CROLLO VOS, LA ABBOTT NE APPROFITTA SUL BEIGUA
Incredibile stravolgimento di classifica nella spettacolare tappa del Monte Beigua, con Mara Abbott che ha conquistato la Maglia Rosa con una grandissima azione in salita, strappandola ad una Vos incappata in una giornata di crisi nera. Grandissima Cauz, seconda; eterna Luperini terza al traguardo
Foto copertina: il colpaccio della Abbot sulla cima del Beigua (www.girorosa.it)
Lo sport, come la vita, è strano: meno di 24 ore fa eravamo qua ad osannare la potenza e la manifesta superiorità di Marianne Vos in questo Giro Rosa. Oggi però, nell’attesissima frazione del Monte Beigua, è successo di tutto e di più. La sorpresa più grande è la crisi nera che ha colpito l’ormai ex maglia rosa lungo l’ascesa del picco ligure. Una crisi forte, senza rimedio, che l’ha costretta a una resa inaspettata vista la condizione di forma mostrata nelle prime 4 frazioni, in cui l’iridata aveva conquistato 2 vittorie e due secondi posti. Ad approfittarne la ventisettenne statunitense Mara Abbott, che con una grandissima dimostrazione di forza ha staccato tutti chilometro dopo chilometro nella dura ascesa ligure. La scalatrice di Boulder (Colorado) è scattata ai piedi della salita, lasciandosi subito alle spalle tutte le dirette avversarie: la prima a farne le spese, come detto, è stata clamorosamente la ex Maglia Rosa Marianne Vos, mentre un terzetto tutto italiano formato da Luperini, Guderzo e Cauz navigava attorno ai 50” di ritardo a metà ascesa. Ma oggi la statunitense era inarrestabile, e metro dopo metro, il suo vantaggio incrementava inesorabilmente, così che sul traguardo il distacco della prima inseguitrice alle sue spalle, una spledida Francesca Cauz (classe 92), è stato di 1’44”. Terza e quarta rispettivamente le altre azzurre Luperini – eterna protagonista nonostante le 39 primavere sulle spalle – e Guderzo, giunte a 1’50” dalla Abbott. Saltata anche l’altra favorita alla vittoria finale, Evelyn Stevens, che ha pagato il tentativo iniziale per mandare fuorigioco l’iridata olandese con 3’51”. Una stremata Marianne Vos è giunta a ben 5’15”, salutando così i colori del primato, indossati dalla statunitense già vincitrice del Giro 2010.
Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7