L’ULTIMA PAROLA A GREG. VAN AVERMAET BRINDA AL VALLONIA
Il belga Greg Van Avermaet (BMC) si aggiudica l’ultima tappa, e con essa la classifica generale del Giro di Vallonia. Il portacolori della BMC spodesta con un attacco sull’ultima cote il russo Alexander Kolobnev (Katusha), che guidava la classifica generale dalla prima tappa.
Foto copertina: Van Avermaet a segno nell’ultima e decisiva tappa (www.telegraaf.nl)
Si può benissimo dire “missione compiuta” agli organizzatori del Giro di Vallonia perché uno degli aspetti positivi della corsa disputata in Belgio è stata l’indecisione riguardante il vincitore della gara, quest’anno rivelatosi solamente nell’ultima tappa.
Già nella prima frazione, vinta da Alexander Kolobnev, con il percorso che prevedeva alcuni tratti salienti della Liegi-Bastogne-Liegi come Stockeu e Haute Levée, il vincitore sembrava già destinato a conservare la maglia gialla fino all’ultima tappa. Nelle tre tappe successive il finale è stato sempre contraddistinto dalla stessa conclusione, lo sprint. Nel primo è riuscito a spuntarla Tom Boonen (Omega-Quick Step), tornato alla vittoria dopo un digiuno che durava da un anno, il quale è riuscito a precedere Tyler Farrar (Garmin-Sharp) e Van Staeyen (Topsport-Vlaanderen). Nel secondo la vittoria è andata incontro ad un altro belga, Greg Van Avermaet (BMC), che ha preceduto un altro connazionale, Van Asbroeck (Topsport Vlaanderen), e il lussemburghese Drucker (Accent-Jobs). Nella quarta frazione, ultima a finire allo sprint, il vincitore è stato di nuovo un altro belga, Kenny De Haes (Lotto-Belisol), che è riuscito a battere due italiani, Giacomo Nizzolo (Radioshack-Trek) e Danilo Napolitano (Accent Jobs). Nella quinta e ultima tappa il percorso si presentava più vallonato, con il culmine nei due passaggi sul Mur di Thuin, strappo di 500 metri al 15% di pendenza media in cima al quale era posto l’arrivo della tappa. Dopo una prima parte di gara segnata dalla classica fuga da lontano, successivamente rintuzzata, il gruppo già si dimezzava sul primo passaggio del Mur de Thuin, mentre sul secondo si decideva la corsa: Greg Van Avermaet, lanciato dal compagno di squadra Daniel Oss, che giungerà poi secondo, riusciva a staccare tutti gli altri, Kolobnev compreso, grazie anche ad un problema meccanico occorso al russo che non è così riuscito a difendere la sua maglia gialla, che passa nelle mani dello stesso Van Avermaet. Dietro al belga si classifica il francese Geslin (FDJ), distanziato di 10”, e Kolobnev, distanziato invece di 12”. Primo degli italiani è Daniel Oss, che chiude quarto a 20”; con lo stesso distacco si classifica Marco Marcato, che si deve accontentare della quinta posizione.
Paolo Terzi