ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI OROPA

maggio 25, 2014
Categoria: Approfondimenti

Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Battaglin vince ad Oropa. Uran rimane in rosa (Gazzetta dello Sport)

Giro: Battaglin conquista Oropa, Uran rimane in rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Battaglin takes fight to favourites (The Time)

Francia

Rolland dans le top 10 – Battaglin, un outsider au sommet(L’Equipe)

Spagna

Triunfo de Battaglin en Oropa – Quintana: “Por fin empiezo a sentir mejor las piernas”(AS)

Quintana saca tajada en Oropa – El Santuario de Pantani (Marca)

Urán flaquea en Oropa pero sigue de líder – Quintana, más optimista tras la subida a Oropa(El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de l’Italien Battaglin, le Belge Tim Wellens 9e (Le Soir)

Battaglin wint dramatische Giro-etappe (De Standaard)

Giro : la 14e étape pour Battaglin, Wellens dans le Top 10, Uran perd un peu de terrain (L’Avenir)

L’Italien Enrico Battaglin remporte la 14e étape du Giro (La Dernière Heure/Les Sports)

L’Italien Battaglin s’impose dans la 14e étape du Giro (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Dramatisch ongeluk in Giro (De Telegraaf)

Lussemburgo

Battaglin gewinnt Bergankunft in Oropa (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Battaglin gewinnt 14. Etappe (Tageblatt)

Germania

Giro: Uran verteidigt Rosa bei Tagessieg von Battaglin (Berliner Zeitung)

Canada

Battaglin wins Giro stage as leader Uran suffers (The Globe and Mail)

USA

Uran’s Lead Shrinks at Giro d’Italia (The New York Times)

Colombia

Urán sigue de líder del Giro y Nairo descontó – Exciclistas aconsejan a Urán para que no pierda el liderato en el Giro – ‘Las sensaciones comienzan a mejorar’: Nairo Quintana (El Tiempo)

Jarlinson Pantano, tercero en una etapa donde Urán mantuvo el liderato – Nairo Quintana: he sentido mejor las piernas y eso es buena señal (El Espectador)

Australia

Evans makes up time on Giro leader (The Age)

Uran keeps Giro lead over Evans (The Australian)

Evans closes gap on Giro leader (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa?

n@po: Oggi ci sono 5 corridori che si marcheranno stretti: Uran, Evans, Majka, Pozzovivo e Quintana. Poi ci sono coloro che, se aspettano, vengono bastonati, a prescindere, nel finale. Dunque sul Noveis i vari Basso, Hesjedal, Aru, Rolland e compagnia potrebbero provare a dileguarsi (magari contando sul supporto di compagni già in fuga). Anche perchè domani sarà tappa con salita a sfinimento senza alcuna possibilità tattica alternativa. Chi vuole inventare qualcosa può farlo oggi e martedì tempo permettendo. Il resto saranno tappe per gli scalatori più in forma.

Alefederico: Ieri al traguardo Aru era distrutto (dopo una tappa tutto sommano insulsa). Ho paura che abbia esaurito le energie e oggi non mi stupirei di vederlo arrivare in grave ritardo. Non dimentichiamoci che questo ragazzo è molto giovane.

Howling Wolf14: Sarebbe un peccato. Ripongo in lui molte speranze…

Profpivo: A Noveis Petacchi che fa l’andatura…. distacchi minimi anche oggi, credo

nisky: tappa già insulsa a 52 km dal traguardo?sembrerebbe di si!quando i velocisti stanno in gruppo e al fianco della maglia rosa……ma se sti corridori vengono a fare i cicloturisti non potrebbero andare ad altre corse?cioè gruppo compatto dopo due salite impegnative non è roba da professionisti!e roba da scampagnata domenicale! e pure la c è piùbattaglia!se questo è il trend del giro 2014 siamo in netto peggioramento rispetto al 2012 e al 2013 di per se già abbastanza deludenti

nisky: ma che tristezza!scattino dei 3km di pozzovivo e quintana e fin qui tutto bene!poi?maglia rosa in lieve difficoltà e quintana non da cambi e nonostante lo scatto di 3km non han la forza di fare la diff e fanno tirare izaguirre che era in fuga?ma voglion guadagnare o difendersi?sarà tutto vero:squadre più forti, medie elevate livellazione delle prestazioni!ok vero ma una volta avevan più “palle”!quando si partiva si andava a tutta fin all arrivo

Mauro Facoltosi: Vittoria di Battaglin. Nel suo piccolo la sua rimonta nel finale ricorda quella, su più grande scala, di Pantani nel 1999. Pozzovivo e Quintana staccano Uran, che salva la maglia rosa. Commenti?

Salitepuntocià: grandissimo Battaglin, ultimo km intelligente. Povero Cataldo… gli sta bene per la Sky, ma però mi dispiace per lui che da sportivo non ha pianto dopo il finale, e ha atto i complimenti 2 volte aBattaglin senza tirare scuse, deve essere una brava persona. Per il resto Quintana ha scoperto la durezza del giro e ha fatto bene a non forzare, anzi ha seguito la ruota di uno scatenato Pozzovivo e l’ha pure staccato… Uran non ha addittivi in piu rispetto l’anno scorso, è evindentemente migliorato a cronometro ma peggiorato in salita, piu umano insomma, e attaccabilissimo, domani c’è una salita piu facile ma lunga e Quintana puo rosicchiare ancora qualche secondo, ricordiamo che le uniche tappe veramente dure da “minuti” sono la crono del grapa e lo zoncolan, il resto son tappe da scatti nel finale ,non caisco perchè meravigliarsi, l’ho gia scritto alla presentazione che non è cosi durissimo come sembra, lo è rispetto al tour ma mica ci vuole tanto, ma rispetto ai giri 2010,2006 e anche 2011 non è durissimo sto giro, duro si, ma solo 2 tappe da “minuti”

nisky: le tappe da minuti ci sono se uno attacca da minuti!se uno attacca gli ultimi tre chilometri e fa tirare il gregario che era in fuga che minuti vuoi recuperare?Una volta i corridori avevan più palle indipendentemente
da tappe e altro!non servono fenomeni ma gente che attacca tipo rolland e hejsedal oggi!peccato che sian lontani in classifica ma il giro è ancora pieno di tappe dove si può far qualcosa!guarda per esempio la tappa del fauniera 99 corsa con sti fenomeni da twitter e radiolina per far la tappa avrebbero aspettato gli ultimi due km della madonna del colletto!

Nebe1980: Perfettamente d’accordo

n@po: Se sulk Noveis, come avrebbe dovuto, Ag2r faceva un andatura allegra, oggi Uran era fuori classifica e non solo lui. Pozzovivo è il migliore in salita ma non deve sbagliare. Adesso deve difendere il minuto su Quintana (l’unico che pu salire al suo livello) e lasciare alla squadra il compito di avvelenare le gambe agli avversari (2 minuti si recuperano in un attimo tra Montecampione, Grappa, Panarotta, ValMartello e Zoncolan). Occhio anche ad Aru che credo stia acquisendo fiducia. Bella la volata di Battaglin. Il gruppo a spasso su Noveis e Bielmonte è scena INDECENTE che mai si sarebbe vista al tour. Una vergogna totale. Grazie a Rolland ed Hesjedal che hanno dimostrato di avere personalità. Basso invece non ci prova nemmeno…..

nisky: ma hai visto basso all arrivo?cosa volevi provasse?

Profpivo: Molto più divertente la lotta per la tappa che quella per la classifica. Battaglin ha dimostrato gambe e testa, bellissima vittoria.
Uran è andato in affanno, è arrivato senza più gambe… però alla fine Pozzovivo attaccando è arrivato con Aru e Majka e addirittura staccato da Quintana. Sarei curioso di sapere i tempi di ascesa perché francamente mi sembravano tutti molto al gancio, a parte Quintana. Un applauso a Rolland e Hesjedal che almeno ci hanno provato… Sinceramente non ho capito come ha corso la Trek, non fanno andare in fuga Arredondo per poi spremerlo a inizio di Oropa in favore di Kiserlovski che poi si stacca da tutti gli altri uomini di classifica, bah…

Nebe1980: Non so se Uran sarebbe uscito di classifica, secondo me lui ha anche cercato un po’ di salvare la gamba. Sullo scatto di Pozzovivo, Uran è andato via regolare non si è dannato ad inseguire e alla fine ha perso solo 25 secondi.
Sono comunque d’accordo sulla indecenza dello spettacolo visto su noveis e bielmonte. Ottimo Rolland è la seconda volta che prova da lontano.
Vediamo se nella frazione di Val Martello che non ha pianura dall’inizio ed ha salite lunghe e dure, si farà un ritmo serio

Salitepuntocià: ripeto ciò che ho scritto gia alla presentazione: ci son solo 2 tappe da “minuti” _ è come prevedere una vittoria della Juventus contro il Sassuolo, il percorso non è durissimo, non vedo perchè fare sforzi oggi ma anche domani e in val martello… la condotta intelligente è aspettare gli ultimi km e rosicchiare secondi, tanto le tappe che contano sono 2, e quindi sia Pozzovivo che Quintana devono risparmiare energie, ma anche gli altri, non vedo dove sia la meraviglia, nei GT moderni è cosi’, al Tour 2011 manco c’erano gli scattini, poi fecero 2 tappe memorabili sulle uniche tappe che si poteva farle, alla vuelta idem, tutto si decideva sull’angliru , a che serve spomparsi prima e nel nome di chi? Non serviva nulla oggi attaccare sul Noveis ne fare grande andatura… Roland e heisedal per me han un po lasciato fare, liberi di agire, con il gruppo che ,l’avete detto voi, andava piano, avrebbero dovuto guadagnare anche 3′

n@po: Se sei superiore in salita, devi cercare di setacciare il numero dei potenziali avversari. E’ vero che, a parte ValMartello, le altre tappe paiono senza rischi e solo da sparata finale. Ma con 7\8 aspiranti avversari (senza escludere Rolland e Hesjedal), un colpo di mano di qualche squadra scendendo dallo Stelvio (o dalla sella razzo-basta incappare in una foratura) e il giro se ne va. Attualmente Pozzovivo e Quintana sembrano i favoriti che, passetto per passetto, tappa dopo tappa, rosicchieranno tempo a coloro che stanno davanti. Ma basta una distrazione, un incidente nel momento sbagliato, e si ritroveranno 4\5 squadre di aspiranti maglie rosa al contrattacco. Se avessero scremato la concorrenza, da domani si potevano focalizzare uno contro l’altro o comunque su un numero molto più ridotto di avversari. E senza spendere più degli altri.

nisky: beh chiaro! Ognuno la pensa a modo suo! Simoni se la pensava come te non avrebbe mai levato la maglia a garzelli sull appennino e pantani col fasopiano dell aprica mai avrebbe attaccato sul mortirolo ma solo su santa cristina e magari in discesa! Ecc! Sai cos è? Che tu la pensi così perché probabilmente se fossi stato professionista avresti fatto a gara con puritone sperando in qualche miracolo! Un attacchetto ai trecento metri rimandando a domani! Tu per attaccare avresti avuto bisogno di tappe per te senza esser in grado di interpretare quelle a disposizione……tutto qua

MirkoBL: Certo che leggere che Montecampione è più facile di Oropa, che ha addirittura 4 km duri…

Mauro Facoltosi: Forse il riferimento era alla tappa nel suo complesso. E sotto questo aspetto la Agliè – Oropa vince il confronto con la Valdengo – Montecampione

MirkoBL: Nel ciclismo odierno sono le tappe che fanno più danni in classifica.

Nebe1980: beh su questo ho dei dubbi, comunque anche se fosse, ciò non toglie che sia orripilante

Howling Wolf14: Ne sono convinto anch’io. Purtroppo. Arriveranno tutti insieme. Saranno ancora in tanti a metà salita. Poi penso che si apriranno le danze. E’ una tappa fatta apposta per chi ne ha. E si vedrà anche chi ha recuperato dopo le fatiche di oggi.

nisky: La tappa di domani è una tappa che ci sta! Questo è il percorso e a chi non comoda si accomodi su altri lidi!non si possono aver solo tapponi! Il tappone era oggi ed era disegnato bene! Un simoni un garzelli un contador un savoldelli in ritardo sarebbero andati non rolland e hesjedal! Tanto de gent e petacchi in salita non facevan paura neanche a bouhanni! Aime nessuno ha sfruttato la tappa odierna, anzi s è fatto un pisolino fino ai meno 4! Poi si può dir a b c e anche z! Ma la verità è che sia ci siano sia non ci siano le opportunità non le coglie nessuno! Si rimanda a domani! E poi a domani! E poi a domani epoi ci si ritrova con hesjedal vincitore del giro senza che nessuno l abbia mai attaccato! E’ il periodo dei regolaristi! Nessuno attacca più indipendentemente dalle tappe e cosi chi cede dieno vince

n@po: Basso deve essere arrivato molto tardi PS: Però se fa tirare la squadra, prima di Biella, per inseguire coloro coi quali doveva essere….. qualcosa non quadra.

Howling Wolf14: La Cannondale è sempre stata un’armata brancaleone. Apparentemente unita, ma protagonista di azioni scriteriate. Solo di facciata. Non mi meraviglio. Basso ha i suoi limiti, d’accordo, ma i tecnici del team sono incapaci.

Howling Wolf14: Se domani non fai fare un po’ di pianura per smaltire le tossine, prima di Montecampione si ritira metà gruppo. E poi spiegatemi quale altro percorso si poteva fare per arrivare dal Biellese al Lago d’Iseo.

nisky: Basso è ufficialmente un ex ciclista di alto livello! I tempi in cui duellava con armstrong e ullrich son lontani anni luce! Deve solo rendersi che può far l onesto luogotenente e basta e invecenogni anno ci fa vedere e credere che sara protagonista

nebe1980: La tappa di domani ci stia o meno è orribile. Io leverei tappe del genere esattamente come molti leverebbero le cronoscalate, ognuno come la pensa.
Non si possono avere solo tapponi è vero ma in questo giro di tapponi veri (sui 200 Km con 5 o 6 colli seri) non ce n’è neppure uno, l’unico che ne ha la pervenza è Val Martello ma la tappa è corta solo 139 km. Comunque per Montecampione non è che ci voleva per forza un tappone, bastava fare una tappa come quella del 98 con fai della paganella e crocedomini

nebe1980: 1) la pianura per smaltire le tossine altrimenti si ritira metà gruppo. Allora la prossima settimana con panarotta, grappa e zoncolan si rtireranno i 3/4 del gruppo, se dopo un tappone si deve recuperare come si fa a reggerne tre consecutivi?

2) Per il perorso non c’erano chissà quali modifiche bastava una volta arrivati a Lovere invece che andare a boario si poteva voltare verso clusone e fare presolana e salven, quindi montecampione.

nisky: La tappa del 98 era una signora tappa…..domandare a zuelle! Io non l avrei proprio messa! Avrei fatto una tappa.mista nelle Orobie ma tant è! Chiaro che è inutile però per rendere omaggio a pantani han voluto mettere il plan che poi è pure un postaccio……oltre a essere una tappa x e’pure discutibile dal punto di vista paesaggistico (niente a che vedere coi vicini vivione gavia e crocedomini)! E comunque caro nebe non ti rodere eccessivamente per sti tapponi di 250km e 5000mt di dislivello! Non ne faranno più! Meglio mettersi il cuore in pace credimi!

nebe1980: Zulle è andato in crisi sul crocedomini ma se bene ricordi ai piedi del Plan c’era un gruppo con un settanta/ottanta corridori poi Pantani ha attaccato da subito e quindi la corsa è esplosa ma dubito che domani qualcuno sferri un attacco serio prima dei 3 all’arrivo 8se va bene). Quanto ai tapponi io non credo che non li metteranno più. Tu ai tempi di Moser e Saronni avresti previsto che 25 anni dopo ti saresti trovato un giro con 11 arrivi in salita e 70 Km a cronometro?

Vittorio P: La tappa di domani (Montecampione) ci sta. La tappa piatta con arrivo secco (duro), eccome se ci sta. Quello che non ci sta è disegnare troppe tappe in cui NON si può attaccare da lontano. La salita “dura”, è teoria storica fondata, deve essere la penultima. Su tappe lunghe, con 4-5 colli. In questa edizione non ce ne sono. In questo Giro, la tappa REGINA è chiaramente Val Martello, ricorda il trittico del Tour con Croix de Fer, Madeleine, Alpe d’Huez. Certo, quella pianura prima della salita finale a Val Martello può scoraggiare l’impresa singola, ma non i gruppetti arrembanti. La tappa di oggi era disegnata bene. Tappa dura, non durissima, con tre salite in sequenza, senza pianura nel finale. E credo che lo spettacolo di oggi, più che del percorso, sia figlio di due fattori:
1) atteggiamento remissivo dei corridori, paura
2) livellamento valori.
In realtà io non mi sento dì essere così severo con lo spettacolo visto oggi. Anzi, a tutt’oggi si è trattato di una tappa che ha riaperto la classifica. Il più forte in salita (Quintana) è quello più lontano dal primo; il primo (Uran) è quello che ha sofferto di più. Nel mezzo, Evans (un duro commovente!) e vari altri. Chiunque può vincere. La resistenza farà la differenza. Io mi godrò lo spettacolo, anche se, ripeto, ha questo Giro 2-3 errori grossolani di percorso. Infine, quanto a domani, ricordiamoci che la salita secca come il Plan di Montecampione può far male! (Ricordate Pantani sull’Alpe d’Huez nel ‘97…? E il Plan è più duro dell’Alpe). Vediamo!

Nebe1980: La tappa della Val Martello è da minuti, si parte subito in salita col Gavia e poi stelvio e val martello. Il punto chiave è la gestione del tratto tra fine discesa stelvio e inzio salita val martello (ovviamente in ottica attacco da lontano).
Non sono d’accordo su quel che dici sugli attacchi. Pozzovivo ha 2 minuti e Quintana 3. Uran però non è fermo in salita ricorda che l’anno scorso ha vinto al Montasio su pendenze importanti. Bisogna attaccarlo ad ogni occasione perchè 2 e 3 minuti sono tanti, magari ti avvicini e per poco non riesci a superarlo. Non si può aspettare sempre gli ultimi km
Pantani infatti attaccava sempre da lontano salvo quando era già davanti, quando aveva 4 minuti da Zulle dopo la crono attaccò sul fedaia poi c’era anche il Sella. Andar forte sulle prime salite serve a far fuori i gregari così poi quando uno attacca gli avversari che rimangono dietro non hanno i gregari che fanno l’andatura e perdono di più. I minuti si guadagnano così. Anche a me sarebbe piaciuto un giro con più tapponi ma il percorso è così e i distacchi sono quelli quindi bisogna fare i conti con questa situazione di corsa. Diciamo che attaccando solo sull’ultima salita si potrebbero avere rimpianti per non aver osato di più. Infine un appunto sulla orripilante tappa di domani, tutta pianura e poi una salita finale secca. Mah!!!

Howling Wolf14: Al cartografo del Giro danno incarico di realizzare un percorso di una grande corsa a tappe, non di un campionato dello scalatore. Visto che tu sei così appassionato di salite, dovresti proporre di riesumare il Trofeo dello Scalatore. Una corsa a tappe è un’altra cosa

Howling Wolf14: Mi sento di condividere buona parte delle tue osservazioni. Pochi nma sempre buoni gli interventi di Vittorio P. Ineccepibile la sottolineatura relativa all’”atteggiamento remissivo dei corridori, paura” e al “livellamento valori”. Inutile intestardirsi ad infarcire le tappe di salite, se poi i favoriti non si danno battaglia. Vi rendete conto che oggi, con 3-4 salite a disposizione, i grandi si sono sfidati solo negli ultimi 4-5 km di Oropa?

N@po: Anch’io considero del tutto valido il disegno di una tappa con la sola salita finale. E’ una tipologia di tappa differente dal tappone per scalatori fondisti. Qui gli scalatori si devono sorbire 200km di pianura ad alta velocità (se i passisti-scalatori li vogliono mettere in difficoltà). Più che altro, non andava duplicata con l’arrivo a Panarotta (dato che il sanpellegrino iniziale pare del tutto ininfluente).

nebe1980: Rispondo un po’ a tutti gli ultimi interventi. Condivido molte delle osservazioni di vittorio p. Innanzitutto condivido il fatto che la penultima salita deve essere quella più dura per invogliare ad attaccare da lontano, oppure può anche essere l’ultima con arrivo in discesa, poi ovviamente ci sta anche la tappa con la salita finale più dura delle altre. Vero che appunto un tappone così al giro non c’è ed è anche vero che la tappa regina è quella della Val Martello nonostante quel tratto dopo lo stelvio. La tappa di oggi non era male e condivido soprattutto il fatto che si trattava di una tappa dura ma non durissima. La salita secca può far male è vero anche se l’esempio di Pantani nel 97 ci sta fino ad un certo punto nel senso che Pantani faceva male a ogni salita in qualunque tipo di tappa. Su Howling che mi dice che il cartografo del giro non deve fare il trofeo dello scalatore faccio notare che aggiungere presolana e croce di salven tra l’altro entrambe dal versante più facile non cambiava il fatto che ci sarebbero stati comunque 190 Km di pianura solo si avrebbero avuto due salie facili sulle quali fare velocità per preparare poi un attacco sul Plan, non è che diventava un tappone. La presolana da clusone ha una pendenza media del 5% e massima del 9% mentre la croce di salven una media del 4%, quindi nulla di particolarmente duro, non è terreno da scalatori. Sul Panarotta condivido in pieno, io avrei fatto una tappa con Santa Barbara, Bondone da Aldeno e poi Panarotta, oppure se bisognava per forza arrivare dal san pellegrino si poteva evitare il redebus e arrivare a trento dalla via di cembra poi fare il bondone da lì quindi arrivare a levico terme dalla via di Vigolo vattaro

Salitepuntocià: Non cambio di una virgola sul tatticismo, non ci son tappe durissimea la tappa della valmartello non è da minuti (fra i big ovvio), ci son solo 2 tappe, di cui una a crono, da minuti. Lo Zoncolan anche da solo fa minuti,se affrontato a tutta come nel 2010. Se martedi gavia e stelvio all’inizio saranno fatte a passo d uomo e la valmartello gli attacchi saranno negli ultimi 2km i piu difficili. Fossi un ds , la tattica giusta è quella che i corridori stanno facendo, rosicchiare secondi e sparare tutto su Grappa e Zoncolan. Aspettative troppo alte forse, io trovo spettacolare finora questo giro perchè non m’aspettavo neppure gli attacchi d pozzovivo a sestola e ieri, e non m aspettavo una crono eccezionale di uranuran e altri. Ogni gg succede qualcosa in sti arrivi in salita succederà tutti i giorni, per i distacchi il grappa e lo zoncolan (se quintana è dietro in classifica, se è gia in rosa, non succederà granchè). Daltronde il ciclismo del presente è questo, per audinece è piu interessante la lotta sui secondi, incertezza, che vedere i domini stile contador 2011 o basso 2006 ,ove gia l’etna e la majelletta avevano trovato il vincitore del giro

nebe1980: e se Quintana non riuscisse a prendere 3 minuti su grappa e zoncolan? e se non riuscisse a staccare Uran? Mica è fermo in salita il buon rigoberto, al tour del Qatar lo ha staccato solo Froome, esattamente come Quintana che è stato staccato solo da Contador alla tirreno.
Oggi (anzi ieri dato che è passata mezzanotte) che avevano staccato Uran, Quintana avrebbe dovuto collaborare con Pozzovivo se ne aveva peerchè oggi che Uran ha patito si doveva cercare di prendere il più possibile perchè magari Uran ha pagato lo sforzo della crono e col giorno di riposo si riprende e non si fa più staccare, questo non lo sappiamo, non puoi riservarti le armi per le ultime 2 tappe perchè se c’è qualche intoppo in quelle hai perso, se invece cerchi di recuperare ogni volta che ne hai l’occasione se perdi sai che hai provato tutto.
Metti che Quintana dovesse perdere il giro per 20 secondi da Uran, avrà il rimpianto di non aver aiutato Pozzovivo ieri. Per quel che riguarda la tappa della Val Martello è chiaro che dipende da come la corri ma secondo me è la più dura del giro. Tre salite oltre i duemila metri in 140 Km senza respiro c’è solo quell’antipatico tratto di pianura tra stelvio e val martello che scoraggia un attacco da lontano. Poi dipende da come la corri è chiaro ma secondo me qualcuno che fa fare un ritmo forte alla squadra ci sarà e se qualcuno fa menare la squadra a tutta già dal gavia, vedrai che sulla val martello voleranno minuti a grappoli, poi è chiaro che se fanno gavia e stelvio come hanno fatto l’alpe noveis oggi allora arrivano in volata con Petacchi e Nizzolo che sprintano in Val Martello. Lo Zoncolan come dici tu fa distacchi se fatto a tutta come tutte le montagne. Non dimenticarti che Evans prese un minuto e 20 da basso non minuti a grappoli e ricorda che Nibali che non è proprio uno da Zoncolan ha preso pochi secondi dal Contador fenomeno del 2011 Infine ricorda che Uran vinse al Montasio con pendenze del 20% quindi non sappiamo come reagirà sullo zoncolan.

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Due (Raf), dedicata alla doppietta dei Bardiani

Adesso pedala (Marco Pantani, sigla Giro d’Italia 1996)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Valdengo – Plan di Montecampione

Valdengo : nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 20,9°C, ento debole da ENE (5 Km/h), umidità al 57%
Lonate Pozzolo (54,5 Km) : nuvole sparse, 21,7°C, vento debole da ENE (5 Km/h), umidità al 55%
Monza (104,3 Km) : poco nuvoloso, 23,8°C, vento debole da E (8-9 Km/h), umidità al 51%
Bergamo (T.V. – 144,7 Km) : poco nuvoloso, 24,5°C (percepiti 23°C), vento moderato da ESE (11-12 Km/h), umidità al 44%
Boario Terme (198,5 Km) : poco nuvoloso, 25°C (percepiti 23°C), vento moderato da ESE (12-14 Km/h), umidità al 41%
Plan di Montecampione* : cielo sereno, 17,6°C (percepiti 16°C), vento moderato da ESE (10-13 Km/h), umidità al 41%
* previsioni relative ad Alpiaz (1107, 8 Km sotto l’arrivo)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Primo GPS di giornata”
Professor Fagnani: “In alcuni la grande concentrazione di grandine” (blocchi da 100 Kg?)
Pancani: “Questa è la basilica nuova, costruita nel 1960″ (in quel momento era stata inquadrata la parte vecchia del complesso del Santuario di Oropa)
Martinello: “Oggi potrebbe essere il tentativo di Nairo Quintana”
Martinello: “Oltre 44 di media la prima corsa”
Martinello: “Nella prima tappa di montagna, a Sestola” (la prima era quella di Montecopiolo)
DS Cannondale su Paolo Longo Borghini: “E’ un professionista con la parola maiuscola” (urla sempre?)
Martinello: “Una voglia scaramantica”
Pancani, sul ritiro di Siutsou: “Un altro colpo per Siutsou” (per la sua squadra, la Sky).
Martinello, descrivendo il tratto iniziale della tappa di Montecampione: “Pianura o lievi saliscendi” (è tutta pianura)
Garzelli: “Potrebbe ritrovare la saluta”
Conti: “Tappa interessante in chiave futura per vedere le prossime”
Garzelli: “Speriamo sia asciutto il tempo”
De Stefano: “Questa prima avventura sulle salite del 97° Giro d’Italia” (eri in vacanza i giorni di Carpegna e Sestola?)
De Luca: “Per un attimo ci distraiamo con il panorama naturistico”
Pancani: “Aveva la mantellina infilata in un solo braccio”
Martinello: “Il corridore sulla quale”
De Luca: “La pendenza si fa sentire sui pedali dei corridori”
De Luca: “Ivan Santamorita” (Santaromita)
Benincasa (intervistatore all’arrivo): “Ci hai provato sulla canita” (salita)
Vegni: “Ieri con la cronometro” (l’altro ieri)
Battaglin: “Correre il Giro in seconda polposizione”
Martinello: “Cronometro da Barbaresco Barolo”
Garzelli: “Ce l’avrà molto dura per mantenere la maglia rosa”
Sentita al Processo: “C’è da cambiare qualcosa nel cibo che ha mangiato il giorno prima” (dopo lavanda gastrica)
Garzelli: “Gli spartitraffici” (il plurale è sempre spartitraffico)
Garzelli: “Una serie di contanti” (tornanti)
Televideo: “Pozzovivo dà scossa” (”da” non si accenta)
Televideo: “Belmonte” (Bielmonte)
Televideo: “Jarlsinson Pantano” (Bielmonte)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Agliè – Oropa

1° Jetse Bol
2° Mitchell Docker s.t.
3° Svein Tuft s.t.
4° Michael Hepburn s.t.
5° Fabio Felline s.t.

Classifica generale

1° Jetse Bol
2° Arnaud Courteille a 38″
3° Svein Tuft a 5′24″
4° Michael Hepburn a 9′43″
5° Kenny Dehaes a 10′46″
Miglior italiano: Eugenio Alafaci, 11° a 28′38″

L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

15a TAPPA: ROMA – MONTEPULCIANO (214 Km)

DEFILIPPIS PRIMO A MONTEPULCIANO . DOMANI IL GIRO SULLE STRADE LIGURI
Da mercoledì’ a sabato – Sulle montagne del Piemonte le tappe decisive
Il trentaduenne corridore torinese ha ottenuto la prima vittoria della stagione staccando i compagni di fuga Maino, Trapè, Nardello e Brugnami sulla salita che precede il traguardo – Sventato da Anquetil (che resta Maglia rosa con vantaggio immutato) un deciso attacco di Balmamion – Prima della partenza da Roma i ciclisti erano stati ricevuti dal Papa – Oggi la 16a tappa, di 199 Km, con arrivo a Livorno

Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Belfast (cronosquadre)

2a tappa: Belfast (seconda tappa)

3a tappa: Armagh – Dublino

4a tappa: Giovinazzo – Bari

5a tappa: Taranto – Viggiano

6a tappa: Sassano – Montecassino

7a tappa: Frosinone – Foligno

8a tappa: Foligno – Montecopiolo

9a tappa: Lugo – Sestola

10a tappa: Modena – Salsomaggiore Terme

11a tappa: Collecchio – Savona

12a tappa: cronometro Barbaresco – Barolo

13a tappa: Fossano – Rivarolo Canavese

Urán immerso in una nuvola di palloncini rosa al raduno di partenza di Agliè (foto Bettini)

Urán immerso in una nuvola di palloncini rosa al raduno di partenza di Agliè (foto Bettini)

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