L’ORICA-GREENEDGE VINCE LA CRONOSQUADRE DEI RECORD
La squadra australiana, dopo la vittoria di ieri, conquista la cronometro a squadre di Nizza fissando la velocità record della specialità nel Tour de France: 57,8 Km/h. La maglia gialla passa così a Simon Gerrans, mentre le differenze tra i big della classifica sono minime.
Foto copertina: gli Orica grintosi sulle strade della cronosquadre di Nizza (AFP)
La quarta tappa del Tour numero 100 ha visto diverse squadre contendersi fino all’ultimo la vittoria nella cronometro a squadre più veloce della storia. Sul prestigioso traguardo di Nizza l’Orica-GreenEdge s’è infatti imposta di un soffio davanti all’Omega Pharma – Quick Step, chiudendo i 25 Km del percorso alla stratosferica media di 57,8 Km/h. Il record è stato senz’altro favorito da un percorso piuttosto breve e molto filante, con lunghissimi rettilinei e poche curve e solo alcune rotonde a creare tensione nei vari treni delle squadre, anche se i corridori hanno dovuto fronteggiare un vento dal mare piuttosto intenso, tendenzialmente favorevole nella parte iniziale e contrario nel finale.
Il successo sembrava essere saldamente nelle mani della squadra belga di Tony Martin, partita per seconda dal cancelletto: i già campioni del mondo hanno dominato il primo intermedio (58,8 Km/h la media dopo 13 Km) e fissato il riferimento della prova con il tempo di 25’56,76”, grazie anche al contributo importante di Mark Cavendish, sempre a suo agio in questo tipo di prove. Il Team Sky, forte del contributo di un Geraint Thomas in recupero dalla caduta e nonostante un leggero ritardo all’intermedio (5”), ha disputato una seconda parte di tappa velocissima (addirittura l’ultimo Km è stato misurato in una velocità di 70 Km/h) e s’è momentaneamente collocata a soli 2” dall’Omega Pharma. Con un rendimento della Garmin-Sharp e della BMC sotto le aspettative (rispettivamente sesta a 17” e nona a 26”), solamente l’Orica-GreenEdge poteva impensierire veramente la leadership e, dopo un intermedio già molto performante (+3”), hanno saputo migliorare per soli 75 centesimi il tempo all’arrivo, abbassandolo a 25’56,01”. Arriva così la seconda vittoria consecutiva per la squadra australiana, che conquista la maglia gialla con Simon Gerrans, sesto australiano a indossarla nella storia della Grande Boucle. Onore quindi, oltre al nuovo leader della generale, anche a Michael Albasini, Simon Clarke, Matthew Goss, Daryl Impey, Brett Lancaster, Cameron Mayer, Stuart O’grady e Svein Tuft.
Possono sorridere anche Alberto Contador, perché la Saxo Tinkoff s’è difesa ottimamente, contenendo il distacco a soli 9” (dopo un primo intermedio addirittura vicinissimo alla testa) e posizionandosi al quarto posto alle spalle di Orica, Omega e Sky, e il Team Movistar, settimo a 19”. Ottime anche le prove della Lotto Belisol, quinta a 16”, e della Lampre Merida, ottava a 24”, mentre non entusiasmanti i rendimenti di Radioshack (+28”), Belkin (+36”) e Astana (+55”). Complessivamente, tuttavia, la tappa si è rivelata ancora meno determinante del previsto, in quanto le differenze tra le principali formazioni sono veramente minime e in proiezione della lotta per la maglia gialla finale gli unici a essere già piuttosto attardati sono i francesi Thibaut Pinot (FDJ, +42”) e Pierre Rolland (Europcar, +1’13”), in realtà chiamati a contendersi un posto tra i primi dieci più che il podio. Rispetto al grande favorito Chris Froome (Sky) Contador paga infatti soli 6”, Van den Broeck (Lotto Belisol), Hesjedal e Talansky (Garmin Sharp) 14”, Valverde (Movistar) 17”, Rodriguez (Katusha) 25” e Schleck 26”, con anche il nostro Damiano Cunego (Lampre Merida) ben piazzato a soli 22” di ritardo.
Domani è prevista una lunga tappa sulla carta per velocisti, da Cagnes-sur-Mer a Marsiglia per ben 228,5 Km, ma la presenza di quattro GPM (per quanto non impegnativi) e di un’ulteriore strappo a soli 12,5 Km dal traguardo potrebbero creare un po’ di selezione. La chiave di volta starà probabilmente nella voglia degli scattisti di attaccare per evitare la volata: se il ritmo del gruppo sarà molto sostenuto nelle ultime asperità molte delle ruote veloci potrebbero staccarsi e non riuscire a rientrare, così che i grandi favoriti potrebbero essere gli stessi protagonisti della terza tappa: Peter Sagan e Simon Gerrans. I capitani in lizza per la maglia gialla potranno invece iniziare a concentrarsi sull’ importante tappa di sabato, quando il primo arrivo in salita ad Ax 3 Domaines delineerà la classifica in modo più netto.
Giorgio Vedovati