L’ÉTAPE DU JOUR: LE CAP D’AGDE – PERPIGNAN

luglio 8, 2009
Categoria: News

Ultimo approdo per velocisti prima di arrampicarsi sui Pirenei, il traguardo di Perpignan potrebbe lasciare l’amaro in bocca a molti sprinter: una larga superstrada in lenta ascesa, passaggio inserito proprio nei chilometri conclusivi, sicuramente “succhierà” loro, ed in maniera subdola,
le energie necessarie per competere nello sprint. Chi cadrà nella trappola?

.:nella foto di copertina, nuvole nel cielo di Perpignan; per domani è prevista pioggia (www.creme-de-languedoc.com)

La cittadella fortificata di Perpignan (www.arrivalguides.com)

La cittadella fortificata di Perpignan (www.arrivalguides.com)

Il Tour inizia la discesa verso il meridione della Francia, seguendo l’onda della costa mediterranea e procedendo in direzione del confine di stato, fermandosi ad una trentina di chilometri da esso. A Perpignan si concluderà una delle frazioni più facili di questa edizione, che il gruppo – come avvenuto nelle precedenti due tappe in linea – affronterà con calma, anche per smaltire la tensione accumulata in una cronosquadre rilevatasi più impegnativa del previsto, complice un percorso-trappola, non proprio all’altezza di una prova del genere. Anche la particolare situazione venutasi a creare in classifica potrebbe per un attimo congelare gli ardori, con Cancellara in giallo e molti nel gruppo che passerano il tempo a lanciare indiscrete occhiate ad Armstrong, tornato ai vertici del Tour dopo quattro anni, per carpire i segreti di un grande campione. Come sempre, giornate come queste sono l’occasione buona per andare in fuga e raggranellare punti e soldi ai traguardi volanti ed ai GPM: ne saranno previsti due, entrambi di quarta categoria, da affrontare in rapida successione poco oltre la metà tappa. Disegno differente presenteranno i tratti che precederanno i due traguardi della montagna: dolci saliscendi nei primi 100 Km, pianura prevalente nei restanti 75, ma attenzione al finale! Dopo Argeles-sur-Mer si abbandonerà la costa e si punterà verso l’interno, passando dal livello del mare ai 45 metri di Perpignan in maniera lenta ma progressiva; è un tratto che potrebbe incidere sulle gambe dei velocisti poiché inevitabilmente sarà affrontato di gran carriera, quasi non avvertendo la pendenza a causa della larghezza della superstrada che si percorrerà in questo frangente: si correrà il rischio di ritrovarsi improvvisamente svuotati d’energie al momento dello sprint finale. Per loro si tratterà dell’ultima occasione prima della “tregua pirenaica”, che si protrarrà per tre giorni e che inizierà tra quarantottore. Già l’indomani, però, il traguardo di Barcellona potrebbe risultare proibitivo per la maggior parte delle ruote veloci del gruppo.

SOUVENIRS DU TOUR 1
Per una caso fortuito, si sono scelti quali sedi di tappa della quinta frazione due località nelle quali, l’ultima volta, non tutto è filato liscio, secondo le intenzioni di organizzatori e corridori. Nell’unico precedente del Tour a Le Cap d’Agde ci fu una protesta dei corridori, che organizzarono un sit-in alla partenza da Tarascon-sur-Ariège (era il famoso Tour del 1998, quello dello scandalo doping alla Festina), per lamentarsi delle maniere con le quali erano trattati dai mass media. Partita con due ore di ritardo, la tappa si concluse regolarmente nei tempi prestabiliti (i 202 Km previsti volarono a quasi 50 di media), con il successo allo sprint del belga Tom Steels. L’anno prima ci fu l’ultimo dei 33 arrivi finora disputati a Perpignan, al termine d’una tappa di media montagna (Port d’Envalira e colli di Chioula e di Campérie) partita dal principato d’Andorra e conquistata a tavolino dal francese Desbiens, in seguito alla retrocessione del vincitore “fisico” di quella frazione, il russo Outschakov, reo d’aver deviato sulla sinistra nella volata finale. In quel Tour del 1997 i corridori furono parecchio indisciplinati e costrinsero in altre due occasioni i giudici a rimettere mano all’ordine d’arrivo (Zabel retrocesso a Marennes in favore di Blijlevens; Voskamp e Heppner a Digione pro Traversoni). Tornando a Perpignan, qui hanno arricchito il loro palmares anche Vincenzo Borgarello nel 1912, Ottavio Bottecchia nel 1924 e Raffaele di Paco nel 1931

SOUVENIRS DU TOUR 2
È una gemella della Grande-Motte, Le Cap d’Agde: anch’essa è stata creata per scopi turistici alla fine degli anni ’60, costruita ai piedi del mont Saint-Loup, antico vulcano estinto da millenni. Famosa per possedere il più grande villaggio naturista del mondo, a differenza della sorellina non ha mai perso la dipendenza della città di Agde, porto di pesca aperto sul Canale du Midi, inaugurato nel 1681 con l’intenzione di collegare direttamente il Mediterraneo all’Oceano Atlantico, evitando così la circumnavigazione della Spagna. Dominata da una cattedrale romanica, eretta nel XII secolo e realizzata con la lava scavata in zona, ha legato il suo nome a diversi personaggi celebri: tra gli altri ricordiamo Enrico I di Montmorency, il pittore Albert Dubout e l’ex tennista Pierre Barthes.
“Perpinyà”, per scriverlo secondo la dizione catalana, è il capoluogo del dipartimento dei Pirenei Orientali. Fondata in epoca preromana, si sviluppò urbanisticamente solo nel medioevo, quando fu inclusa nel regno d’Aragona. In seguito divenne la capitale del Regno di Maiorca ed è in quel periodo che fu eretta la spettacolare cittadella fortificata. Altri monumenti degni di nota sono la Loggia affacciata sull’omonima piazza, la cattedrale di Saint Jean e la chiesa di Saint Jacques. Famosi “perpignanais” sono il pittore Hyacinthe Rigaud, lo scrittore Robert Brasillach, il biatleta Simon Fourcade…. e Lady Oscar. La popolare eroina dei cartoni animati, nella finzione ideata dalla fumettista giapponese Riyoko Ikeda trascorse i primi anni della sua vita a Perpignan, per poi trasferirsi a Parigi: per questo motivo la presunta dimora perpignanese di Lady Oscar è stata trasformata in un museo ed alla stessa Ikeda è stata assegnata la più alta onorificenza attribuita dallo stato francese, la Legion d’Onore, con la motivazione d’aver contribuito a diffondere la storia e la cultura francese tra le giovani generazioni.

LA MÉTÉO
Un’altra giornata all’insegna del bel tempo. Alla partenza il sole splenderà alto, con una temperatura compresa tra 22 e 25° C e un tasso d’umidità del 46% circa. I venti soffieranno mederati (19-20 nodi), così come al traguardo di Perpignan, dove si registreranno temperatura simili a quella della mattina, mentre il cielo si farà coperto. Non si intravedono, però, nuvoloni carichi di pioggia all’orizzonte, pronti a scaricare il loro contenuto. Almeno in questa giornata.

BOULE DE CRISTAL
Un’altra tappa transitoria per i corridori, destinata alle ruote veloci del gruppo. I corridori di classifica avranno modo di riposarsi dallo sforzo della cronometro. L’andamento della corsa sarà ancora indentico a quello dei giorni precedenti: fuga di 6-7 attaccanti per conquistare traguardi volanti e punti GPM. Controlleranno soprattutto i velocisti, squadre come la Columbia e magari anche un paio di elementi della maglia gialla (che, senza imprevisti, credo che sarà indossata o dalla un Saxo bank o da un Astana)*. Per concludere la giornata, un arrivo allo sprint.

*articolo scritto prima della partenza del Tour

LA TERNA SECCA DI LUCA ZANASCA

1° Boonen
2° Cavendish
3° Napolitano

Mauro Facoltosi & Luca Zanasca

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