GIOVINAZZO – BARI: LINGUA NUOVA, LINGUAGGIO VECCHIO

maggio 13, 2014
Categoria: News

La corsa rosa torna a casa e se la ritrova “spazzata” da una tappa priva di ostacoli fisici. Sarà ancora “affaire” per i velocisti che, cambiata latitudine, si ritroveranno a fare i conti con lo stesso problema che li aveva angustiati in terra d’Irlanda, il vento. Oggi spirerà soprattutto nel circuito finale, caratterizzato non solo dai tratti rivieraschi ma anche da una leggera rampetta proprio in dirittura d’arrivo.

Il Giro ritrova il suo idioma natio ma… i risultati non cambieranno. Salutata l’Irlanda e sorvolata mezza Europa, il Giro continuerà ancora, per altre ventiquattrore, a parlare il linguaggio della volata perché, al momento di rimettersi in sella dopo il più lungo trasferimento della storia delle grandi corse a tappe, gli organizzatori hanno deciso di non infierire troppo e proporre una tappa facilissima, come non se ne vedevano da anni sulle strade del Giro. Nessuna salita tra Giovinazzo e Bari, basso chilometraggio e circuito finale renderanno questa tappa una fotocopia delle frazioni conclusive dei grandi giri, con la differenza che stavolta non ci sarà la solita atmosfera da ultimo giorno di scuola e la tappa non partirà al rallentatore ma l’intera giornata sarà vissuta al massimo dal gruppo, facendo registrare velocità non proprio da crociera e che, alla fine, porteranno facilmente a percorrere anche quasi 50 Km nella prima ora di gara. La presenza dell’anello conclusivo interverrà a mantenere alta l’andatura – come spesso avviene con questo tipo di finali, nei quali la presenza massiccia del pubblico a bordo strada motiva ancora di più i corridori – e permetterà ai velocisti di prendere le misure del rettilineo d’arrivo, che coincide con il tratto più “difficile” della tappa perché tracciato in lieve ascesa, con la strada ampia che inganna l’occhio facendo sembrare pianeggiante e, quindi, innescando possibili errori di valutazione da parte degli sprinter. E, com’era accaduto nelle frazioni irlandesi, anche in Puglia si troveranno per strade le problematiche connesse al vento, poiché una bella fetta del circuito finale, proprio quella che precederà l’ingresso nell’ultimo rettifilo, si snoderà in riva al mare. L’Adriatico farà compagnia ai corridori anche in partenza, una volta lasciato il raduno di Giovinazzo, centro che si “abbeverato” di Giro anche nel 2013 accogliendo il passaggio della Mola di Bari – Margherita di Savoia, tappa vinta da Cavendish, e, soprattutto, ospitando le operazioni d’apertura del Giro d’Italia femminile, con lo start della prima tappa, pure terminata a Margherita di Savoia e conquistata dall’olandese Wild.
Percorsi i primi 5 Km sulla litoranea, giunti a Molfetta – dove è possibile ammirare, in prossimità del porto, il duomo romanico di San Corrado – i “girini” lasceranno l’ambiente marittimo per virare all’interno, dove sotto le loro ruote farà la comparsa una dolcissima pendenza, che non si potrà definir salita, mentre punteranno velocemente sulla cittadina di Bitonto, nel cui cuore si trova una delle più belle e meglio conservate cattedrali romaniche della regione, dove il gruppo transiterà dalla stessa piazza che quattro anni or sono accolse l’epilogo della 10a tappa del Giro, terminata con il successo dello statunitense Farrar.
Si è partiti da appena una ventina di chilometri scarsi e Bari, il capolinea di questa giornata, bussa già alle porte, giusto il tempo di effettuare un itinerario geograficamente inverso rispetto a quello percorso nel tratto iniziale di tappa. Planando ad alta velocità, il gruppo lambirà prima i confini del piccolo parco regionale di Lama Balice (le “lame” sono poco profondi solchi erosivi che caratterizzano il paesaggio pugliese), nei cui pressi sono state recentemente scoperte quasi diecimila impronte di dinosauri, entrando poi nel capoluogo pugliese attraverso il quartiere di San Paolo, uno dei più recenti della città, fondato nel 1956 per costruire nuovi alloggi destinati alla sempre più crescente popolazione barese e che, inizialmente, si pensò di intitolare a Giuseppe Romita, l’uomo politico italiano che in quel periodo rivestiva il ruolo di Ministro dei Lavori Pubblici e che fu uno dei promotori della nuova edilizia popolare. Circa 3000 metri più avanti ci sarà l’ingresso nel circuito finale, un anello di 9,6 Km che dovrà essere ripetuto 8 volte e che da solo “occuperà” oltre metà dello svolgimento di questa frazione. La prima parte si snoderà sulle filanti strade, perfettamente pianeggianti, del quartiere murattiano che con poche curve porteranno i “girini” fuori dal centro, in direzione del più popoloso dei rioni cittadini, il Marconi-San Girolamo-Fesca, nel quale si trovano le strutture della Fiera del Levante (una delle principali del bacino del Mediterraneo, della quale nel 2014 si terrà la 78° edizione), lo Stadio del Nuoto e l’Arena della Vittoria, il tempio del calcio barese dal 1934 al 1990, quando fu rimpiazzata dal San Nicola. Qui inizierà il tratto più delicato del circuito e al contempo il più spettacolare, perché il gruppo imboccherà il lungomare e ci rimarrà costantemente per i successivi 5,5 Km, correndo avendo il mare a sinistra – con i rischi connessi a tutti i tratti rivieraschi – e il centro cittadino a destra, che alla fine di questa porzione di strada offrirà a chi assisterà alla corsa, dal vivo e da casa, la visuale sulla città vecchia, il reticolo di vicoli che convergono verso il cuore di Bari, la romanica basilica innalzata tra il 1089 e il 1197 per conservarvi le reliquie di San Nicola, giunte a Bari via mare dalla cittadina di Myra (Licia, nell’attuale Turchia), della quale il santo era stato vescovo fino alla morte, avvenuta il 6 dicembre 343. Voltate le spalle al mare, di fronte al plotone si spalancheranno i 400 metri conclusivi, tutti dritti, tutti larghi e tutti in lieve pendenza, l’ultima e unica vera insidia di una giornata altrimenti facilissima.

LAVORI IN CORSO

Leggermente modificato il circuito finale

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

Molfetta, Duomo (www.ilfatto.net)

Molfetta, Duomo (www.ilfatto.net)

Bitonto, cattedrale (www.dabitonto.com)

Bitonto, cattedrale (www.dabitonto.com)

Alcune delle diecimile impronte di dinosauro rinvenute presso il parco della Lama Balice a Bari (www.giornaledipuglia.com)

Alcune delle diecimile impronte di dinosauro rinvenute presso il parco della Lama Balice a Bari (www.giornaledipuglia.com)

Bari, Fiera del Levante (www.scattidigusto.it)

Bari, Fiera del Levante (www.scattidigusto.it)

Bari, Arena della Vittoria (www.orgogliobarese.it)

Bari, Arena della Vittoria (www.orgogliobarese.it)

Bari, basilica di San Nicola (www.mcaevents.org)

Bari, basilica di San Nicola (www.mcaevents.org)

Il lungomare di Bari e, in trasparenza, laltimetria della quarta tappa (panoramio)

Il lungomare di Bari e, in trasparenza, l'altimetria della quarta tappa (panoramio)

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