HUY, C’EST MOI… ALEJANDRO!

aprile 23, 2014
Categoria: 6) FRECCIA VALLONE, News

Alejandro Valverde fa sua per la seconda volta la Freccia Vallone dopo 8 anni, con una sparata negli ultimi 300 metri alla quale devono arrendersi un redivivo Daniel Martin ed un ancora troppo inesperto Kwiatkowski. Una fuga a tre caratterizza la corsa che si scalda negli ultimi 30 km. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert grandi delusi di giornata, mentre per l’Italia si segnala un dignitoso 14° posto di Vincenzo Nibali ed una sfortunata caduta di Damiano Cunego, che lo esclude dalla bagarre finale. Domenica degna conclusione della Settimana delle Ardenne con la 100° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi che, in considerazione delle ultime uscite, schiererà sicuramente una nutrita schiera di favoriti.

Dopo l’affermazione nel 2006, Alejandro Valverde vince la 78° edizione della Freccia Vallone grazie ad un scatto giusto al momento giusto sull’ultima delle tre ascese al Muro d’Huy. Dopo aver vinto già in questa stagione la Vuelta a Andalucía, la Vuelta a Murcia e la Roma Maxima, il murciano della Movistar si aggiudica la corsa intermedia della settimana delle Ardenne, iniziata domenica 20 Aprile con l’Amstel Gold Race e che si concluderà domenica 27 con la Liegi Bastogne Liegi, sfruttando nel migliore dei modi il grande lavoro della sua squadra. Nella cronaca della corsa si sviluppava dopo pochi chilometri dal via da Bastogne la fuga di giornata, comprendente Jonathan Clarke (UnitedHealth), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Ramunas Navardauskas (Garmin), il cui vantaggio non superava mai i 7 minuti, poichè il gruppo controllava il tentativo alternando in testa le squadre degli uomini più attesi. Così, il primo dei tre passaggi sul Muro di Huy, ai meno 86 km dall’arrivo, vedeva un vantaggio già inferiore ai sei minuti. In testa al gruppo faceva l’andatura la Trek in appoggio del capitano Frank Schleck. Le “côtes” da scalare – in totale 11 – rendevano la corsa interessante anche perché erano posizionate nella seconda parte del percorso. Ai meno 50 era la Lampre di Cunego a dare un’ulteriore sferzata in testa al gruppo, che guadagnava in poco tempo oltre un minuto sui tre di testa. Durante l’ascesa verso la Côte de Bousalle, ai meno 47, Clarke alzava bandiera bianca e la fuga si riduceva a sole due unità. Negli ultimi 30 km si concentravano le fasi calde della corsa: era la Movistar ad aumentare il ritmo sulla Côte d’Ahin e a far scendere ulteriormente il vantaggio della coppia di testa, ora a meno di tre minuti dal gruppo. Prima del penultimo passaggio sul Muro di Huy, di nuovo Trek e Lampre si facevano vedere nelle prime posizioni, dando man forte alla Movistar e alla Katusha. Piuttosto passiva, invece, era la BMC di Philippe Gilbert, quasi mai nel vivo della corsa. Attiva anche l’Europcar, che animava proprio il penultimo passaggio sul Muro d’Huy, ai meno 25: prima Rolland e poi Gautier scattavano e quest’ultimo in particolare riusciva a scollinare per primo all’inseguimento di Navardauskas e Van Hecke, distanti ormai non più di una trentina di secondi. Era, però, pronta la reazione, in particolare, di Katusha e Movistar, che mettevano alcuni uomini alle spalle del coraggioso francese, tra i quali Kolobnev, Caruso e Herrada López. Gautier veniva, infine, raggiunto ai meno 20. La Côte d’Ereffe, ai meno 11, dopo che Navardauskas prima e Van Hecke dopo venivano raggiunti, vedeva gli ultimi attacchi in testa al gruppo. Era prima Chris Anker Sørensen (Tinkoff Saxo) e poi Jérémy Roy (FDJ) a tentare rispettivamente l’attacco, ma in entrambi i casi era prima la Katusha e poi l’Orica GreenEDGE a rinvenire sugli attaccanti. A circa tre chilometri dall’arrivo, annullati tutti i tentativi, il gruppo si presentava ormai compatto, composto di una quarantina di atleti, ai piedi del Muro Di Huy. Una caduta metteva, però, fuori gioco Damiano Cunego, che ‘scodava’ più per disattenzioni proprie che per colpa di altri ciclisti, trascinando con sè “Purito Rodríguez (già piuttosto dolorante dopo la caduta nell’Amstel Gold Race), Fränk Schleck e Pieter Weening. La bagarre intanto era iniziata in testa al gruppo, che aveva iniziato la scalata finale al Muro di Huy. Gastauer (AG2R) provava ad anticipare tutti, ma veniva in breve tempo risucchiato dal gruppo. Era allora Bauke Mollema ad imprimere un bel ritmo, mentre il polacco Michal Kwiatkowski era alle sue spalle in rampa di lancio: il suo scatto avveniva, a tutta birra, a 500 metri dall’arrivo ma, come per l’Amstel, il troppo ardore, unito ancora all’inesperienza per questo tipo di finali, tradivano il giovane polacco che veniva raggiunto e superato da un redivivo Daniel Martin. Ma da dietro, con uno scatto ancora più incisivo, era Alejandro Valverde che ai meno 300 metri sverniciava l’irlandese ed andava a trionfare a braccia alzate sotto il traguardo. Chiudevano la top five Bauke Molelma in quarta posizione e Tom-Jelte Slagter in quinta. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert, grandi attesi della vigilia, dovevano invece accontentarsi rispettivamente di un anonimo nono e decimo posto. 14mo e primo degli italiani si classificava Vincenzo Nibali, a dimostrazione che il lavoro svolto in altura potrà sicuramente giovargli nella Liegi-Bastogne.Liegi di domenica prossima, corsa che si adatta meglio alle sue caratteristiche e che resta aperta a molte soluzioni. Lo stesso Valverde può a ben vedere essere considerato un favorito, così come Daniel Martin che sembra essere tornato in buone condizioni ed è anche il detentore della ‘Decana’. Appuntamento quindi a domenica 27 Aprile per l’ultimo atto della settimana delle Ardenne, prima che Giro di Romandia e Giro d’Italia calamitino le attenzioni degli appassionati di ciclismo.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:36:45
2 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:03
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
4 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:06
6 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
7 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:08
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:11
10 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:15
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:00:17
12 WoutPoels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
13 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:23
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:26
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:28
17 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
18 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
21 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
22 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:32
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:37
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:40
25 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:43
26 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:00:45
27 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:00:48
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:51
29 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
30 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
32 Jean-Marc Marino (Fra) Cannondale
33 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
34 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
35 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:58
36 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:01:00
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:01:03
38 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:01:04
39 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
40 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:12
41 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:01:14
42 Thomas Lövkvist (Swe) IAM Cycling 0:01:17
43 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 0:01:23
45 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:25
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
47 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
48 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:01:30
49 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
50 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:01:32

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

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