A BELFAST ESULTA SUBITO KITTEL
Il favoritissimo tedesco straccia la concorrenza nella seconda tappa, malgrado una posizione non ottimale all’imbocco del rettilineo finale. Alle sue spalle, Bouhanni e un ottimo Nizzolo. Quarto Viviani, il più accreditato fra gli azzurri. Matthews, ottavo, sfila la maglia rosa a Tuft.
Finisce secondo pronostico la seconda tappa del Giro 2014, con la prima affermazione in carriera alla Corsa Rosa di Marcel Kittel; una vittoria annunciata, ma non preventivabile nelle modalità , che hanno evidenziato una supremazia ancor più netta di quella che il forfait di Mark Cavendish autorizzava a prevedere. Nel finale, il tedesco e la sua Giant-Shimano, infatti, avevano fatto tutto quanto in loro potere per compromettere la volata: il treno, entrato in azione a poco più di due chilometri dalla conclusione, subentrando ad una Cannondale fin troppo generosa, si è disgregato poco dopo il triangolo rosso, consegnando le chiavi della volata alla Orica-GreenEDGE; Kittel, dal canto suo, si è presentato attorno alla decima posizione all’imbocco dell’ultima curva, con un rettilineo di appena 270 metri a disposizione per recuperare su Bouhanni e tutti gli altri.
Costretto così agli straordinari, il teutonico ha lanciato lo sprint appena entrato sulla retta finale, rimanendo al vento in contemporanea al francese della FDJ, che cominciava la propria progressione molti metri più avanti, dalla terza posizione. La facilità con la quale Kittel ha passato la concorrenza, permettendosi anche il lusso di mettere una bicicletta abbondante tra sé e Bouhanni, secondo, è parsa quasi imbarazzante, e riesce difficile pensare che, se questo è stato l’esito di uno sprint cominciato dal tedesco sotto i peggiori auspici, i risultati possano differire in altri contesti. Una prospettiva che, in termini di mera immagine, potrebbe peraltro non nuocere ad un Giro che, alla luce delle tante assenze, è alla ricerca di volti da copertina, quale potrebbe essere quello del ragazzo della Turingia, che in Irlanda fa registrare indici di gradimento stellari soprattutto presso il pubblico femminile.
Ben lontano dai primi due, Nizzolo ha piantato la prima bandiera italiana sul podio di questo Giro, lasciandosi alle spalle un Viviani più accreditato e forse più brillante, ma fossilizzatosi troppo a lungo sull’idea di conservare la ruota dell’uomo da battere, nonché reo di aver dispiegato con troppo anticipo le forze della sua Cannondale.
Proprio gli uomini guidati da Roberto Amadio si sono infatti incaricati di ricucire definitivamente il divario da Maarten Tjallingii, Jeffry Romero, Sander Armée e Andrea Fedi, evasi dopo una manciata di chilometri, e capaci di conservare un margine superiore al minuto ancora in vista dei 10 km al traguardo. La Cannondale è in effetti riuscita ad invertire un trend favorevole agli attaccanti, con distacco quasi congelato per una quindicina di chilometri, ma lo sforzo profuso fra i -12 e i -3, quando anche Tjallingii, per ultimo, si è dovuto arrendere, ha portato al disgregamento del treno bianco-verde nel momento cruciale, contribuendo in misura decisiva alla posizione sfavorevole nella quale Viviani ha approcciato la volata.
Fino ad allora, a controllare la fuga del mattino avevano provveduto perlopiù Orica-GreenEDGE e Giant-Shimano, entrambe ripagate, invece, dai verdetti dell’arrivo. Detto della vittoria di Kittel, la formazione australiana si è garantita un’altra giornata in maglia rosa, sia pur con un passaggio di consegne interno: da Svein Tuft, capoclassifica al via, a Michael Matthews, che, rispetto a Tuft, vanta un’età ben più verde (23 anni contro 37), e, soprattutto, uno spunto veloce valsogli due successi di tappa all’ultima Vuelta e un’ottava piazza al traguardo oggi, alle spalle anche di Ferrari, Belletti e Swift. Un risultato probabilmente al di sotto delle attese, ma sufficiente a scavalcare il compagno per il computo dei piazzamenti. A fugare qualsiasi dubbio circa la paternità della maglia rosa, e a rafforzarne le possibilità di difesa nei prossimi giorni, ha peraltro provveduto un buco di 3’’ registrato oltre la ventesima posizione, utile anche a Kelderman per rosicchiare qualche spicciolo sugli altri uomini di classifica.
La tre-giorni di trasferta in Ulster e Irlanda si concluderà domani, quando la carovana si muoverà da Armagh a Dublino lungo 187 km quasi del tutto pianeggianti, ma minacciati dall’incognita del vento. Un fattore temuto ma schivato quest’oggi, quando la sola pioggia ha provato a scompigliare i piani delle squadre dei velocisti, ma atteso in dosi più massicce domani, con la prospettiva del primo giorno di riposo di lunedì a rendere magari più audaci eventuali squadre interessate a ventagli. Se anche domani, al contrario, il meteo sarà clemente con la Corsa Rosa, sembra logico attendersi una rivincita dello sprint di oggi, con un Kittel che obbligherà gli avversari a qualcosa di eccezionale per provare a scongiurarne la doppietta.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 5:13:12
2 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
3 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
4 Elia Viviani (Ita) Cannondale
5 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
6 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
7 Ben Swift (GBr) Team Sky
8 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
9 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
10 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
11 Jetse Bol (Ned) Belkin Pro Cycling Team
12 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
13 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
14 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia
15 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani-CSF
16 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
17 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
18 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani-CSF
19 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
20 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
21 Eugenio Alafaci (Ita) Trek Factory Racing 0:00:03
22 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
23 Mitchell Docker (Aus) Orica Greenedge
24 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar
25 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
26 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr
27 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
28 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
29 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
30 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
31 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
32 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
33 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
34 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
35 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
36 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
37 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
38 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano
39 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
40 Adriano Malori (Ita) Movistar Team
41 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
43 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
44 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
45 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
46 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani-CSF
48 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
49 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
50 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
CLASSIFICA GENERALE
1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 5:37:54
2 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:00:03
3 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
4 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
5 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
6 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
7 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:08
8 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:00:10
14 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
15 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
16 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
17 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
18 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:12
19 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge 0:00:25
20 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
21 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
22 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:26
23 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
24 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
25 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
26 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
27 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
28 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
29 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
30 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:35
31 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
32 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:00:38
33 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
34 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
35 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
36 Philip Deignan (Irl) Team Sky
37 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team 0:00:41
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
39 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
40 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
41 Janez Brajkovic (Slo) Astana Pro Team
42 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
44 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
45 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
46 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:44
47 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:46
48 Elia Viviani (Ita) Cannondale 0:00:53
49 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:00:55
50 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 0:00:56