LARGO AI GIOVANI IN DANIMARCA
Epilogo a sorpresa nella frazione inaugurale del Post Danmark Rundt con il 20enne danese Magnus Cort Nielsen, in fuga fin dalle prime fasi con altri 5 atleti, che resiste al ritorno del gruppo e batte allo sprint il compagno d’avventura Nikola Aistrup e il veterano Lars Ytting Bak rinvenuto nel finale, mentre il plotone giunge con un ritardo di 10” regolato dal 21enne francese Bryan Coquard con i trevigiani Sacha Modolo e Andrea Peron che chiudono rispettivamente al 5° e al 9° posto.
Foto copertina: Lo sprint finale della prima tappa (foto Roberto Bettini)
Si è aperta con una frazione quasi interamente pianeggiante di 180 km da Silkeborg a Varde la 24a edizione di una Post Danmark Rundt che presenta una start list di livello più che discreto, con ben 7 formazioni del World Tour tra le 17 al via. La squadra faro sarà naturalmente la Saxo-Tinkoff che, tra il 2004 e il 2010, ha conquistato la classifica generale con un suo corridore per 6 volte e che punta su Matti Breschel, Michael Mørkøv e sul nostro Manuele Boaro, 3° un anno fa alle spalle di Lieuwe Westra e Ramunas Navardauskas, ma sono presenti anche la Vacansoleil di Juan Antonio Flecha e Kenny Robert Van Hummel, la Belkin di Theo Bos, Graeme Brown e Wilco Kelderman, la Garmin-Sharp di Tyler Farrar e Alex Rasmussen, la Lotto-Belisol di Lars Ytting Bak, la Katusha di Vladimir Isaichev e l’Omega-QuickStep della stella della manifestazione Mark Cavendish, mentre in casa Italia oltre al già citato Boaro puntano a fare bene Matteo Pelucchi (Iam Cycling) e l’intera Bardiani-Csf che ha in Enrico Battaglin, reduce da un buon 3° posto al Trofeo Matteotti, e in Sacha Modolo, dominatore delle volate al Qinghai Lake Tour in cui ha conquistato 6 successi tappa.
Sulla carta l’epilogo allo sprint della frazione di Varde appariva scontato ma Magnus Cort Nielsen (Team Cult Energy) e Nikola Aistrup (Nikola Concordia Forsikring), in fuga fin dalle prime fasi insieme a Pim Ligthart (Vacansoleil), Magnus Kilsgaard e Jimmi Sørensen (Selezione danese) e Frederik Plesner (Team Tre-For) con un vantaggio massimo di 4′, sono riusciti nel finale a distanziare i compagni d’avventura e a resistere al ritorno del gruppo con il solo Bak, specialista di queste azioni da finisseur, che è riuscito all’ultimo chilometro ad accodarsi ma nello sprint a tre il 20enne Cort Nielsen, al secondo successo da professionista dopo una tappa del Giro di Turingia, ha avuto la meglio su Aistrup e sul veterano della Lotto-Belisol. Il plotone giunto con 10” di ritardo è stato regolato da un altro giovanissimo, ovvero il francese classe ‘92 Bryan Coquard (Europcar), davanti a Modolo, Kenny Dehaes (Lotto-Belisol), Farrar, Barry Markus (Vacansoleil) e al 24enne trevigiano Andrea Peron (Novo Nordisk), solo omonimo del passista scalatore varesino che fu professionista negli anni a cavallo del nuovo millennio. Cavendish, Bos e Brown sono stati, invece, tagliati fuori da una caduta nel finale e non hanno potuto disputare lo sprint. In classifica generale Cort Nielsen è naturalmente al comando con 1” su Aistrup, 7” su Bak che ha comunque messo importante fieno in cascina in vista di un possibile successo finale, 15” su Lightart, 20” su Coquart e 21” su Modolo e il resto del gruppo. La seconda tappa, 180 km da Ribe a Sønderborg, presenta un solo GPM a 50 km dal traguardo e costituirà dunque un’occasione di riscatto per i velocisti e le rispettive formazioni.
Marco Salonna