BRESCHEL COLPISCE ANCORA A VEJLE
Il 28enne della Saxo-Tinkoff, che nella città dello Jutland si era già imposto nel 2008 e nel 2010, conquista il suo secondo successo consecutivo in una tappa resa durissima dal vento oltre che dalle difficoltà altimetriche e balza al comando della Post Danmark Rundt spodestando Magnus Cort Nielsen. Grandi protagonisti anche i due alfieri della Bardiani-Csf Francesco Bongiorno ed Edoardo Zardini che chiudono rispettivamente al 2° e al 5° posto e salgono nella top five della generale.
Foto copertina: Matti Breschel sul podio della terza tappa (foto Bettini)
Come da tradizione la frazione di Vejle, partita in quest’occasione da Sønderborg e lunga 197,8 km, si è rivelata come la tappa regina della Post Danmark Rundt: sulla carta le difficoltà da affrontare non erano insormontabili, con quattro gpm ultimo dei quali a 23 km dal traguardo in località Nørre Vilstrup, ma a rendere più impegnativa la corsa è stato il vento laterale che ha spezzato a più riprese il gruppo, con il Team Belkin di Wilco Kelderman particolarmente attivo nel tentare di fare selezione oltre che nell’andare a riprendere i fuggitivi della prima ora Alex Rasmussen (Garmin-Sharp), Mikhail Ignatyev (Katusha), Mark Sehested Pedersen (Blue Water Cycling), Michael Reihs (Team Cult Energy), Søren Kragh Andersen (Team Tre-For) e Mikkel Mortensen (Concordia Forsikring-Riwal), il cui vantaggio non ha mai superato i 3′, e tra gli altri hanno perso contatto anche il secondo della generale Nikola Aistrup (Concordia Forsikring-Riwal) e il vicentino Emanuele Boaro (Saxo-Tinkoff), che rappresentava sulla carta la migliore speranza azzurra dopo aver chiuso al terzo posto la Post Danmark Rundt del 2012.
Il finale presentava un circuito di 5,5 km da ripetere per tre volte caratterizzato dal breve ma secco strappo di Kiddesvej in cui Kelderman, Lars Ytting Bak (Lotto-Belisol) e Matti Breschel (Saxo-Tinkoff) hanno attaccato a più riprese finchè alla loro ruota non sono rimasti i soli Björn Leukemans (Vacansoleil-DCM), Troels Vinther (Team Cult Energy), Jelle Wallays (Topsport Vlaanderen) e i bravissimi neopro della Bardiani-Csf Francesco Bongiorno ed Edoardo Zardini, mentre non ce l’ha fatta a replicare il leader della generale Magnus Cort Nielsen (Team Cult Energy), rimasto in un drappello comprendente anche Marc Cavendish (Omega-QuickStep), Sacha Modolo ed Enrico Battaglin (Bardiani-Csf) e Thomas Löfkvist (Iam Cycling), che chiuderanno con un ritardo di 48”. Un attacco di Bak sull’ultima ascesa del Kiddesvey ha provocato un’ulteriore selezione facendo sì che davanti rimanessero in cinque e nello sprint ristretto Breschel, che sul traguardo di Vejle si era già imposto nel 2008 e nel 2010, ha fatto valere il suo spunto veloce cogliendo il suo secondo successo di fila dopo quello di Sønderborg nonchè il suo settimo in carriera al Giro di Danimarca, record assoluto nella storia della corsa, davanti a Bongiorno, Kelderman, Bak e Zardini nell’ordine con Wallays 6° a 9”, Leukemans 7° a 13” e Viacheslav Kuznetsov (Katusha) e Juan Antonio Flecha (Vacansoleil) 8° e 9° a 21”.
Breschel è anche il nuovo leader della generale con 6” su Bak, 14” su Bongiorno, 16” su Kelderman e 19” su Zardini e, in vista della cronometro di Holbaek che sembra più favorevole agli inseguitori, potrà tentare di incrementare il proprio margine nella quarta tappa, 105 km da Høng ad Asnæs Indelukke in cui verrà percorso un circuito finale di 13,4 km da ripetere per 4 volte comprendente lo strappo di Høve, la cui ultima vetta è posta ai -3 dal traguardo.
Marco Salonna