere il Giro, quanto per confermarsi come grande promessa, anzi come grande realtà per le corse a tappe del futuro.
Io escluderei fin da ora Majka e Pozzovivo. Majka non è un vincente, secondo me sarà già tanto per lui arrivare nei Top Five. Pozzovivo è un duro, ma alla distanza molla sempre qualcosa. Ogni giorno. Quando si farà ancor più sul serio potrà pagare di più.

Nebe1980: martedì prevista neve su gavia e stelvio…

n@po: Hesjedal favorito essendo canadese!!

Howling Wolf14: Fino a 3 centimetri, sullo Stelvio, più o meno attorno alle 14.

Salitepuntocià: Stavolta son d’accordo con hw, bisogna centellinarsi… con sti percorsi duri ma “non duri”, ingannevoli, tanti arrivi in salita ma nessun tappone vero e proprio, bisogna sapersi gestire e accumulare come piccole formichine… Quintana non è che è fuori forma, è al top o quasi, ha preparato tuto sul giro, ma si sta gestendo, se ieri avesse strafatto, oggi avrebbe perso tanto, vedi pozzovivo, che comunque se deve diventare un campione ha il tempo per recuperare col riposo, se non lo è ancora, perderà altro terreno… Ci vuole anche continuità per vincere un GT e mai sottovalutare gli avversari, anche Hinault si trovò in difficoltà contro Visentini e Contini,Panizza… ma poi vinse. Merckx e altri grandi, anche loro a volte han perso tappe da gente italica o scalatori non campioni, ma gli Hinault etc erano anche continui, mentre i vari Contini etc non lo erano, se no sarebbero stati anche loro dei grandi. Quintana al top non è tanto inferiore a Froome… per vincere il Giro bisogna essere al top o vicini al top, senza sottovalutare ciclisti inferiori, perchè possono avere le loro giornate d’oro, e quindi gestendosi Quintana puo arrivare almeno con 1′ di distacco ai piedi dello zoncolan da Uran, poi glieli rifila. Complimenti ad Aru, anche saltasse, ha gia fatto molto, in un ciclismo che non piu come una volta, ove i giovani emergevano, oggi è piu difficile, e spero la stampa e i tifosi, non lo crocefiggano se non salirà sul podio, e lo sappiano aspettare, battere Quintana su un salitone cosi lungo è mica male, bisogna vedere appunto se sarà un exploit o l’inizio di una grande carriera ma senza fretta.

Nebe1980: Si ma continui a non rispondere a quel che dico io. Ossia se Uran recupera una condizione ottimale e sullo Zoncolan non si stacca o perde poco, il non aver forzato quando era in difficoltà sarà stata la mossa perdente. Uno come Uran che ripeto non è scarso in salita, se va in difficoltà va attaccato a fondo perchè non è detto che si ripresenti un altro momento di difficoltà.
La cronoscalata: non dimenticate che Uran in cima alla salita della crono era il miglior tempo tra gli uomini di classifica quindi non è affatto detto che perda molto sul grappa, potrebbe anzi addirittura vincere. proprio perchè non sai come ti sentirai il giorno dopo devi cercare di guadagnare finchè stai bene. vedi Uran, ha guadagnato tanto a crono e ora può gestirsi e non dannarsi l’anima a rispondere colpo su colpo a tutti gli allunghi e può anche prendersi il lusso di pagare qualcosa. E’ lui che ha speso tanto a crono che può risparmiarsi, non gli altri che devono recuperare. E ripeto non sta scritto da nessuna parte che Quintana darà un minuto a Uran sullo Zoncolan, anzi la pendenza potrebbe addirittura far sì che vengano fuori distacchi minimi perchè non si riesce a scattare e quindi sei costretto a salire regolare

Nebe1980: Secondo me se ci fosse stato Puritone in forma sarebbe stato con Quintana e Rolland fino a un chilometro dall’arrivo poi avrebbe fatto uno dei suoi megascatti e sarebbe arrivato su Aru a doppia velocità (poi bisognava vedere se ci arrivava prima del traguardo)

Profpivo: Aru mi sta stupendo, da tempo non si vedeva un’azione così incisiva in montagna, non il solito scatto di 50 metri ma una progressione a tutta per almeno 500 metri. Merita un grossissimo applauso, se resta coi piedi per terra può diventare davvero l’uomo da grandi giri per i prossimi 10 anni. Non credo possa vincere questo Giro, ma può giocarsi il podio con Majka e Evans.
Uran sta cercando di gestire il vantaggio ma oggi secondo me ha sbagliato a seguire Aru, ha rischiato di piantarsi ma ha comunque reagito bene limitando i danni su Quintana. Che dimostra di essere in crescendo di condizione, nell’ultima settimana penso lo vedremo attaccare con decisione. Per me è un duello tra lui e Uran per la vittoria finale. Invece Pozzovivo sta calando, come spesso gli capita nei grandi giri, non lo vedo nemmeno sul podio.
Ancora ottimo Rolland, peccato per tutti i minuti che ha preso nelle prime tappe, altrimenti poteva essere anche lui della partita. Ma è sicuramente il corridore che ci sta facendo divertire di più in questo Giro.

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

L’esercito del surf (Catherine Spaak)

L’ultima salita (canzone su Pantani dei Nomadi)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Ponte di Legno – Val Martello

Ponte di Legno: pioggia moderata (0,8 mm), 10,3°C (percepiti 9°C), vento debole da WNW (6-10 Km/h), umidità al 92%
Santa Caterina Valfurva (36,9 Km) : pioggia moderata (0,7 mm), 8,5°C (percepiti 7°C), vento debole da NNW (7-13 Km/h), umidità al 91%, quota 0°C a 2610m, limite della neve a 2210m (Gavia 2618m)
Bormio (49 Km) : pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 12,8°C (percepiti 10°C), vento moderato da NNW (11-20 Km/h), umidità al 87%
Passo dello Stelvio – CIMA COPPI (2758m, 70,3 Km) : neve debole (0,3 cm), 0°C (percepiti -5°C), vento moderato da NNW (16-28 Km/h), umidità al 94%, quota 0°C a 2630m, limite della neve a 2280m
Lasa – T.V. (104,5 Km) : pioggia debole (0,6 mm), 16,5°C, vento debole da NW (5-14 Km/h), umidità al 89%
Martello (1267m – 126,1 Km) : pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 12,7°C, vento debole da NW (6-15 Km/h), umidità al 87%, quota 0°C a 2690m, limite della neve a 2320m (traguardo a 2059m)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli (ricordando la tappa del 1998): “Martinelli ha vinto con Pantani in ammiraglia”
Conti: “Una tappa come questo”
Pancani: “Oggi mi aspetto di più di uomini di classifica”
De Stefano: “Le scelte della BMC hanno scelto di puntare”
Conti: “Sul rettilineo d’arrivo di quel porfido”
Intervistatore alla partenza: “Gli 11 Km finali oggi come te li immagini?” (l’ascesa del Plan è lunga il doppio)
Altimetria della tappa RAI: altimetria della tappa di Sestola spacciata per quella della tappa di oggi (con i nomi Valdengo e Plan di Montecampione piazzati dove invece dovevano esserci Lugo e Sestola)
Pancani: “6 minuti e 50 il lavoro del gruppo”
Martinello: “Il ricordo di Titta Pasinetti a cui inviamo un abbraccio” (previa esumazione)
Pancani: “Le varie organizzazioni della cura del dettaglio”
Professor Fagnani: “Sui siti meteo si possono seguire le condizioni dell’atmosfera”
Lelli: “Ha le ruote da profilo da 60″
Pancani (parlando della tappa di Pescara del 2013): “La tappa conclusa nel capoluoogo abruzzese” (è L’Aquila)
Pancani: “La maglia rosso”
Pancani, congedando Massimiliano Lelli: “Grazie Andrea”
Martinello: “La testa comincerà a salire verso Montecampione tra qualche chilometro”
Scinto: “La tappa di Canavese” (Rivarolo Canavese)
Scinto: “E’ giusto che prendino un po’ di vento in faccia”
Pancani: “Rodel Agudelo” (Rodolfo Andrés Torres Agudelo)
Martinello: “In 25 secondi c’è il meglio di questo 97° Giro d’Italia” (in realtà, in quel momento il gruppo maglia rosa era a 25″ dalla testa della corsa)
Martinello: “Traguardo di Europa” (Oropa)
Martinello: “Gallerie antifrana” (paravalanghe)
Intervistatore all’arrivo: “Fabiaru”
De Stefano: “Tappa di Montecatini” (Montecassino)
Sentita al Processo: “Giro di riposo”
Scarponi: “Il mio Giro ha preso una piega”
Saronni: “So quant’è dura le ferite che hai”
Televideo: “Aru si stacca negli ultimi 3 Km” (ma hanno visto la corsa riavvolgendo il nastro?)
Televideo: “Pellizzotti” (Pellizotti)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Valdengo – Plan di Montecampione

1° Luka Mezgec
2° Andrea Fedi a 12″
3° Iljo Keisse s.t.
4° Eugenio Alafaci s.t.
5° Michel Koch s.t.

Classifica generale

1° Jetse Bol
2° Arnaud Courteille a 38″
3° Svein Tuft a 6′15″
4° Michael Hepburn a 10′34″
5° Kenny Dehaes a 12′17″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 9° a 27′26″

L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

16a TAPPA: MONTEPULCIANO – LIVORNO (199 Km)

BITOSSI GIUNGE SOLO SUL TRAGUARDO DI LIVORNO
La classifica del Giro ha subito una scossa: Fontona è secondo a 1’06” dalla Maglia rosa – Anquetil ha trovato un nuovo avversario – Gli “assi” hanno sbagliato tattica – Quattro corridori in fuga per 180 Km: il gruppo reagisce soltanto nel finale
Il fuoriclasse francese si è battuto con il consueto coraggio ma i migliori italiani hanno disputato una corsa di attesa che ha permesso a Fontona di rimontare parecchie posizioni in graduatoria – L’episodio decisivo dopo diciotto chilometri di gara – Scappano Bitossi, Pelizzoni, Fontona e Franchi che raggiungono un vantaggio di nove minuti – All’arrivo i quattro atleti si classificano nell’ordine con brevi distacchi – Al quinto e sesto posto Carlesi e Adorni con un ritardo di 5’52” – Il plotone guidato da Zilioli a 6’15”

Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Belfast (cronosquadre)

2a tappa: Belfast (seconda tappa)

3a tappa: Armagh – Dublino

4a tappa: Giovinazzo – Bari

5a tappa: Taranto – Viggiano

6a tappa: Sassano – Montecassino

7a tappa: Frosinone – Foligno

8a tappa: Foligno – Montecopiolo

9a tappa: Lugo – Sestola

10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme

11a tappa: Collecchio – Savona

12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo

13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese

14a tappa: Agliè – Oropa

Unistantanea del dopotappa di Montecampione: Hesjedal sieda a terra stremato subito dopo aver tagliato il traguardo (foto Bettini)

Un'istantanea del dopotappa di Montecampione: Hesjedal sieda a terra stremato subito dopo aver tagliato il traguardo (foto Bettini)

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