RISCATTO GREIPEL, BOOM NUOVO LEADER
Dopo le delusioni delle prime tre tappe il tedesco della Lotto-Belisol domina lo sprint di Vlijmen, località di residenza dell’olandese della Belkin che dal canto suo coglie il terzo posto, preceduto al fotofinish da un brillante Giacomo Nizzolo e davanti ad Alessandro Petacchi, e con esso i 4” di abbuono che gli consentono di conquistare la maglia biancorossa a discapito di Arnaud Démare. Sfortunato Filippo Pozzato che rimane attardato da una caduta ai -6 dal traguardo ed esce dai giochi per la generale.
Foto copertina: il dodicesimo successo stagionale di Greipel (foto AFP)
La quarta tappa dell’Eneco Tour, 169,6 km da Essen a Vlijmen, si presentava come la classica frazione priva di difficoltà altimetriche e pertanto adatta alle ruote veloci ma comunque insidiosa per via delle diverse curve disseminate nei 28,4 km del circuito finale, da ripetere per due volte, affrontate comunque fortunatamente per i corridori con un asfalto asciutto dopo che una leggera pioggia era caduta nella parte centrale del percorso. La corsa è vissuta sulla fuga di Ioannis Tamouridis (Euskaltel), Pieter Jacobs (Topsport Vlaanderen), Staf Scheirlinckx (Accent Jobs) e Pim Ligthart (Vacansoleil), partiti subito dopo l’abbassamento della bandierina, che non hanno avuto chances di fronte a un plotone in cui oltre alla Fdj della maglia biancorossa di leader Arnaud Démare si sono avvicendate in testa diverse altre squadre con la Katusha di Alexander Porsev, la Lotto-Belisol di André Greipel e l’Orica-GreenEdge di Daryl Impey particolarmente attive. Le residue speranze dei battistrada sono svanite quando Scheirlinckx non ha retto il ritmo a una trentina di km dal traguardo e Lightart, probabilmente quello che ne aveva di più tra i quattro, è stato tagliato fuori da una foratura, lasciando Jacobs e Tamouridis soli nel disperato tentativo di resistere al ritorno di un plotone che ha completato il ricongiungimento ai -10 dal traguardo, con il greco che è stato l’ultimo ad alzare bandiera bianca. Il finale è stato segnato da una caduta a 6 km dal traguardo, avvenuta intorno alla 30a posizione del gruppo, innescata da Matthew Hayman (Team Sky) e nella quale sono rimasti coinvolti direttamente tra gli altri anche Francisco Ventoso (Movistar) e il milanese Jacopo Guarnieri, mentre diversi altri atleti sono rimasti attardati e non riusciranno più a rientrare, tra cui Filippo Pozzato (Lampre-Merida), che era il migliore dei nostri nella generale insieme ad Alessandro Petacchi (Omega-QuickStep) con un ritardo 10” da Démare, che chiuderà distanziato di 1′46” uscendo dalle zone alte. Un velleitario tentativo di Matti Breschel (Saxo-Tinkoff) non ha avuto esito e sono iniziate le manovre di preparazione per la volata in cui Lotto-Belisol e Belkin si sono dimostrate di gran lunga le compagini più organizzate finchè Lars Boom (Belkik), che ha la residenza proprio a Vlijmen, è partito lunghissimo con a ruota Greipel che ha fatto valere la sua maggiore velocità di punta e si è imposto con largo margine, riscattando le delusioni delle prime tre tappe, in cui un po’ per sfortuna e un po’ per l’infelice scelta di dare via libera a Jürgen Roelandts nella frazione di Brouwersdam non era riuscito a raccogliere risultati di rilievo, e salendo a quota 12 successi in stagione e 5 in carriera all’Eneco Tour. La piazza d’onore è stata conquistata da un Giacomo Nizzolo (RadioShack) in grande spolvero che al fotofinish ha avuto la meglio su un Boom che ha comunque conquistato 4” fondamentali secondi di abbuono oltre ad altri 6″ di distacco nei confronti di quasi tutti i principali rivali – ad eccezione di Démare, di Philippe Gilbert (Bmc) e di Zdenek Stybar (Omega-QuickStep) – per via di un buco creatosi negli ultimi metri. Ai piedi del podio si è piazzato Petacchi davanti a Porsev, a Tyler Farrar (Garmin-Sharp) e a Jens Keukeleire (Orica-GreenEdge) mentre Elia Viviani (Cannondale) ha pagato, come avvenuto più volte in questa stagione, la mancanza di un treno in grado di portarlo davanti nel finale e non è andato oltre il 9° posto. In classifica generale Boom è balzato al comando, meritatamente per quanto fatto in queste prime quattro tappe in cui è rimasto sempre nelle primissime posizioni malgrado percorsi sulla carta non adattissimi alle sue caratteristiche, con 1” su Greipel, 3” su Démare, 6” su Stybar, 7” su Gilbert, 9” su Farrar, 13” su Petacchi, 15” su Nizzolo e 17” su Taylor Phinney (Bmc) e diviene a questo punto il grande favorito per bissare il successo del 2012: fondamentale sarà la cronometro di Sittard-Geelen, 13,2 km impegnativi con gli strappi di Windrack e Beukenberg lungo i quali il solo Phinney sembra in grado di poter recuperare qualche secondo all’ex ciclocrossista olandese mentre per il successo parziale l’uomo da battere potrebbe essere Bradley Wiggins (Team Sky), che ha risparmiato energie in queste giornate proprio per dare il meglio di sè nella prova contro il tempo.
Marco Salonna