QUI AUSTRALIA: GREIPEL HA PASSATA ‘A NUTTATA
gennaio 23, 2010
Categoria: News
Stanotte, erano le cinque ora italiana quando si è conclusa la tappa di Willunga, Greipel ha quasi matematicamente conquistato il suo secondo Tour Down Under, iniziando col botto la stagione della sua agguerritissima squadra, la HTC-Columbia. In termini di secondo d’abbuono i margini per batterlo ci sarebberlo, ma sarà impossibile fargliela sotto il naso su strade a lui congeniali, quelle del circuito cittadino di Adelaide, teatro della frazione conclusiva. Non è stato facile, stavolta, per il velocista tedesco tornare in camera d’albergo con la maglia da leader sulle spalle, perché s’è trovato coinvolto nella tappa più battagliata della storia della corsa australiana. Una leader salvata grazie al lavoro della squadra e agli abbuoni accumulati nelle tre tappe vinte nelle giornate precedenti.
L’ostacolo maggiore alle spalle, per Greipel la vittoria nella dodicesima edizione del Tour Down Under è oramai cosa fatta, perché nessuno potrà impensierirlo nella facilissima tappa che, domani sul piatto circuito cittadino di Adelaide, porrà i sigilli alla corsa a tappe australiana.
Per pararsi le spalle in vista della frazione più impegnativa, ieri il velocista tedesco è andato alla caccia della terza vittoria, ottendendola senza troppi problemi e dilatando il suo margine di vantaggio in classifica. I tentativi di Armstrong e Valverde nella finale della tappa di Goolwa non sono andati a buon fine e si sono pure rivelati controproducenti per i due attaccanti, che hanno finito per staccarsi e accusare, con lo sforzo, 17” di ritardo. Davanti rimanevano ancora in tanti e sul rettilineo d’arrivo Greipel aveva avuto ragione degli australiani Mc Ewen e Brown, ancora a caccia di un successo nella propria terra. Dopo questa giornata, il vantaggio del leader sui corridori più pericolosi galleggiava tra i trenta e i quaranta secondi.
Oggi, dopo giornate abbastanza monotone, è finalmente andato in scena lo spettacolo. La quinta tappa dell’edizione 2010 sarà ricordata come la più bella da quando si disputa la manifestazione australiana. Testimoni della battaglia sono stati gli oltre centomila spettatori assiepati lungo il percorso e all’arrivo. Avranno certamente visto meglio le azioni decisive coloro che si erano appostati sulle rampe della salita di Willunga Hill – tre chilometri al 7% – che, ripetuta due volte nel finale, ha scatenato la bagarre.
E’ stato addirittura il campione del mondo e beniamino di casa Cadel Evans a rompere gli indugi e sferrare uno scatto in salita al quale nessuno ha risposto immediatamente. Tentativo solitario, dunque, per Evans che, ben posizionato in classifica, aveva tentato il colpaccio. Allo scollinamento, venti chilometri dall’arrivo, riuscivano a farsi sotto Luis Leon Sanchez e Valverde della Caisse d’Epargne e il sorprendente Peter Sagan, ventenne slovacco della Liquigas Domo. Questo quartetto si lanciava verso il traguardo con trenta secondi di margine su un gruppo riorganizzatosi e tirato dalla BMC Columbia, in difesa del primato di Greipel.
All’ultimo chilometro, quando ormai il gruppo sembrava agguantare i fuggitivi, ecco lo spunto di Sanchez che, spalleggiato da Valverde, staccava tutti ai meno settecento e s’involava a cogliere un bel successo di tappa.
Piazza d’onore per il Milram Roberts, rinvenuto da dietro, mentre terzo si piazzava Valverde, capace anche di soffiare l’abbuono a Evans, quarto.
Greipel perdeva appena 9”, limitando così i danni e preparandosi a festeggiare il secondo trionfo assoluto nella corsa australiana, quest’anno trasformatasi in ottima vetrina per il paese che in ottobre ospiterà i mondiali.
Aspettiamo la quasi certa volata di domani prima di ufficializzare il successo di Greipel ma difficilmente Sanchez, attualmente secondo a 11”, riuscirà a colmare lo svantaggio che lo divide dal tedesco.
Mauro Santambrogio, ieri trentaduesimo, oggi ha concluso la tappa di Willunga in 72° posizione, staccato di 2’21”. Il compagno di camera del protagonista di giornata Evans è ora 62° e il suo ritardo è salito a 7’16”. Per lui, come previsto, una corsa lontana dai riflettori per “fare la gamba” in vista delle prime gare alle quali si schiererà ai nastri di partenza con velleità di vittoria o per aiutare il proprio capitano iridato.
Domenico Occhipinti
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