ULISSI-BIS; TRA I FAVORITI, SOLO TANTA PAURA
Il toscano regola un drappello di una ventina di corridori al termine di una tappa dominata dall’attendismo. Alle sue spalle, Kiserlovski, Kelderman, Quintana ed Evans. Raggiunto a 200 metri dal traguardo Pierre Rolland, unico dei big a provarci con coraggio. Matthews, staccato sul Carpegna, cede la maglia rosa al connazionale della BMC, che precede ora Uran e Majka in classifica generale.
Come ormai da spiacevole tradizione del Giro – perlomeno delle edizioni prive di Alberto Contador -, il primo appuntamento con le montagne non ha lasciato tracce sensibili in classifica generale. Paura e attendismo hanno infatti dominato i 179 km da Foligno a Montecopiolo, ed in particolare l’attesissima ma nei fatti innocua ascesa al Cippo di Carpegna. Le speranze di spettacolo e battaglia tra i migliori, alimentate strada facendo anche dall’imponente dispiegamento di forze della Movistar di Quintana, si sono via via dissolte lungo le rampe battute in allenamento da Marco Pantani, affrontate dal plotone al ritmo sostenuto ma regolare di Alexis Vuillermoz, scudiero di Domenico Pozzovivo.
Il gruppo dei favoriti, orfano sin dalle prime pendenze della maglia rosa Michael Matthews, si è ridotto ad una ventina di elementi, ma a certificare la non eccezionalità dell’andatura ha provveduto il raffronto con i fuggitivi della prima ora: Julian Arredondo, Stefano Pirazzi e Perrig Quéméneur, evasi in salita da un drappello comprendente anche Marco Bandiera, Julien Bérard, Edvald Boasson Hagen, Mattia Cattaneo, Mauro Finetto, Carlos Quintero ed Eduard Vorganov, hanno perso soltanto spiccioli per lunghi tratti dell’ascesa, prima che l’ulteriore allungo del colombiano della Trek riuscisse addirittura ad invertire la tendenza. Anziché l’auspicata prima scossa ad una corsa animata fin qui più da pioggia e cadute che dalle gesta degli interpreti, in cima al Carpegna si registrava così una situazione piuttosto piatta, con Arredondo a gestire 40’’ su Pirazzi, qualcosa di più su Quéméneur e i rimontanti Boasson Hagen e Quintero, e 2’ circa sul drappello dei big, tra i quali non figurava più Michele Scarponi, vittima più dei postumi di Montecassino che della forza dei rivali.
Soltanto nel successivo tratto di discesa Pierre Rolland ha portato il primo attaccato di peso, riuscendo ad incamerare una cinquantina di secondi su un plotone sempre guardingo, pur non disegnando traiettorie degne del miglior Savoldelli. Anche grazie all’aiuto della testa di ponte Quéméneur, il 27enne di Gien, che tre anni fa fece sognare la Francia piegando Samuel Sanchez e Contador sull’Alpe d’Huez, si è potuto riportare sui più diretti inseguitori di Arredondo, ricompattatisi nel frattempo lungo la discesa.
Salendo verso Villaggio del Lago, il battistrada ha saputo tenere a distanza tanto il più fresco francese, sbarazzatosi in fretta dei compagni di viaggio, e un gruppo quasi letargico lungo le prime rampe, ridestato solo dal rientro in scena di una sorprendente Ag2r, di gran lunga la squadra più convincente sulle prime montagne. In corrispondenza del GPM, Arredondo poteva vantare ancora 55’’ su Rolland e 1’45’’ sui favoriti.
Le quattro ore di avanscoperta hanno purtroppo presentato il conto all’eroe di giornata all’imbocco dei 6 km di salita verso Montecopiolo, esponendolo prima al rientro di Rolland, a poco meno di 3 km dal traguardo, e quindi alla definitiva resa, un chilometro più avanti. Dal gruppo, trainato sulle prime rampe ancora da Vuillermoz, prima dell’avvento al comando di un Morabito ancora preziosissimo per Evans, ancora non giungevano segni di vita, ad eccezione di un allungo a testa di Siutsou e Majka, della durata complessiva di una dozzina di metri.
Per assistere ad un attacco convinto si è dovuto attendere il cartello dei 400 metri all’arrivo, con l’affondo di Daniel Moreno. La sparata del luogotenente di Purito Rodriguez, libero da ordini di scuderia dopo l’ecatombe di uomini Katusha che ha colpito anche il capitano, è stata tanto impetuosa quanto effimera: dopo aver scavato subito un solco di una trentina di metri sugli avversari, ed aver colmato in un amen i secondi che ancora lo separavano da uno stremato Rolland, lo spagnolo si è inchiodato all’asfalto, tanto improvvisamente quanto era partito un istante prima.
Robert Kiserlovski, di cui poco o nulla si è parlato in questa prima settimana abbondante di Giro, ha invece cambiato passo in maniera meno repentina ma ben più efficace, mettendo in croce le gambe di tutti gli avversari. Tutti, meno Diego Ulissi, rimasto attaccato per miracolo ai migliori sul Carpegna, ma ripresosi con il passare dei chilometri, e lasciatosi ingolosire dall’andatura non esagerata del gruppo e dalle pendenze meno estreme dell’ascesa conclusiva. In un finale effettivamente cucito sulle sue caratteristiche, in mancanza per di più di altri specialisti di questi arrivi, a casa o attardati sulle salite precedenti, il toscano ha trovato le risorse per rilanciare ulteriormente all’ultima curva, scavalcando il croato e involandosi verso il secondo successo di tappa al Giro 2014, dopo quello altrettanto perentorio di Viggiano. Due affermazioni che vanno senz’altro a compensare una campagna delle Ardenne non all’altezza delle aspettative, e a rilanciare le quotazioni iridate di un corridore dimostratosi capace di resistere ad una salita come il Cippo e di stampare Rodriguez ed Evans su uno strappo.
Malgrado il sesto posto ora occupato da Ulissi in classifica generale, sembra ragionevole assegnare a Kiserlovski, secondo, la palma di uomo del giorno tra i pretendenti al podio, davanti ad un Kelderman che già lo scorso anno fece intravedere più di qualche spunto sulle strade rosa. Quintana, atteso probabilmente a qualcosa di più, dopo una prima settimana che ha portato in dote qualche secondo di ritardo di troppo, ha comunque chiuso quarto, con lo stesso distacco di Kelderman (6’’), rosicchiando 2’’ a Evans, Uran e Pozzovivo, arrivati assieme, a 8’’. Spiccioli, in ogni caso, per una tappa alla quale si chiedeva di chiarire delle gerarchie che restano invece ancora molto nebulose.
La sensazione – ovviamente passibile di smentita già da domani – è che, al di là di un coraggio non leonino nell’approccio alla corsa, manchi per il momento un corridore capace di fare la differenza: Quintana non pedala ancora come al Tour dello scorso anno, Evans pare doversi preoccupare di difendersi, Uran e tutti gli altri non hanno dato motivo di pensare che valgano più di loro.
Se poco si può dire dei singoli, qualcosa di più è possibile affermare sulle squadre dei favoriti, la cui liquefazione sulle prime vere rampe ha rappresentato la principale sorpresa del giorno. La Movistar, partita con piglio da padrona, ha lasciato il proprio leader isolato dopo un chilometro del Cippo; la BMC deve ringraziare la forma clamorosa di Morabito, unico al fianco di Evans; la Cannondale è l’ombra della corazzata di poche stagioni fa; la Astana, con Scarponi fuori classifica, potrà forse ricompattarsi nei giorni a venire, ma ha lasciato quest’oggi Aru con il solo Landa per oltre 40 km; la Omega Pharma si è aggrappata a Poels – non esattamente uomo da grandi montagne – per non abbandonare a se stesso Uran. In un simile contesto, se confermata nei giorni a venire, la leggera supremazia della Ag2r, arrivata con Pozzovivo più tre compagni all’attacco della penultima salita, potrebbe giocare un ruolo chiave.
Il Giro ripartirà domani da Lugo, in direzione di Sestola, per un nuovo arrivo in quota, e con una nuova classifica generale: dopo il regno di Matthews, l’Australia conserva il primato con Cadel Evans, che comanda ora con 57’’ su Uran e 1’10’’ su Majka. Dietro a Morabito, 4° a 1’31’’, Aru è il migliore degli italiani (+1’31’’), appena davanti a Ulissi (+1’43’’). Alle spalle di Kelderman (+1’44’’), Quintana (+1’45’’) mette il naso in una top 10 chiusa da Kiserlovski (+1’49’’) e Pozzovivo (+1’50’’). Appena fuori Basso, 11° a 2’01’’. Distacchi ancora contenuti, ma che, in una situazione di equilibrio come quella fotografata oggi, potrebbero pesare più del previsto.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 4:47:47
2 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:06
4 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
5 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:00:08
6 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
8 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:14
9 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:17
10 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:00:20
11 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:22
12 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:24
13 Ivan Basso (Ita) Cannondale
14 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
15 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:28
17 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
18 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:33
19 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:35
20 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
21 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:01:22
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:26
23 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:47
24 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:17
25 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:02:59
26 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:03:07
27 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:03:10
28 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:03:12
29 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:03:18
30 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
31 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:03:47
32 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:04:50
33 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:06:06
34 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
35 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
36 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar 0:06:12
37 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani-CSF 0:06:31
38 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:07:09
39 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:07:12
40 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
41 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano 0:07:14
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
43 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:07:20
44 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
45 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
46 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
47 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida 0:07:30
48 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
49 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:44
50 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:08:28
CLASSIFICA GENERALE
1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 34:22:35
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:57
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:10
4 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:31
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:39
6 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:01:43
7 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:44
8 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:01:45
9 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:01:49
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:50
11 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:02:01
12 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:52
13 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:56
14 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:03
15 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:41
16 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:03:52
17 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:04:03
18 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:25
19 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:30
20 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:05:03
21 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:05:07
22 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:36
23 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:05:42
24 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:05:58
25 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:06:02
26 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:06:33
27 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:06:37
28 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:08:06
29 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:08:27
30 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:08:38
31 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:09:15
32 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:26
33 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar 0:09:27
34 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano 0:09:32
35 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:10:05
36 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:10:06
37 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:10:08
38 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:10:42
39 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:10:56
40 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:11:02
41 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:11:38
42 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:13:03
43 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:13:04
44 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:14:48
45 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:15:07
46 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar 0:15:55
47 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:19:32
48 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:20:51
49 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:21:32
50 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida 0:22:03