KITTEL PRIMEGGIA IN UNA VOLATA CAOTICA
Il tedesco arriva a due successi in questo Tour, battendo il connazionale Greipel. La volata, ad altissima velocità e caotica, è stata contraddistinta dalla caduta di Veelers, urtato da Cavendish. Froome conserva tranquillamente la maglia gialla, in attesa della decisiva prova contro il tempo di domani, con la quale potrebbe rafforzare la propria leadership.
Foto copertina: volata tutta tedesca sullo storico traguardo di Saint-Malo (foto AFP)
È la settima volta che il Tour de France arriva a Saint-Malo, a distanza tuttavia di 33 anni dall’ultima occasione. La decima tappa, partita da Saint-Gildas-des-Bois e lunga 197 Km, non prevedeva particolari difficoltà altimetriche, con un unico colle di quarta categoria (lontanissimo dal traguardo) e solamente l’insidia del vento una volta arrivati sulla costa bretone a impensierire il gruppo. L’arrivo allo sprint di gruppo, in ogni caso, era altamente prevedibile e così è stato.
La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga di cinque uomini, scattati dopo circa 1500m: i francesi Jerome Cousin (Europcar) e Julien Simon (Sojasun), gli spagnoli Luis Angel Mate (Cofidis) e Juan José Oroz (Euskaltel-Euskadi) e l’olandese Lieuwe Westra (Vacansoleil-DCM). Questi corridori non costituivano una minaccia seria per il gruppo e così hanno conquistato presto vantaggio, arrivando fino a 5’05” al Km 32, finché le squadre dei favoriti di giornata, ossia l’OmegaPharma-QuickStep, la Lotto Belisol e l’Argos-Shimano, si sono poste in testa al gruppo per tenere sotto controllo la fuga.
La corsa s’è trascinata piuttosto stancamente fino allo sprint intermedio di Le Hinglé (Km 128), dove tra i battistrada Mate si è aggiudicato la volata su Westra e nel gruppo, transitato con 2’25” di ritardo, Greipel ha preceduto Sagan e Cavendish, recuperando un solo punto nella classifica della maglia verde. Un ulteriore palpito l’ha data la Côte de Dinan (1 Km al 4,2% di pendenza media), che ha visto Westra protagonista di un allungo in solitaria, prima di rialzarsi per aspettare i compagni d’avventura una volta conquistato il GPM.
I cinque fuggitivi hanno resistito a lungo con determinazione dal rientro del gruppo, che, avvicinandosi al punto critico per il vento a circa 24 Km dall’arrivo, ha aumentato con decisione l’andatura, con molto attive la Saxo-Tinfoff, l’OmegaPharma e la Garmin Sharp: a differenza delle attese, il vento non ha costituito in realtà un elemento decisivo e non c’è stata l’occasione per vedere aprirsi i ventagli. Il primo davanti a essersi rialzato è l’olandese Westra, mentre i restanti quattro protagonisti di giornata sono stati ripresi a poco più di cinque chilometri dal traguardo. La volata, in leggerissima discesa e con vento a favore, s’è rivelata quanto mai caotica, con diversi treni a contendersi la testa del gruppo ma senza riuscire a imporre il proprio lavoro in modo lineare, così che la situazione è stata in bilico fino agli ultimi 300m. Nella confusione, Mark Cavendish (OmegaPharma) urta con una spallata e abbatte Tom Veelers (Argos-Shimano), con i restanti corridori che riescono miracolosamente a evitare il corridore a terra, mentre davanti Marcel Kittel (Argos-Shimano) batte nettamente in rimonta André Greipel (Lotto Belisol), con a seguire Cavendish, Sagan, William Bonnet (FDJ) e Alexander Kristoff (Katusha).
Il giovane tedesco è così il primo ad arrivare a quota due successi in questo Tour de France, confermandosi veramente nell’eccellenza della velocità mondiale. Tutto invariato, invece, nella classifica generale, così come nella lotta per la maglia verde (saldamente sulle spalle di Peter Sagan) e per la maglia a pois (indossata da Pierre Rolland).
Domani l’undicesima tappa ci regalerà la prima cronometro individuale di questo Tour: 33 Km da Avranches a Mont-Saint-Michel, piuttosto vallonati nella prima metà e molto più scorrevoli nella seconda. Il grande favorito per la vittoria dovrebbe essere Tony Martin, ma il principale motivo d’interesse riguarderà il divario che Chris Froome dovrebbe infliggere a tutti i rivali nella corsa per la maglia gialla. Inoltre sarà interessante capire se Alberto Contador mostrerà significativi miglioramenti rispetto alla pessima cronometro del Giro del Delfinato.
Giorgio Vedovati