UN ULISSI CICLOPICO DOMINA A CAMAIORE
Grande vittoria del talento toscano della Lampre che conquista il suo primo GP di Camaiore dopo il secondo posto dell’anno scorso. Ulissi regola in una volata a quattro Matteo Montaguti (AGR2), al terzo posto Julian David Arredondo (Trek). L’azione decisiva nell’ultima scalata al Pitoro, dopo che la corsa era stata caratterizzata dalla fuga di Colli, Giorni, Donato e del redivivo Johnny Hoogerland. Il gruppo, regolato da Sonny Colbrelli in quinta posizione, non riesce a raggiungere il quartetto per soli tre secondi.
Se quello visto oggi alla partenza della 65° edizione del GP di Camaiore non era un parterre de roi poco ci mancava. Consistente lo sforzo degli organizzatori che potevano contare sulla presenza di 22 squadre, di cui 9 World Tour, per una corsa che riveste da sempre un certo appeal e che ha anche beneficiato dello spostamento nel calendario, dal consueto ma spesso deprimente Agosto al più interessante Marzo. Infatti con l’inizio della stagione ciclistica è proprio questo il periodo in cui gli uomini più in vista entrano, per così dire, in rodaggio e sono quasi sempre presenti all’appello nelle varie corse che vengono via via disputate, mentre Agosto è tradizionalmente un periodo di ‘stanca’, poiché molti di loro si riposano dopo le fatiche del Tour oppure ricaricano le pile per la Vuelta e per il successivo Mondiale. E così, oggi erano molti i nomi altisonanti alla partenza di Camaiore e tra di loro spiccavano senza ombra di dubbio Vincenzo Nibali, Diego Ulissi, Simon Gerrans, ciascuno di loro capitano rispettivamente di Astana, Lampre e Orica GreenEDGE. La giornata era caratterizzata da condizioni meteo variabili. Il sole, infatti, faceva capolino con difficoltà dalle nubi, mentre un vento abbastanza freddo spirava da nord est sul litorale toscano. La corsa prendeva il via e la parte pianeggiante iniziale era percorsa a un ritmo costante dal gruppo, dal quale non riuscivano a staccarsi ciclisti, nonostante alcuni tentativi. Solamente lungo la prima delle sei ascese del Monte Pitoro riusciva a formarsi una fuga di quattro ciclisti, Daniele Colli (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Silvio Giorni (Area Zero Pro Team), Riccardo Donato (MG Kvis – Trevigiani) e la vecchia conoscenza Johnny Hoogerland, campione olandese su strada quest’anno approdato alla corte di Gianni Savio all’Androni Giocattoli. I quattro andavano d’amore e d’accordo accumulando un vantaggio massimo che arrivava fino ai 7 minuti e 20 secondi. Dietro il gruppo, dopo aver lasciato loro spazio per un po’, iniziava a prendere in mano le redini della corsa e squadre del calibro di SKY e Astana si mettevano in testa a fare l’andatura. Il vantaggio della fuga iniziava a calare e al terzo passaggio sul Pitoro la fuga aveva, infatti, 6 minuti e 20 secondi sul gruppo. In testa al gruppo gli uomini di Vincenzo Nibali erano molto attivi e il ritardo sui fuggitivi scendeva a 5 minuti quando mancavano 70 km all’arrivo. Al quarto passaggio sul Pitoro, il vantaggio era sceso sotto i 3 minuti, con gli uomini dell’Astana che spingevano sui pedali a supporto del capitano Nibali. La fuga iniziava a scomporsi sotto l’attacco del gruppo, sempre più vicino e la coppia Colli- Hoogerland decideva di involarsi da sola, lasciando la compagnia di Giorni e Donato. Al penultimo passaggio dal traguardo il duo di testa poteva contare su un risicato vantaggio di 50 secondi sulla prima parte del gruppo, mentre il Monte Pitoro era poco più avanti che li aspettava per l’ultima ascesa. Gasparotto (Astana) tirava il gruppo con decisione ed anche la Lampre si faceva vedere in testa per Ulissi e Cunego. La fuga non aveva più scampo e veniva ripresa sulle primissime rampe del Pitoro. Era Nibali a dare un deciso scossone in testa e sgretolava il gruppo in tanti spezzoni. Quando mancava un chilometro circa al GPM era quindi Ulissi a imprimere un forcing che metteva in croce definitivamente i pochi ciclisti superstiti in testa al gruppo. Anche Nibali, ancora non completamente al top della forma, doveva arrendersi all’azione del toscano, che palesava una condizione migliore. Gli resistevano in tre, Arredondo, Clarke e Montaguti: il quartetto riusciva a scollinare con una decina circa di secondi sul gruppo e manteneva un vantaggio costante nella discesa finale, percorsa a tutta. Il vantaggio oscillava tra i 10 e i 15 secondi ai meno 8 e la generosa azione dei quattro, in particolare degli ottimi passisti Clarke e Montaguti, metteva la fuga nella condizione di resistere con le unghie e con i denti al ritorno del gruppo. Ai 4 km dall’arrivo era di 20 secondi il vantaggio e i quattro in testa con cambi regolari erano uniti e decisi nel tentativo di portare fino in fondo la loro azione. Nessuno di loro si voltava per controllare il vantaggio che gli restava nei confronti del gruppo e l’ultimo chilometro li vedeva ancora là davanti a spingere sui pedali. Era Montaguti, già autore di una buona prestazione a Laigueglia, che dava l’impulso finale, ma era Ulissi che sprintava vittoriosamante proprio davanti all’italiano dell’AGR2. Terzo era Arredondo, mentre in quarta posizione si piazzava Clarke. Il gruppo era regolato a tre secondi di ritardo da Sonny Colbrelli, già autore di volate autorevoli in questo inizio di stagione. Il toscano della Lampre colleziona così la seconda vittoria nella stagione 2014, dopo il successo nella seconda tappa del Tour Down Under. Il calendario italiano inizia ad entrare nel vivo e ci offre adesso altre corse di un certo livello, con un ricco week end che prevede la Strade Bianche sabato e la Roma Maxima domenica, prima della Tirreno Adriatico che inizierà la prossima settimana e farà da antipasto all’attesissima Milano-Sanremo del 23 Marzo.
Antonio Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 4:18:37
2 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
3 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing
4 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge
5 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani-CSF 0:00:03
6 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
7 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge
8 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
9 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
10 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
11 Marco Marcato (Ita) Cannondale
12 Davide Villella (Ita) Cannondale
13 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
14 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling
15 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
16 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
17 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
18 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
19 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo
20 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
21 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
22 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
23 Angel Vicioso Arcos (Spa) Team Katusha
24 Jarlinson Pantano Gomez (Col) Colombia
25 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
26 Simon Yates (GBr) Orica Greenedge
27 Paolo Ciavatta (Ita) Aero Zero Pro Team
28 Ilnur Zakarin (Rus) RusVelo
29 Pablo Lastras Garcia (Spa) Movistar Team
30 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
31 Andrey Amador Bakkaza (CRc) Movistar Team
32 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
33 Fabio Taborre (Ita) Yellow Fluo
34 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
35 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
36 Omar Fraile Matarran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
37 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
38 Matteo Rabottini (Ita) Yellow Fluo
39 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
40 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
41 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
42 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing
43 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani-CSF
44 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
45 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
46 Kevin Seeldraeyers (Bel) Wanty – Groupe Gobert
47 John Gadret (Fra) Movistar Team
48 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale
49 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
50 Angelo Pagani (Ita) Bardiani-CSF