AUSTRALIANI PADRONI IN CASA PROPRIA
novembre 24, 2009
Categoria: Giro di pista, News
Come successo a Manchester, sono i padroni di casa a fare il bello e il cattivo tempo. L’Australia vince 8 dei 17 ori in palio. Buone notizie in casa azzurra arrivano da Giorgia Bronzini che vince la corsa a punti e arriva seconda nello scratch.
La seconda prova di coppa del mondo si è disputata a Melbourne, in Australia, da Giovedì 19 a Sabato 21 novembre. Molti dei protagonisti di Manchester erano assenti, primo fra tutti il velocista Chris Hoy, dominatore delle prove per gli sprinter. Questa defezione ha fatto sì che le competizioni siano risultate molto più combattute e imprevedibili. L’Italia ha raccolto poco, ma quel poco è di qualità : la vittoria nella corsa a punti lancia Giorgia Bronzini verso un molto probabile successo nella classifica generale della Coppa del Mondo.
La velocità individuale, priva appunto di Hoy e del campione del mondo in carica Bauge, è stata vinta dal ventitreenne australiano Shane Perkins, che ha battuto in due manches il detentore del primato del mondo sui 200 metri, il francese Kevin Sireau. Piazza d’onore per il britannico Crampton, davanti all’inglese Ross. Unico italiano in corsa, Francesco Ceci chiude 32° in terzultima posizione.
Vittoria australiana anche nel chilometro da fermo, dove Scott Sunderland ha fatto fermare il cronometro su 1’02’’171, alla media di 57 km/h, e ha superato il cinese Wang e l’olandese Mulder, campione del mondo di specialità . Decimo posto per Ceci, col tempo di 1’04’’679: una prestazione deludente rispetto a quella di Manchester (comunque non eccelsa) ma giustificabile dal fatto che la pista di Melbourne si è rivelata poco scorrevole.
La finale del keirin ha riservato molte sorprese poiché molti dei favoriti della vigilia ne sono stati esclusi e il grande favorito Perkins è incorso in una squalifica, dopo aver danneggiato volontariamente un avversario in rimonta. La prova ha così sorriso al tedesco Bergemann che ha regolato due malesi, Awang e Ng: due piazzamenti che testimoniano che lo stato asiatico stia lavorando molto bene nel settore maschile della velocità .
La velocità a squadre è stata vinta dal Team Jayco, compagine di casa composta di Ellis, Perkins e Sunderland. Per un decimo di secondo ha battuto la nazionale tedesca, mentre al terzo posto si piazza la Russia sull’Australia, con tempi significativamente più alti rispetto a quelli della finale per l’oro.
L’inseguimento individuale ha visto ai nastri di partenza solamente 14 atleti. Anche in questa gara è stato significativo il forfait di molti forti atleti europei e in particolare dei nazionali britannici. La vittoria è andata al forte neozelandese Jesse Sergent che ha percorso i 4000 metru in 4’23’’192, superando in finale l’australiano Dennis; al terzo posto l’ucraino Shchedov. È stata un’altra prova contraddistinta da tempi molto alti e ciò è riconducibile sia al campo partenti non di prim’ordine, sia alla pista estremamente lenta.
L’Australia è riuscita a vincere anche l’inseguimento a squadre e, trascinata dalla medaglia d’argento della prova individuale (Dennis), ha fatto segnare un ottimo 3’59’’599 superando la forte Gran Bretagna, formazione che sembrava non avere rivali in questa specialità . Evidentemente l’aver corso in casa ha dato agli australiani la spinta in più che ha permesso loro di ottenere questa vittoria con un tempo davvero eccellente. Medaglia di bronzo per la Nuova Zelanda che supera la Danimarca.
Lo scratch è stato caratterizzato dall’azione di 7 uomini che hanno guadagnato un giro sul resto del plotone. Fra questi si è segnalato il giovane azzurro Alex Buttazzoni che alla fine è riuscito a cogliere la quinta posizione finale, davanti al velocissimo britannico Newton. Un po’ a sorpresa, la vittoria è andata al neozelandese Scully, sul polacco Bujko e sul russo Shmalko. Quarto posto per il veloce greco Tamouridis.
La corsa a punti è stata vinta dal pupillo di casa, nonché campione del mondo di specialità , Cameron Meyer, atleta appena ventunenne. Anche in questa prova 6 atleti riescono a guadagnare un giro (nella corsa a punti questo equivale a un bonus di 20 punti) e Meyer batte Tamouridis, pur avendo lo stesso quantitativo di punti, per il miglior piazzamento nell’ultimo sprint. Al terzo posto si piazza il polacco Bujko. Notevole, ancora una volta, la prova dello specialista britannico Chris Newton: nonostante non abbia guadagnato il giro, è riuscito a sopravanzare molti atleti che vi erano riusciti, totalizzando alla fine 24 punti, frutto della vittoria in due sprint, di quattro secondi posti e di un terzo, segno evidente della sua superiorità ed esperienza in questa prova.
Di basso profilo il campo partenti della prova Madison: ad avere la meglio è stata la squadra neozelandese (Scully-Ryan) che ha superato Germania e Ucraina. Discreto il sesto posto della coppia italiana Ciccone – Braggion, giunti terzi fra le squadre che hanno concluso la gara con un giro di ritardo. Prestazioni deludenti per molte delle nazionali più quotate come la Svizzera (solo ottava) e l’Argentina, detentrice del titolo olimpico, giunta ultima. Anche in questa prova assente la Gran Bretagna.
In campo femminile si è dimostrato netto il dominio dell’australiana Anna Meares che è riuscita a vincere tutte le prove veloci. Nella finale della velocità individuale ha superato la sempre piazzata cinese Guo e l’olandese Kanis. Nei 500 metri da fermo ha avuto la meglio sulla connazionale McCulloch e sulla francese Claire. Nel keirin, infine, ha battuto ancora la Guo e la tedesca Muche. Nessuna atleta azzurra ha partecipato a queste prove.
La velocità a squadre è stata vinta dalla Cina (Guo, Junhong) sull’Olanda (Hjigenaar, Kanis) e sull’Australia (Meares, Rosemond).
La Gran Bretagna vince la prova dell’inseguimento individuale grazie a Wendi Houvenaghel che supera nell’ultimo chilometro la neozelandese Shanks; terzo posto per l’ucraina Kalitovska.
Oro nell’inseguimento a squadre per la nazionale neozelandese (Boyd, Ellis, Shanks) che supera la Gran Bretagna. Terzo posto per l’Australia sull’Ucraina.
La prova scratch regala la prima sorpresa all’Italia, grazie all’azzurra Giorgia Bronzini che, al rientro alle corse dopo un periodo di allenamento, coglie la seconda piazza alle spalle dalla russa Romanyuta e davanti alla statunitense Cliff-Ryan.
Il capolavoro della Bronzini avviene, però, nella corsa a punti, prova della quale è la campionessa del mondo in carica. Con una corsa superlativa Giorgia vince, anzi, domina la corsa e conquista la prima vittoria in coppa del mondo per l’Italia in questa stagione. Alle sue spalle, ma staccata di 5 punti (non pochi), si piazza la statunitense Olds; terza la tedesca Sandig. Il risultato è una mezza sorpresa perché, pur conoscendo la classe della Bronzini, la condizione di Giorgia non sembrava essere quella dei giorni migliori. Sicuramente potrà dire la sua nella classifica generale di coppa del mondo, che si concluderà a fine gennaio: attualmente occupa la seconda posizione, ma siamo certi che le sue possibilità di vittoria sono molto elevate.
Matteo Colosio