BMC PIGLIATUTTO, CRONO A PINOTTI
Sesto titolo italiano nelle prove contro il tempo per il bergamasco che domina la prova di Mezzana-Marilleva davanti al sorprendente Stefano Pirazzi e regala alla compagine di Max Sciandri la seconda maglia tricolore in due giorni dopo quella di Ivan Santaromita nella prova in linea. Non vanno oltre il 3° e 4° posto l’altro grande favorito Adriano Malori e il campione uscente Dario Cataldo, ancora lontano dai migliori Moreno Moser.
Foto copertina: il podio del campionato italiano a cronometro (foto Bettini)
Come da recente tradizione, e in controtendenza con quanto avviene nella stragrande maggioranza degli altri Paesi europei, la rassegna dei campionati italiani professionisti che per il secondo anno consecutivo è stata ospitata dalla provincia di Trento si è conclusa con la prova a cronometro, disputata lungo un percorso di 38,8 km da Mollaro a Mezzana-Marilleva caratterizzato da una lieve ma costante ascesa, appena più accentuata negli ultimi km in cui si raggiungeva una pendenza massima del 5,6%, per un totale di 420 metri di dislivello tra la partenza e l’arrivo. Sulla carta gli uomini da battere erano il già cinque volte tricolore di specialità Marco Pinotti (Bmc) e Adriano Malori (Lampre-Merida) con il campione uscente Dario Cataldo (Team Sky) e Manuele Boaro (Saxo-Tinkoff) pronti ad inserirsi ma il 37enne di Osio Sotto, che ha saltato la prova in linea proprio per preparare al meglio questa cronometro, ha dominato in lungo e in largo infliggendo pesanti distacchi agli avversari già all’intertempo di metà percorso e continuando a incrementare il vantaggio fino al traguardo, tornando così sul gradino più alto del podio dopo due stagioni difficili, in seguito a una brutta caduta nella tappa di Macugnaga del Giro 2011 che lo ha tenuto fermo per diversi mesi e a un’altra nella crono iridata di Valkenburg della passata stagione mentre era in lotta per il podio: dopo il successo di Ivan Santaromita nella prova in linea la Bmc ha dunque fatto doppietta in una sorta di rivincita personale per il ds Max Sciandri, che era stato contattato negli scorsi mesi dalla FCI per guidare la nazionale azzurra ai prossimi Mondiali di Firenze ma che aveva rifiutato a seguito di incomprensioni con la federazione stessa, anche se nè Santaromita nè Pinotti potrano sfoggiare la maglia tricolore al prossimo Tour de France, in cui la formazione statunitense ha scelto altri uomini per supportare al meglio i capitani Tejay Van Garderen e Cadel Evans.
Al secondo posto con un distacco di 1′11” da Pinotti ha chiuso un sorprendentissimo Stefano Pirazzi (Bardiani-Csf), che al di là del percorso decisamente adatto alle sue caratteristiche ha dimostrato una volta di più di possedere un motore di prim’ordine che, se accompagnato da un’intelligenza tattica che spesso gli fa difetto, potrebbe portarlo in futuro a ottenere importanti risultati sia nelle gare di un giorno più impegnative che anche nella classifica generale delle grandi corse a tappe; solo 3° e 4° con distacchi rispettivamente di 1′28” e 1′42” si sono piazzati Malori, che predilige tracciati più pianeggianti e che, dopo una grande prima parte di stagione culminata con il successo nella classifica generale della Bayern Rundfahrt, aveva già palesato un calo di condizione nel recente Giro di Slovenia, e un Cataldo che è stato il più veloce dopo Pinotti nel tratto iniziale ma ha perso terreno nella seconda metà del percorso, dimostrando di non aver recuperato al meglio dai problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento al Giro d’Italia. 5° a 1′50” ha chiuso un Boaro a sua volta un po’ al di sotto delle aspettative, 6° a 1′52” il giovane Marco Coledan, altro alfiere di una Bardiani-Csf che ha onorato al meglio la competizione schierando al via ben 8 atleti su un totale di 22 partenti, 7° a 2′08” Alan Marangoni (Cannondale), che sarà tra i pochi italiani a disputare sia il Giro che il Tour de France in questa stagione e 8° a 2′36” il primo dei dilettanti Gianluca Leonardi (Zalf Euromobil Fior), mentre il 42enne Davide Rebellin (CCC Polsat), dopo aver sfiorato il successo nella prova in linea, ha chiuso con un dignitoso 11° posto a 3′04” e Moreno Moser (Cannondale) ha nuovamente deluso chiudendo 14° a 4′24” malgrado in passato abbia dimostrato una certa attitudine in questo tipo di prove. L’attenzione si sposta ora tutta sul Tour de France che scatterà il prossimo sabato 29 giugno da Portovecchio in Corsica con Chris Froome e Alberto Contador principali pretendenti alla maglia gialla di Parigi e una pattuglia italiana purtroppo ridotta ai minimi termini.
Marco Salonna