LA LEGGE DI KRISTOFF PUNISCE SAGAN
Il fenomeno della Cannondale sembrava avviato a conquistare il suo ennesimo successo in quel di Leuggern ma nulla ha potuto di fronte alla rimonta finale del norvegese che ha regolato lo slovacco e Arnaud Démare con i nostri Davide Cimolai e Jacopo Guarnieri 7° e 8°. Brutta caduta per Giovanni Visconti che abbandona il Tour de Suisse e rischia di non prendere parte al campionato italiano.
Foto copertina: stavolta è Kristoff a levare le braccia al cielo (foto Bettini)
Dopo il successo di Arnaud Démare nella frazione di Buochs i velocisti si presentavano nuovamente come gli uomini da battere nella quinta tappa del Giro di Svizzera, 176,4 km dalla stessa Buochs a Leuggern con un circuito finale da ripetere per tre volte contrassegnato dai due brevi strappi in rapida successione, ma comunque non particolarmente arcigni, di Zurzacherberg e Leuggern prima dei 23 km conclusivi interamente pianeggianti. Ad andare in avanscoperta nelle prime fasi di corsa sono stati due francesi, Cyril Lemoine (Sojasun) e Sébastien Minard (Ag2r), e due belgi, l’ex ciclocrossista Serge Pauwels (Omega-QuickStep), che in assenza di Marc Cavendish e con un Tom Boonen che non da le stesse garanzie del britannico negli arrivi allo sprint ha potuto fare la sua corsa, e Stijn Devolder (RadioShack), che qualche anno fa proprio al Tour de Suisse aveva dato la sensazione di poter essere un protagonista nei grandi Giri, prima di ridimensionare le sue ambizioni in tal senso e dedicarsi con successo alle classiche con la conquista di due Giri delle Fiandre: in ogni caso le squadre dei velocisti, a partire alla Cannondale di un Peter Sagan a caccia di riscatto dopo non essere andato il 7° posto a Goss, non hanno lasciato più di 3 minuti ai battistrada prima di riprenderli in occasione dell’ultima salita. Il ritmo sostenuto imposto successivamente anche dalla Saxo-Tinkoff di Daniele Bennati e Matti Breschel ma anche di Roman Kreuziger, secondo nella generale a 23” dal leader Matthias Frank (Bmc), ha provocato una certa selezione con Mark Renshaw (Blanco), Ben Swift (Team Sky), Romain Feillu (Vacansoleil) e Tyler Farrar (Garmin-Sharp) che insieme a diversi altri corridori hanno perso contatto e sono rimasti tagliati fuori dalla lotta per il successo; il solo a tentare di evadere dal gruppo in questa fase è stato ai -14 Jorge Azanza (Euskaltel), ma la sua sortita è durata non più di un paio di km.
Nel finale si sono rimescolate più volte le carte in testa al plotone finchè a prendere il comando non sono state la Cannondale con Stefano Agostini abile a pilotare Sagan nelle posizioni di testa e l’Argos-Shimano con Tom Dumoulin che ha tentato di portare avanti John Degenkolb, che però è rimasto chiuso perdendo la scia del compagno di squadra. Ne è scaturito qualche attimo di scompiglio dopo di che Breschel è partito molto lungo con a ruota Sagan, che su un rettilineo finale in leggera ascesa ha iniziato una progressione che sembrava implacabile ma ai -150 dal traguardo è stato saltato dal 25enne norvegese Alexander Kristoff, che si è imposto nettamente davanti allo slovacco, a Démare, a un comunque finalmente competitivo Breschel che nelle ultime tre stagioni si era visto di rado nelle posizioni di testa, a Heinrich Haussler (Iam Cycling), a Matthew Goss (Orica-GreenEdge) e ai nostri Davide Cimolai (Lampre-Merida) e Jacopo Guarnieri (Astana), che hanno chiuso 7° e 8° migliorando entrambi di due posizioni rispetto a quanto fatto a Buochs: per Kristoff si tratta del quinto successo stagionale dopo una tappa alla Tre Giorni di La Panne e tre al Giro di Norvegia senza dimenticare che ha chiuso nella top ten Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, dimostrando di essere molto cresciuto rispetto agli anni precedenti in cui non sembrava avere altre caratteristiche che quella di sprinter puro. La brutta notizia del giorno è la caduta nella prima parte della tappa di Giovanni Visconti (Movistar) che, dopo aver entusiasmato al Giro d’Italia con i successi sul Galibier e a Vicenza, si stava ripetendo in questo Tour de Suisse in cui era 4° nella generale alle spalle di Frank, Kreuziger e del compagno Rui Alberto Faria da Costa: fortunatamente il siciliano non ha riportato gravi conseguenze ma è stato costretto al ritiro ed è a rischio la sua partecipazione al prossimo campionato italiano.
Marco Salonna