A CLUNIA KEUKELEIRE SORPRENDE GLI ITALIANI
Nella seconda tappa della Vuelta Burgos la vittoria va a al venticinquenne belga Jens Keukeleire (Orica-Greenedge) che sullo strappo finale anticipa due italiani, Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) e Dario Cataldo (Team Sky).
Anche in classifica generale si riflette la giornata sfortunata dei corridori azzurri con Simone Ponzi (Astana) che cede il simbolo del primato a favore del francese Anthony Roux (FDJ.fr).
Foto copertina: per Keukeleire un successo da “leccarsi i baffi” (El Pedal de Frodo)
Anche se non è una gara del circuito World Tour, è sempre piacevole seguire un arrivo di tappa della Vuelta Burgos perché questi traguardi su salite brevi ed impegnative rendono le dinamiche dei finali di gara ancora più incerte del solito, alzando di conseguenza il livello della spettacolarità.
L’arrivo di oggi ha riconsegnato alle cronache un ottimo prospetto come Jens Keukeleire, venticinquenne belga che ha la velocità tra i suoi punti di forza e un’ottima difesa sulle salite brevi e che, a digiuno da un paio d’anni. ha dimostrato di essere ancora sulla strada buona.
Questa seconda tappa, che misurava 160 chilometri e che partiva da Roa de Duero per terminare presso gli scavi dell’antica città romana di Clunia, presentava un percorso simile a quello di ieri, con la solita salitella nel finale decisiva ai fini della vittoria.
Dopo la partenza della frazione va via la ormai solita fuga da lontano, composta in questo caso da sette corridori: Ferrari (Caja Rural), Meier (Orica-Greenedge), Jesus Herrada (Movistar), Martinez (Euskaltel-Euskadi), Larrinaga e Iparragirre (Euskadi) e Mas (Burgos-BH). Nel corso della tappa il gruppo riuscirà a tenere a bada questo tentativo, lasciando ai battistrada non più di tre minuti per poi raggiungerli passato lo striscione dei meno 10 chilometri al traguardo.
Raggiunti i battistrada il plotone corre a più non posso verso l’ultimo chilometro, ovvero quando la strada inizia ad impennare fino al traguardo. Il primo a provare la sortita è Nairo Quintana (Movistar) ma la sua azione non è distruttiva come quelle lanciate all’ultimo Tour de France e verrà inghiottito dal gruppo non molti metri dopo. Più serio è il tentativo di un altro colombiano, Chalapud (Colombia), che scatta sfruttando un rallentamento del gruppo; tuttavia anche in questa circostanza il gruppo ritorna sotto al corridore della Colombia e nulla cambia, ma per poco, perché dopo qualche metro, sfruttando l’elemento sorpresa scatta da destra Jens Keukeleire, il quale guadagna immediatamente una manciata sugli altri corridori che, nel frattempo, si sono posti al suo inseguimento. Per questi atleti, tra i quali Cataldo e Nocentini, le speranze di vittorie svaniscono nel momento in cui Keukeleire alza la mano destra in segno di successo.
Dietro al belga dell’Orica Greenedge si classificano proprio Nocentini e Cataldo, seguiti a ruota da Anthony Roux.
Completano la Top Ten, con 2” di distacco dal vincitore, Vaugrenard (FDJ.fr), Ponzi (Astana), Chernetski (Katusha), Finetto (Vini-Fantini), Edet (Cofidis) e Romero (Colombia).
Roux toglie anche la maglia di leader dalle spalle di Simone Ponzi, che oggi ha sofferto i troppi cambi di ritmo nei metri finali.
Domani altra tappa fotocopia, forse più complicata, con arrivo a Ojo Guarena dopo 175 chilometri di corsa.
Paolo Terzi