ORICA E PIOGGIA LANCIANO TUFT IN ROSA
Nel giorno del suo 37esimo compleanno, il canadese veste la prima maglia rosa del Giro 2014, tagliando per primo il traguardo fra gli uomini della Orica – GreenEDGE, vincitrice della cronosquadre d’apertura. Piegate Omega Pharma – Quick Step e BMC, seconda e terza a 5’’ e 7’’ rispettivamente. Tra i big, sorridono Uran ed Evans. Molto indietro Rodriguez e Hesjedal.
Due anni dopo Ryder Hesjedal, Svein Tuft diventa il secondo canadese nella storia del Giro d’Italia a vestire la maglia rosa, ricevendo dai compagni della Orica – GreenEDGE il più bel regalo immaginabile per il suo 37esimo compleanno. Impossibile, per il veterano di Langley, British Columbia, bissare l’exploit del connazionale, che, dopo aver preso e ceduto due volte le insegne del primato, le riconquistò definitivamente nella cronometro conclusiva di Milano; di certo, però, si accontenterà anche di ventiquattro ore in rosa un atleta affacciatosi al grande ciclismo solo alle soglie dei trentadue anni.
Decisive, nel successo Orica, le condizioni meteorologiche, come si conviene ad una terra il cui cielo bizzoso ha ispirato artisti anche al di qua del Mare Celtico: scattata per seconda dai cantieri nei quali fu assemblato il Titanic, dopo un Team Colombia non esattamente ridondante di specialisti, la compagine australiana ha potuto godere di strada asciutta per oltre un terzo del tracciato, prima che cominciasse a cadere una pioggia destinata a flagellare le prove di larga parte delle contendenti. Tagliato il traguardo abbassando di 1’22’’ il riferimento fissato da Duarte e compagni, Tuft e gli altri si sono così accomodati nell’angolo dei leader, vedendo il maltempo neutralizzare via via minacce del calibro di Sky e Movistar, azzoppate dagli abnormi distacchi accumulati nel tratto iniziale. Soltanto nelle battute finali il ritorno all’asciutto ha esposto la maglia rosa virtuale agli attacchi di Omega Pharma – Quick Step e BMC, capaci di limitare i danni nel primo settore e di rosicchiare qualcosa nel secondo e nel terzo, senza però ridurre il gap a meno di 5’’ e 7’’ rispettivamente.
La sconfitta di misura, in apparenza bruciante per dimensioni e modalità , potrebbe tuttavia non dispiacere ai capitani delle due formazioni, Uran ed Evans, atterrati a Belfast con ambizioni di classifica generale più che di successo parziale. Probabile, anzi, che entrambi guardino con favore alla prospettiva di risparmiare uomini ed energie nelle tappe irlandesi e nordirlandesi, senza l’onere di controllare la corsa e difendere il primato.
Per due favoriti partiti al meglio, almeno altrettanti vedono invece già in salita la strada verso il podio di Trieste: Joaquim Rodriguez, penalizzato forse più di tutti dalla pioggia con la sua Katusha, ha lasciato 1’33’’ ai vincitori e 1’28’’ al primo dei big; molto peggio è andata addirittura a Ryder Hesjedal, attardato di 3’26’’ a causa di una caduta che, abbattendo quattro compagni quando uno aveva già perso contatto, lo ha lasciato con tre soli gregari, trasformando in agrodolce una giornata che sarebbe potuta diventare trionfale per i colori canadesi. Ad aggravare ulteriormente il bilancio della Caporetto Garmin ha infine provveduto il ritiro immediato di Daniel Martin, il più sfortunato del quartetto coinvolto nel capitombolo, a suggellare due settimane di sventure cominciate con la scivolata all’ultima curva di una Liegi quasi vinta.
Domenica, quando il Giro farà tappa a Dublino, l’Irlanda dovrà così rinunciare ad abbracciare il suo corridore di punta, dirottando tutto il calore del suo tifo su Nicolas Roche, fortunatamente partito con un ottimo quarto posto, staccato di 23’’, davanti alla Sky di Cataldo (+35’’).
Dal sesto posto della Astana in poi, inframezzati dalla Giant-Shimano di Kittel (nona a 56’’), l’ordine d’arrivo presenta altri cinque papabili vincitori o uomini da podio: Scarponi e Aru hanno pagato 38’’, facendo meglio della Cannondale di Basso (+53’’), della Movistar di Quintana (+55’’) e della Ag2r di Pozzovivo (+58). Prestazioni più che soddisfacenti per gli azzurri, mentre il colombiano, pur non vedendo intaccato il ruolo di primo favorito, rischia di aver lasciato almeno mezzo minuto più del previsto a causa di una finestra di partenza infelice.
Poco distanti anche la Trek di Kiserlovski (+1’) e la Belkin di Kelderman e Kruijswijk (+1’01’’), mentre pagano qualcosa di più la Androni di Pellizotti (+1’14’’), la Lampre di Niemec e Cunego (+1’20’’), e soprattutto la Europcar di Rolland, penultima a 1’48’’.
Alla vigilia di due tappe che solo eventuali capricci del vento sembrano poter sottrarre alle grinfie dei velocisti, è probabile che la maglia rosa rimanga questione fra corridori della Orica fino al rientro in Italia di mercoledì, anche se gli appena 5’’ di distacco e gli abbuoni a disposizione potrebbero stuzzicare la fantasia di Alessandro Petacchi.
A margine di una giornata obiettivamente poco significativa da un punto di vista tecnico, al di là delle usuali disquisizioni sul significato di una prova a squadre all’interno di una corsa che dovrebbe premiare il singolo, ci pare tassativo sottolineare l’eccezionale affluenza di pubblico che ha contrassegnato la tappa, raramente eguagliata da quella che popola le strade italiane al passaggio dei girini. Il dato, unito alla folla presentatasi ad un evento di solito disertato dal pubblico italiano, quale la presentazione delle squadre, dovrebbe forse indurre a riconsiderare il valore delle tanto vituperate partenze straniere del Giro, perlomeno se assegnate a terre desiderose di abbracciarlo come l’Irlanda del Nord. Soltanto quando su tante strade nostrane si tornerà a vedere un entusiasmo come quello ostentato dalla gente di Belfast potranno apparire meno demagogiche le parole di molti critici.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Orica Greenedge 0:24:42
2 Omega Pharma-QuickStep 0:00:05
3 BMC 0:00:07
4 Tinkoff-Saxo 0:00:23
5 Team Sky 0:00:35
6 Astana 0:00:38
7 Cannondale 0:00:53
8 Movistar Team 0:00:55
9 Giant-Shimano 0:00:56
10 Ag2r-La Mondiale 0:00:58
11 Trek Factory Racing 0:01:00
12 Belkin 0:01:01
13 Neri Sottoli
14 Bardiani-CSF 0:01:07
15 Androni Giocattoli 0:01:14
16 FDJ.fr 0:01:18
17 Lampre-Merida 0:01:20
18 Colombia 0:01:22
19 Katusha 0:01:33
20 Lotto Belisol 0:01:34
21 Europcar 0:01:48
22 Garmin-Sharp 0:03:26
CLASSIFICA GENERALE
1 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge 0:24:42
2 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge
3 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
4 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
5 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
6 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
7 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:05
8 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:00:07
14 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
15 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
16 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
17 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
18 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:09
19 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge 0:00:22
20 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
21 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
22 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:00:23
23 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
24 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
25 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
26 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
27 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
28 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
29 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
30 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:35
31 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
32 Philip Deignan (Irl) Team Sky
33 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
34 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
35 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
36 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
37 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:00:38
38 Janez Brajkovic (Slo) Astana Pro Team
39 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
40 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
41 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
42 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
44 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
45 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
46 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:41
47 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:00:52
48 Elia Viviani (Ita) Cannondale 0:00:53
49 Michel Koch (Ger) Cannondale
50 Ivan Basso (Ita) Cannondale