ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BARI
maggio 14, 2014
Categoria: Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Gran volata di Bouhanni. Piazzati Nizzolo e Veelers (Gazzetta dello Sport)
Piove, il Giro “sciopera”. Tappa al rallentatore (Corriere della Sera)
Regno Unito
Competitors play it safe as treacherous conditions spoil stage four (The Independent
Ben Swift pipped as Marcel Kittel claims back-to-back stage wins in Giro d’Italia (The Times)
Swift fury as sprinters ‘risk it’ in rain (The Daily Telegraph)
Irlanda
Nicolas Roche: ‘It was like trying to ride on a wet sheet of glass’ (Irish Independent)
Francia
Une grève pour commencer, du bowling pour finir (L’Equipe)
Spagna
Hoy llega la montaña y el turno de Purito Rodríguez de atacar – Tregua y triunfo de Bouhanni antes de empezar la montaña (AS)
Bouhanni gana una etapa caótica (Marca)
Bouhanni se alza con la cuarta etapa (El Mundo Deportivo)
Belgio
Tweevoudig ritwinnaar Marcel Kittel stapt uit Giro – Bouhanni wint ontregelde Giro-etappe na massaal protest uit peloton (De Standaard)
Marcel Kittel, malade, doit quitter le Giro – Bouhanni remporte la 4e étape du Giro sous la pluie (L’Avenir)
Tour d’Italie: Bouhanni évite les chutes et remporte la quatrième étape, deux Belges dans le top 10(Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Veelers grijpt net naast Giro-zege (De Telegraaf)
Lussemburgo
Bouhanni sprintet zum Sieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Bouhanni gewinnt 4. Giro-Etappe (Tageblatt)
Germania
Franzose Bouhanni gewinnt 4. Giro-Etappe – Kranker Giro-Dominator Kittel gibt auf (Berliner Zeitung)
Abruptes Ende der Triumphfahrt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Canada
French rider Bouhanni wins slippery 4th stage as Giro returns to Italy (The Globe and Mail)
USA
Sprint Determines 4th Stage of Giro – Bouhanni Wins Giro d’Italia Stage (The New York Times)
Colombia
Marcel Kittel abandonó el Giro de Italia – Leonardo Duque, el mejor colombiano en la cuarta etapa del Giro (El Tiempo)
Marcel Kittel, ganador de dos etapas del Giro, se retiró de la competencia – Nacer Bouhanni ganó la cuarta etapa del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Michael Matthews still top of Giro d’Italia (The Age)
Matthews keeps powering in Giro (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Kittel ha la febbre e si ritira
Nebe1980: Tanto vince anche da rtirato
MirkoBL: Ma sarà febbre sul serio o c’è sotto qualcos’altro? In fondo non sono nemmeno 3 ore di gara…
Nebe1980: per esempio? cosa pensi potrebbe essere?
Howling Wolf14: Mi è sorto lo stesso tuo dubbio
Nebe1980: il dubbio c’è certamente ma secondo me non è quello il motivo del ritiro
MirkoBL: Capodacqua ha scritto che sembra sia sia stato visto in Toscana nella zona in cui agisce un preparatore chiacchierato. Ora, coi “si dice” e i “sembra” non si va da nessuna parte (secondo me non è nemmno il modo di fare giornalismo), ma, casualmente, una volta che è uscito l’articolo Kittel si è fermato. Io non metto la mano sul fuoco per nessuno, ma non sono nemmeno un “sospettista” a tutti i costi, ma mi sembra comunque un ritiro alquanto improvviso, considerando che la tappa sarebbe stata assolutamente favorevole a lui e che la maglia rossa non gliel’avrebbe tolta più nessuno fino a Trieste.
Mauro Facoltosi: Su richiesta dei corridori, la direzione di corsa ha deciso di neutralizzare l’ultimo giro del circuito (si corre, ma i tempi saranno presi al penultimo passaggio) e di non assegnare abbuoni, nè all’arrivo, nè al traguardo volante.
Howling Wolf14: Più che una tappa, quella di oggi si è trasformata in una buffonata. La maledizione sul Giro, come al solito. Quattro giorni e tre momenti da dimenticare: la caduta di Dan Martin in Irlanda, il misterioso ritiro di Marcel Kittel, gli stucchevoli conciliaboli tra corridori e organizzazione e poi tra corridori e corridori. Nessuno ne ha colpa. Può essere solo una maledizione. La solita maledizione che si abbatte sul Giro. Anche quando sembra che tutto vada bene e che tutto deva andar bene. Non c’è altra spiegazione.
n@po: Come ha spiegato TSI (svizzera) lo hanno deciso in partenza, in un primo tempo almeno per il tratto orrendo in linea, poi intendevano correre nel circuito ma visto il circuito han neutralizzato pure quello. TAPPA VERGOGNOSA (disegno schifoso ed insulso e pure su asfalto scivoloso) e attitudine corridori corrispondentemente vergognosa (di Kittel evito di parlare).
Mauro Facoltosi: Vittoria di Bouhanni. Cadute nel finale (ma avvenute in un tratto di strada bella, anche se non ci fosse stato il circuito sarebbero caduti). Commenti?
Howling Wolf14: Tappa vergognosa. Spettacolo da pietà. L’organizzazione ha le proprie colpe, ma i corridori hanno fatto un’autentica figuraccia. A partire da Petacchi, Quinziato, Purito e Paolini, almeno per quel che s’è visto
JohnCipollina: Comunque queste cose succedono solo al Giro…..forse sarebbe meglio rimandare la prtenza di un paio di settimane.
Fra pioggia e neve l’ andazzo è tagliare , neutralizzare , fare accordi di gruppo….non mi piace!
Howling Wolf14: Forse anche programmare una tappa a Lourdes. E sperare nel miracolo… E’ vero, queste cose succedono solo al Giro. Sono sagge le osservazioni climatiche che formuli, ma va poi anche detto che i corridori, stavolta, pur essendo partiti da una richiesta giusta e condivisibile, hanno poi peggiorato la situazione. E non di poco. Una giornata inutile. Da dimenticare. E il Giro va sempre più a fondo.
Howling Wolf14: Le strade italiane fanno schifo dappertutto. Non solo al Sud. Nel Sud c’è anche il problema che vengono fatte con un tipo di asfalto liscio, non drenante, per cui appena piove il manto stradale si trasforma in una saponetta. Ma anche la qualità dell’asfalto del Nord è pessima. Vengono usati materiali di ripiego e nel manto stradale si creano crepe impressionanti. Forse un giorno dovremo fare tutte le 21 tappe del Giro d’Italia in Turchia.
nisky: Io ricordo un cancellara fermare tutti al tour perché c era più gente per terra che in piedi! E si…..anche in francia le strade fanno schifo….anche di più! Non esageriamo solo con l italia! La francia ha strade spesso orrende (asfaltano le discese del tour e le salite sono allo stato disperato….)
Howling Wolf14: Non è così. In Francia c’è la massima cura per le strade. In Italia quando c’è una buca ci buttano dentro la ghiaia e chi s’è visto s’è visto. In Francia la riempiono. Il giorno dopo tornano a controllare. E la lavorano. Il giorno dopo ancora. Fino a quando il livello è pareggiato. Qui in Italia tre giorni dopo aver buttato la ghiaia nella buca la ghiaia se n’è andata e la buca è lì di nuovo. Più grande. E più profonda. Questa si chiama incuria. Si chiama menefreghismo. L’importante, tanto, è scaldare le sedie della pubblica amministrazione e ingrassare le aziende cui vengono appaltati i lavori. Protette, ovviamente, dalla classe politica. Tutte le vergogne dell’Italia nascono dalla corruzione. E quella delle strade in cattivo strano è uno degli esempi più significativi.
Mauro Facoltosi: Ricordo quell’episodio. Era una tappa del Tour disputata in Belgio.
nisky: Ma guarda ciò che mi dici mi è nuovo! Qua a trieste sarà perché non paghiamo tutte le tasse (in realtà ben poche) a roma abbiam strade belle! In francia ho dei ricordi orribili di strade a cunette (col de champs in discesa il peggiore)! Strade vetrate che si fa fatica a stare in piedi anche asciutte! Anche in alto adige e veneto non han brutte strade! Poi possiam parlare……..ma la francia non mi pare un esempio! Capirei austria svizzera e germania! La si che son perfette! Comunque sto giro (e capita di rado) spezzo una freccia per la mia amministrazione e anche per il friuli! Le strade, almeno le primarie e secondarie sono ottime! Se poi nel resto d italia vi fregano lasciandovi strade derelitte non so che dirvi se non che mi dispiace per voi
Howling Wolf14: Io ti posso dire che in Francia, come ciclista, ho fatto decine di migliaia di chilometri. Non ho mai trovato insidie. Ho fatto una Parigi-Brest-Parigi (quindi pedalando di notte per tre notti consecutive), una Bordeaux-Parigi (pedalando una notte), un brevetto 600 km (una notte) e un brevetto 400 km (una notte). Oltre alle centinaia di itinerari percorsi di giorno. Mi sono sempre trovato alla perfezione. Così come in Svizzera, in Belgio e in Austria. Ho fatto anch’io il Col des Champs, tra gli altri, due volte. L’unico problema dell’asfalto francese è la sua estrema rugosità. Mediamente. Se in Italia un paio di copertoncini ti può durare anche 10.000 km, in Francia è destinato a durarti 6.000 km. Con la rugosità ti fai anche più male, se cadi. Però hai la garanzia della durata. In Francia, poi, usano il collante di buona qualità. L’asfalto non è schifoso come quello italiano. Qui si sbreccia, si crepa. In Venezia Giulia evidentemente prendono buon esempio dai Paesi confinanti, dove la cura per le strade non manca.
Ti faccio un altro copia/incolla di uno stralcio di un articolo che puoi trovare nel web (se vuoi te lo posso copiare per intero) in cui si pone l’accento proprio sull’ottima qualità del fondo stradale delle strade francesi. Voilà: “I materiali usati spesso non vanno bene. É risaputo in quasi tutta Italia che il bitume italiano ( è il legante tra gli inerti – quello che gli dà il colore scuro) è il peggiore e in nessun Stato , a parte in Italia, viene adottato. A dover di cronaca il migliore è quello francese”.
nisky: Migliore…..questione di gusti! Il migliore per gli automobilisti non è detto sia il migliore per i ciclisti! Austria e Svizzera son altra categoria la francia per cio che mi riguarda no! Sara pure meglio dell’Italia per carità. ……ma lontano anni luce da austria e svizzera
Howling Wolf14: Ma infatti stavamo parlando di Italia. Hai portato tu l’esempio della Francia. Io ti dico solo che in Francia posso pedalare ad occhi chiusi. In Italia no. Poi magari ci sono delle isole felici, tipo la Venezia Giulia. Ma sono l’eccezione. In Lombardia è uno schifo. In Emilia idem. Così come in Toscana. In Liguria peggio ancora. Tanto per citarti gli esempi delle ultime strade da be battute. In bici, ovviamente. Se poi Austria e Svizzera hanno asfalti migliori della Francia, ben venga. Io ti dico solo che in Francia le strade sono curate a regola d’arte. Quando si fanno lavori, vengono seguiti sino alla fine. Non abbandonati a se stessi. Come in Italia.
Nebe1980: Parlavo giusto oggi con mio zio che si è trasferito in Francia e mi diceva che le strade della zona dove sta lui (vicino Marsiglia) sono in stato pietoso
n@po: Per chi abita vicino al confine come il sottoscritto questa è una cosa che ripeto sempre: in Svizzera le strade non si rovinano al primo gelo in Italia si rovinano alla prima intemperie… e non esistono penali per le ditte appaltatrici in quanto la politica, in Italia, è controllata da edilizia ed affini.
nisky: ma si…infatti le auto francesi sono famose per avere super sospensioni per via delle strade schifose!A me, oltre alcuni esempi nelle alpi visti in prima persona (sempre meglio dell italia per carità ma da la ad esser esempio….), vengono sempre in mente quelle strade pirenaiche con l asfalto sciolto che rende le strade pericolosissime!quel tipo d asfalto l ho in istria e posso dire che mi fa ansia pure in salita e asciutto!Quell asfalto grigietto con le macchie nere in centro…..quello tipo ghiaccio estivo!poi sicuramente ci saranno zone migliori come al nord!ma la francia è grande e io ad occhi chiusi giù per il peyresourde non mi ci butterei
Nebe1980: Innanzitutto devo dare ragione a mio padre che ha sempre odiato i circuiti dicendo che non ha senso girare in tondo (per quello c’è la pista) poi devo rilevare che questa tappa aveva un disegno orrendo. Del resto se devi fare Giovinazzo – Bari la fantasia non è che può spaziare molto
n@po: Comunque le strade son parte del problema non il problema. E’ la credibilità e la determinazione dell’organizzazione che son sotto zero.
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Quattro gocce di Blu (Perturbazione)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Taranto – Viggiano
Taranto: nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,4°C (percepiti 14°C), vento moderato da WNW (30-42 Km/h), umidità al 41%
Montalbano Jonico – T.V. (Km 70,7): nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16,4°C (percepiti 10°C), vento moderato da NW (28-35 Km/h), umidità al 53%
Valico della Serra di San Chirico – GPM – 850m (Km 138,4): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 12,7°C (percepiti 6°C), vento moderato da NW (24-31 Km/h), umidità al 69%
Viggiano : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 10,7°C (percepiti 2,5°C), vento moderato da NNW (26-35 Km/h), umidità al 66%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani, parlando di Kittel: “Si è alzato con qualche linea di temperatura” (almeno è vivo)
Sgarbozza: “Suiff” (Swift)
De Stefano: “Si sono riposati appena dal trasferimento irlandese”
De Stefano: “Evans, da vincitore del Giro” (l’australiano non ha mai vinto il Giro)
Garzelli: “Nel finale faranno i rischi”
Garzelli: “Il viale d’arrivo ha una piccola percentuale in arrivo”
De Stefano: “Kittel non sarà al via” (la tappa era già partita da un pezzo)
De Luca: “Per poter fanare il Giro d’Italia”
Martinello: “Cerchere di gestire”
Sito del Giro: “Kenny De Haes” (Dehaes)
Televideo: “Bohuanni” (Bouhanni)
Televideo: “Giovniazzo” (Giovinazzo)
Televideo: “Bert De Baker” (De Backer)
Televideo: “Francesco Chicci” (Chicchi)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quarta tappa, Giovinazzo – Taranto
1° Jetse Bol
2° Cameron Meyer
3° Svein Tuft
4° Jarlinson Pantano Gomez
5° Robinson Eduardo Chalapud Gomez
Miglior italiano: Emanuele Sella, 11°
Classifica generale
1° Ramon Carretero
2° Michael Epburns a 4′42″
3° Andrey Zeits a 9′56″
4° Cameron Meyer a 10′34″
5° Marc Goos a 13′34″
Miglior italiano: Emanuele Sella, 10° a 16′43″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
4a TAPPA: SAN PELLEGRINO – PARMA (189 Km)
TACCONE PRIMO SUL TRAGUARDO DI PARMA IN UNA CONFUSA VOLATA DI 121 CORRIDORI
Nel Giro d’Italia il trentino Moser sempre in maglia rosa
Zilioli e Bailetti coinvolti in cadute durante lo sprint: il torinese ha riportato ferite alla mano e alla spalla sinistra – Escluso il timore di una frattura – Oggi si disputa la tappa a cronometro su un percorso di cinquantaquattro chilometri con arrivo a Busseto – Anquetil è naturalmente il favorito della prova
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa: Belfast (cronosquadre)