2013 vs 2014: LE START LIST DEL GIRO A CONFRONTO

maggio 8, 2014
Categoria: News

A poche ore dal via dell’edizione 2014 della “corsa rosa”, ecco tutti i corridori che si schiereranno ai nastri di partenza di Belfast. Un lungo elenco di pretendenti al successo, di tappe e di classifica, che paragoniamo alla star list dell’edizione disputata lo scorso anno e vinta da Vincenzo Nibali, che non sarà della partita per aver scelto di indirizzare la propria stagione sul Tour de France

Nonostante le assenze di Chris Froome, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e dello stesso Chris Horner (che sarebbe dovuto essere al via senza l’incidente del mese scorso), cui si aggiungono quelle di Peter Sagan, Fabian Cancellara, Philippe Gilbert, Mark Cavendish e André Greipel, la start list del Giro d’Italia che scatterà con una cronosquadre di 21 km in quel di Belfast è forse quella di più alto livello degli ultimi anni: uno sprinter d’eccezione come Marcel Kittel, i due grandi più bassi del podio della scorsa edizione del Giro (Cadel Evans e Rigoberto Urán) e dell’ultimo Tour de France (Nairo Quintana e Joaquim Rodríguez). Le 22 formazioni in gara sono le stesse di un anno fa (con l’eccezione della Euskaltel, che è stata rimpiazzata dalla Europcar) ed ora andremo ad analizzarne di ciascuna il roster, confrontandolo con quello della passata edizione della “corsa rosa”.

ASTANA 2013: Vincenzo Nibali, Valerio Agnoli, Fabio Aru, Dmitriy Gruzdev, Tanel Kangert, Fredrik Kessiakoff, Paolo Tiralongo, Alessandro Vanotti, Andrey Zeits.
ASTANA 2014: Michele Scarponi, Valerio Agnoli, Fabio Aru, Janez Brajkovic, Enrico Gasparotto, Borut Bozic, Mikel Landa, Paolo Tiralongo, Andrey Zeits.
Nel 2013 Nibali si presentava come favorito al pari di Wiggins, mentre non si può dire la stessa cosa oggi di Scarponi che, malgrado dal 2010 abbia chiuso sempre tra i primi 4 in classifica generale, oggi può essere considerato un outsider per il podio e nulla più. Tuttavia il supporting cast dell’Astana attuale è migliore di quello dello scorso anno, con un Aru atteso alla definitiva esplosione, un Landa che si è dimostrato ottimo scalatore ai Paesi Baschi e al Trentino e un Brajkovic che è sempre atleta di nome al di là di risultati recenti al di sotto delle aspettative. Inoltre ci sono Gasparotto e Bozic che possono andare a caccia di successi parziali nelle frazioni meno impegnative. In ogni caso, vista l’assenza di Nibali, possiamo dire che le due formazioni si equivalgono.

AG2R 2013: Domenico Pozzovivo, Davide Appollonio, Manuel Belletti, Julien Bérard, Carlos Betancur, Guillaume Bonnafond, Hubert Dupont, Ben Gastauer, Sylvain Georges.
AG2R 2014: Domenico Pozzovivo, Davide Appollonio, Julien Bérard, Maxime Bouet, Axel Domont, Hubert Dupont, Patrick Gretsch, Matteo Montaguti, Alexis Vuillermoz.
Dopo quanto fatto soprattutto alla Liegi, Pozzovivo si presenta al Giro con le carte in regola per salire sul podio per la prima volta in carriera. Due discreti scalatori come Bouet e Vuillermoz, però, non bastano per compensare l’assenza di Betancur e anche per le tappe meno impegnative non si vede un valido sostituto per l’assente Belletti. Nel complesso, dunque, la formazione francese nel 2013 aveva qualcosa in più

ANDRONI 2013: Franco Pellizotti, Giairo Ermeti, Fabio Felline, Mattia Gavazzi, Tomás Gil, Jackson Rodríguez, Diego Rosa, Miguel Ángel Rubiano, Emanuele Sella.
ANDRONI 2014: Franco Pellizotti, Manuel Belletti, Marco Frapporti, Yonder Godoy, Johnny Hoogerland, Marco Bandiera, Jackson Rodríguez, Diego Rosa, Emanuele Sella.
Dopo la buona prestazione del 2013, quando era al rientro da una lunga squalifica, Pellizotti riproverà a centrare una top ten e sarà supportato in montagna da Rosa che, però, fin qui ha fatto meno bene rispetto alla passata stagione. La novità è la mina vagante Hoogerland, il cui rendimento andrà verificato strada facendo, mentre per le frazioni meno dure Belletti e Bandiera cercheranno di rimpiazzare Felline, Gavazzi e lo stesso Rubiano, già capace di vincere in passato al Giro. Le due formazioni sostanzialmente si equivalgono.

BARDIANI-CSF 2013: Sacha Modolo, Enrico Battaglin, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Marco Canola, Sonny Colbrelli, Stefano Locatelli, Stefano Pirazzi, Edoardo Zardini.
BARDIANI-CSF 2014: Stefano Pirazzi, Enrico Battaglin, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Marco Canola, Sonny Colbrelli, Enrico Barbin, Nicola Ruffoni, Edoardo Zardini.
Rispetto alla passata stagione viene meno un velocista come Modolo e un buon scalatore come Locatelli (sebbene un anno fa al Giro non avesse reso al meglio); tuttavia, su Battaglin e Colbrelli ci sono aspettative maggiori dopo quanto fatto, soprattutto dal primo, nella passata stagione. Lo stesso discorso vale, nelle frazioni più dure, per Bongiorno e Zardini che si sono distinti al Giro del Trentino, ma anche per lo stesso Pirazzi che ha dichiarato di voler fare classifica. Nel complesso, dunque, la formazione 2014 ha qualcosa in più.

BLANCO 2013: Robert Gesink, Jack Bobridge, Stef Clement, Juan Manuel Gárate, Wilco Kelderman, Steven Kruijswijk, Paul Martens, Maarten Tjallingii, Maarten Wynants.
BELKIN 2014: Wilco Kelderman, Jetse Bol, Rick Flens, Marc Goos, Martijn Keizer, Steven Kruijswijk, David Tanner, Maarten Tjallingii, Jos Van Emden. Kelderman è un atleta emergente, reduce da un Giro 2013 discreto, ma su di lui non ci possono essere le aspettative che c’erano su Gesink un anno fa, senza contare che Clement, Garate e Martens non sono rimpiazzati da uomini alla loro altezza per quanto riguarda le frazioni più dure. Nelle volate può provare qualcosa Tanner ma, nel complesso, la formazione di un anno fa era superiore.

BMC 2013: Cadel Evans, Adam Blythe, Stephen Cummings, Klaas Lodewyck, Steve Morabito, Daniel Oss, Taylor Phinney, Ivan Santaromita, Danilo Wyss-
BMC 2014: Cadel Evans, Brent Bookwalter, Yannick Eijssen, Ben Hermans, Steve Morabito, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Samuel Sánchez, Danilo Wyss.
Evans si ripresenta ancora una volta come capitano, con buone credenziali, e avrà una spalla di lusso in Samuel Sánchez, senza contare i vari Eijssen ed Hermans oltre al solido Morabito che possono supportarlo in montagna (cosa che nel 2013 potevano fare solo lo svizzero e Santaromita). A differenza di un anno fa, in cui Phinney e Blythe potevano cercare gloria nelle tappe pianeggianti, la formazione 2014 è interamente votata alla causa di Evans e si fa leggermente preferire.

CANNONDALE 2013: Damiano Caruso, Tiziano Dall’Antonia, Paolo Longo, Alan Marangoni, Fabio Sabatini, Cristiano Salerno, Cayetano Josè Sarmiento, Elia Viviani, Cameron Wurf.
CANNONDALE 2014: Ivan Basso, Oscar Gatto, Michel Koch, Paolo Longo, Alan Marangoni, Moreno Moser, Daniele Ratto, Davide Villella, Elia Viviani.
Basso non può essere più quello di qualche un anno fa, però è atleta in grado di prepararsi bene per i grandi Giri e di chiudere nei primi 5 in classifica generale. La stessa cosa che non si poteva dire un anno fa di Caruso, che aveva rimpiazzato il varesino all’ultimo momento. Inoltre Viviani per le volate ha un supporting cast migliore con Gatto e Ratto in luogo del solo Sabatini e sono presenti due giovani promettenti come Villella e il più sperimentato Moser. Migliore, dunque, la formazione del 2014

COLOMBIA 2013: John Darwin Atapuma, Edwin Ávila, Robinson Chalapud, Fabio Duarte, Leonardo Duque, Wilson Alexander Marentes, Dalivier Ospina, Jarlinson Pantano, Carlos Quintero.
COLOMBIA 2014: Fabio Duarte, Rodolfo Andrés Torres, Edwin Ávila, Robinson Chalapud, Leonardo Duque, Jarlinson Pantano, Carlos Quintero, Jeffry Romero, Miguel Ángel Rubiano.
Duarte è reduce da ottime prestazioni in montagna al Giro del Trentino ma anche nell’ultima parte della corsa rosa della passata stagione e da lui ci si attende, pertanto, un salto di qualità e prestazioni quando la strada sale, almeno alla pari di quelle che ci si attendevano nel 2013 da Atapuma. Per le frazioni meno impegnative spicca lo sperimentato Duque mentre gli altri sono tutti da scoprire (ad eccezione di Rubiano che può dire la sua a caccia di un successo parziale). Nel complesso le due compagini all’incirca si equivalgono

FDJ 2013: Nacer Bouhanni, Sandy Casar, Murilo Fischer, Arnold Jeannesson, Johan Le Bon, Francis Mourey, Laurent Pichon, Dominique Rollin, Anthony Roux.
FDJ 2014: Nacer Bouhanni, Sébastien Chavanel, Arnaud Courteille, Murilo Fischer, Alexandre Geniez, Johan Le Bon, Francis Mourey, Laurent Pichon, Jussi Veikkanen.
Bouhanni è uno dei giovani velocisti più promettenti, anche se rispetto al ”gemello” Démare (non presente al Giro) ha avuto una crescita inferiore nell’ultimo anno. Tuttavia, per la montagna un anno fa vi erano tre uomini in grado di fare bene – ovvero Casar, Jeannesson e Mourey – oltre a un uomo come Roux in grado di dire la sua nelle tappe miste. Nella formazione attuale, invece, oltre a Mourey vi è solo Geniez: dunque, nel complesso, la formazione del 2013 è leggermente superiore.

GARMIN SHARP 2013: Ryder Hesjedal, Thomas Danielson, Thomas Dekker, Nathan Haas, Christian Vandevelde, Robert Hunter, Ramunas Navardauskas, Peter Stetina, David Millar.
GARMIN SHARP 2014: Ryder Hesjedal, André Cardoso, Thomas Dekker, Tyler Farrar, Koldo Fernández, Nathan Haas, Daniel Martin, Dylan Van Baarle, Fabian Wegmann.
Nella passata stagione Hesjedal arrivava al Giro reduce dal 5° posto della Liegi e dalla vittoria nella corsa rosa del 2012, mentre ora ci arriva reduce da una campagna delle Ardenne fallimentare. Pertanto, le aspettative su di lui non possono che essere inferiori; tuttavia, vi è in più un Daniel Martin che, al contrario, è stato grande protagonista in Vallonia, ha vinto una tappa pirenaica all’ultimo Tour de France e ha come obiettivo minimo un posto nella top ten. E’ vero che vengono a mancare due uomini di esperienza come Vandevelde e Millar, un battitore libero capace di vincere come Navardauskas e un buon scalatore come Stetina, però Cardoso in montagna è all’altezza di Danielson e in volata la coppia Farrar-Fernández ha molte più chances di quante ne aveva il solo Hunter. Nel complesso la formazione attuale è superiore.

LAMPRE-MERIDA 2013: Michele Scarponi, Mattia Cattaneo, Kristijan Durasek, Roberto Ferrari, Przemyslaw Niemiec, Daniele Pietropolli, Filippo Pozzato, Josè Serpa, Simone Stortoni.
LAMPRE-MERIDA 2014: Damiano Cunego, Winner Anacona, Matteo Bono, Mattia Cattaneo, Roberto Ferrari, Manuele Mori, Przemyslaw Niemiec, Jan Polanc, Diego Ulissi.
Cunego sostituisce Scarponi come capitano e, sebbene il veronese abbia avuto un discreto avvio di stagione, è comunque reduce da un 2013 fallimentare e in chiave classifica generale su di lui non possono esserci le stesse aspettative che vi erano per il marchigiano. Chi, invece, si presenta con maggiori credenziali dopo il 6° posto di un anno fa è Niemiec, il cui piazzamento di allora fu però favorito dal percorso mutilato per via delle neve. Come cacciatore di tappe Ulissi vale qualcosa in più di Pozzato e Anacona in montagna potrebbe valere qualcosa in più dei vari Durasek, Serpa e Stortoni, in attesa di vedere se due giovani di talento come Cattaneo e Polanc riusciranno ad esplodere. La mancanza di Scarponi fa, però, propendere, sia pure di misura, per la formazione 2013

LOTTO-BELISOL 2013: Lars Ytting Bak, Dirk Bellemakers, Brian Bulgac, Francis De Greef, Kenny Dehaes, Gert Dockx, Adam Hansen, Vicente Reynés, Frederik Willems.
LOTTO-BELISOL 2014: Sander Armée, Lars Ytting Bak, Kenny Dehaes, Gert Dockx, Adam Hansen, Maxime Monfort, Tosh Van Der Sande, Tim Wellens, Dennis Vanendert.
La formazione belga ripropone in gran parte quella della passata stagione. Però, in chiave classifica generale, Monfort può puntare alla top ten a differenza di De Greef un anno fa e avrà al fianco due discreti scalatori come Wellens e Armée. Inoltre Van Der Sande può dire la sua in volata, cosa che un anno fa non si poteva dire per nessuno dei presenti. Nettamente meglio, quindi, la compagine attuale, pur rimanendo abbastanza modesta.

MOVISTAR 2013: Eros Capecchi, Juan Josè Cobo, Alex Dowsett, Josè Herrada, Beñat Intxausti, Vladimir Karpets, Pablo Lastras, Francisco Ventoso, Giovanni Visconti
MOVISTAR 2014 : Nairo Quintana, Andrey Amador, Igor Antón, Eros Capecchi, Jonathan Castroviejo, Josè Herrada, Gorka Izagirre, Francisco Ventoso, Adriano Malori.
Un anno fa a tentare di fare classifica vi erano un nobile decaduto come Cobo e un piazzato come Intxausti, mentre ora arriva una stella di prima grandezza come Quintana che verrà supportato in pianura da atleti come Castroviejo e Malori, uno dei migliori cronomen al mondo, e in salita da Capecchi ed Herrada, che ha dimostrato con il 12° posto all’ultima Vuelta di essere qualcosa in più di un semplice gregario. A dar man forte ci sarà anche da Antón che, seppur in declino, è un atleta che è stato in grado di imporsi sullo Zoncolan. Malgrado l’assenza di un cacciatore di tappe come Visconti la formazione 2014 è di gran lunga superiore

VINI FANTINI 2013: Stefano Garzelli, Rafael Andriato, Francesco Chicchi, Danilo Di Luca, Oscar Gatto, Alessandro Proni, Matteo Rabottini, Mauro Santambrogio, Fabio Taborre.
NERI SOTTOLI 2014: Matteo Rabottini, Giorgio Cecchinel, Ramón Carretero, Francesco Chicchi, Daniele Colli, Andrea Fedi, Mauro Finetto, Yonathan Monsalve, Simone Ponzi.
La formazione della passata stagione si presentava competitiva su tutti i terreni, con Santambrogio e Di Luca per la montagna (anche se nessuno si attendeva, al di là dello scandalo doping, che il comasco potesse fare classifica ad alti livelli), Gatto per le volate di gruppi ristretti e Chicchi per quelle a ranghi compatti. Di questo gruppo è rimasto solo il lucchese, sebbene Rabottini possa tentare azioni di lunga gittata in montagna, come quella che l’ha portato a trionfare ai Piani dei Resinelli nel 2012, e Colli sia un altro sprinter discreto che purtroppo non è esploso a causa di diversi problemi fisici. In ogni caso, la superiorità della formazione del 2013 è evidente.

OMEGA-QUICK STEP 2013: Mark Cavendish, Gianluca Brambilla, Michal Golas, Iljo Keisse, Serge Pauwels, Jerome Pineau, Gert Steegmans, Matteo Trentin, Julien Vermote.
OMEGA-QUICK STEP 2014: Rigoberto Urán, Gianluca Brambilla, Thomas De Gendt, Iljo Keisse, Serge Pauwels, Alessandro Petacchi, Wouter Poels, Pieter Serry, Julien Vermote.
L’assenza di Cavendish è pesantissima visto che Petacchi, sebbene abbia vinto in stagione, è comunque un atleta di 40 anni e non può essere al livello del britannico. Tuttavia, un anno fa per la montagna vi era il solo Brambilla che al massimo poteva aspirare a chiudere nella top ten mentre ora troviamo un candidato a bissare il podio del 2013 come Urán, un corridore capace di vincere ai Paesi Baschi a Eibar davanti a tantissimi big e in passato di chiudere 2° in cima all’Angliru, come Poels e come De Gendt, atleta enigmatico ma comunque irresistibile, o quasi. se trova la giornata giusta, Nel complesso, quindi, la preferenza va comunque alla formazione 2014.

ORICA-GREENEDGE 2013: Matthew Goss, Luke Durbridge, Leigh Howard, Jens Keukeleire, Brett Lancaster, Christian Meier, Jens Mouris, Svein Tuft, Pieter Weening.
ORICA-GREENEDGE 2014: Ivan Santaromita, Luke Durbridge, Michael Hepburn, Brett Lancaster, Michael Matthews, Cameron Meyer, Mitchell Docker, Svein Tuft, Pieter Weening.
Tradizionalmente questa formazione è votata a dare il meglio nella cronosquadre d’apertura e nelle frazioni meno impegnative, in cui Matthews può essere messo sullo stesso piano di Goss. Tuttavia nel 2013 vi era il solo Weening in grado di far bene in montagna mentre ora ci sono anche Meyer e Santaromita, che secondo alcuni è addirittura alla top ten anche se più realisticamente può chiudere nei 20 e magari vincere una tappa attaccando da lontano. Nel complesso, comunque, la compagine attuale si fa preferire.

ARGOS-SHIMANO 2013: John Degenkolb, Thomas Damuseau, Bert De Backer, Koen De Kort, Patrick Gretsch, Cheng Ji, Tobias Ludvigsson, Luka Mezgec, Albert Timmer.
GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Bert De Backer, Simon Geschke, Tobias Ludvigsson, Luka Mezgec, Georg Preidler, Tom Stamsnijder, Albert Timmer, Tom Veelers.
Degenkolb è un gran corridore in grado di vincere non solo tappe completamente pianeggianti. Però, Kittel ha dimostrato all’ultimo Tour de France di essere il miglior velocista al mondo e verrà affiancato da un Mezgec cresciuto rispetto alla passata stagione. Anche in montagna – con Preidler e in misura minore Geschke, reduce da una discreta campagna delle Ardenne – la formazione attuale ha qualcosa in più e, dunque, si lascia nettamente preferire rispetto a quella del 2013

KATUSHA 2013: Luca Paolini, Maxim Belkov, Pavel Brutt, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Petr Ignatenko, Dmitry Kozontchuk, Yuri Trofimov, Ángel Vicioso.
KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Maxim Belkov, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Alberto Losada, Daniel Moreno, Luca Paolini, Ángel Vicioso, Eduard Vorganov.
Non può esserci paragone tra le due formazioni, con i soli Trofimov e Caruso che nel 2013 potevano ambire a un piazzamento tra il 10° e il 15° posto, mentre ora Rodríguez arriva al Giro per vincere. Moreno, se fosse lui il capitano, sarebbe corridore in grado di chiudere come minimo nella top ten, come già fatto in passato nei grandi Giri, e lo stesso Caruso si presenta con credenziali superiori dopo una Liegi da grande protagonista. Di gran lunga superiore, dunque, la compagine attuale.

TEAM SKY 2013: Bradley Wiggins, Dario Cataldo, Sergio Luis Henao, Christian Knees, Danny Pate, Salvatore Puccio, Kanstantin Siutsou, Rigoberto Urán, Xabier Zandio.
TEAM SKY 2014: Dario Cataldo, Edvald Boasson Hagen, Philip Deignan, Berhnard Eisel, Sebastián Henao, Chris Sutton, Salvatore Puccio, Kanstantin Siutsou, Ben Swift.
Un anno fa Wiggins veniva alla corsa rosa reduce dal trionfo nel Tour 2012 e con due formidabili spalle come Urán ed Henao, mentre Cataldo e Siutsou a livello di forza in montagna erano il numero 4 e 5 della squadra. Ora, invece, questi ultimi si ritrovano a essere il numero 1 e 2 e ciò la dice lunga sulla differenza tra le due formazioni nelle tappe più dure, al di là del fatto che il più giovane degli Henao ha talento e che Deignan è scalatore discreto. E’ vero che un anno fa la formazione fu costruita tutta su Wiggins mentre ora ci sono Boasson Hagen, Eisel e soprattutto Swift in grado di andare a caccia di successi nelle frazioni meno impegnative: però, la preferenza non può che essere accordata alla formazione del 2013

SAXO-TINKOFF 2013: Rafal Majka, Daniele Bennati, Manuele Boaro, Matti Breschel, Mads Christensen, Karsten Kroon, Evgeni Petrov, Bruno Pires, Rory Sutherland
TINKOFF-SAXO 2014: Nicolas Roche, Christopher Juul-Jensen, Rafal Majka, Evgeni Petrov, Pawel Poljanski, Ivan Rovny, Chris Soerensen, Michael Rogers, Jay McCarthy.
Dopo l’ottima prestazione di un anno fa Majka si presenta al Giro con ambizioni anche di podio e con lui proverà a fare classifica anche Roche, che può vantare il 5° posto all’ultima Vuelta (anche se non ha convinto al Giro di Romandia). Nel complesso la formazione attuale è molto più attrezzata in montagna con Soerensen e Rogers, sebbene la condizione dell’australiano sia un’incognita, mentre non vi sono cacciatori di tappe del livello di Bennati, Breschel e Kroon: ciò nonostante, la preferenza va alla compagine attuale

RADIOSHACK 2013: George Bennett, Danilo Hondo, Robert Kiserlovski, Tiago Machado, Giacomo Nizzolo, Nélson Oliveira, Yaroslav Popovych, Hayden Roulston, Jesse Sergent
TREK 2014: Robert Kiserlovski, Eugenio Alafaci, Julián Arredondo, Fabio Felline, Danilo Hondo, Giacomo Nizzolo, Boy Van Poppel, Fumiyuki Beppu, Riccardo Zoidl.
Secondo alcuni addetti ai lavori Kiserlovski – dopo le buone cose mostrate nella passata stagione, sia alla corsa rosa che alla Vuelta in supporto a Horner – può puntare addirittura a chiudere nei primi 5 mentre, realisticamente, il suo obiettivo massimo può essere la top ten. Tuttavia, sono in grado di far bene in montagna anche Arredondo e Zoidl molto più di quanto non lo fosse nel 2013 il solo Machado- Inoltre, è presente in questa edizione del Giro anche un atleta talentuoso come Felline, sebbene finora ancora non esploso; per le volate Nizzolo ha un anno di esperienza in più e, oltre che su Hondo, potrà contare anche sul giovane Van Poppel (figlio d’arte, suo padre è quel Jean-Paul van Poppel che ha vinto quattro tappe al Giro, vestendo la maglia rosa per un giorno nel 1986 e per altre ventiquattrore nel 1989). Chiara, dunque, la superiorità della formazione del 2014

EUSKALTEL 2013: Samuel Sánchez, Jorge Azanza, Egoi Martínez, Ricardo Mestre, Miguel Minguez, Ioannis Tamouridis, Pablo Urtasun, Gorka Verdugo, Robert Vrecer.
EUROPCAR 2014: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Angelo Tulik, Tony Hurel, Davide Malacarne, Maxime Méderel, Perrig Quéméneur, Romain Sicard, Bjorn Thurau.
L’unico cambiamento nella start list è quello della formazione transalpina che rimpiazza quella basca uscita di scena. Rolland ha avuto problemi fisici nella scorsa stagione che ne hanno condizionato il rendimento al Tour, però nelle due precedenti edizioni della Grande Boucle era stato al livello dei migliori in montagna e, alla luce della buona campagna delle Ardenne, su di lui ci sono aspettative almeno pari a quelle che c’erano su Sánchez nel 2013. Nel complesso, forse, la Euskaltel era meglio attrezzata in montagna con Martínez, Verdugo e Urtasun che si fanno preferire rispetto a Malacarne, Sicard e Méderel. Però, la Europcar può tentare qualcosa in volata con Hurel e nelle tappe miste con Arashiro (molto cresciuto in questa stagione): nel complesso le due squadre si equivalgono

Marco Salonna

La Movistar, formazione del favorito n° 1 del Giro 2014, in azione nella cronosquadre di Ischia nella scorsa edizione della corsa rosa (foto Bettini)

La Movistar, formazione del favorito n° 1 del Giro 2014, in azione nella cronosquadre di Ischia nella scorsa edizione della 'corsa rosa' (foto Bettini)

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