DELFINATO, A VEILLEUX IL PRIMO ATTO

giugno 2, 2013
Categoria: News

Il canadese si impone nella prima tappa del Criterium du Dauphiné al termine di una lunga fuga, staccando i tre compagni d’avventura sul Col du Corbier e resistendo nel finale al ritorno del gruppo. Nulla di fatto tra i favoriti, che restano compatti e vengono regolati nella volata dei battuti da Gianni Meersman, davanti a Slagter, Porte e Froome. Domani altra tappa intermedia, con traguardo ad Oyonnax.

Foto copertina: l’urlo di David Veilleux sul traguardo di Champéry (foto Bettini)

Percorso misto e arrivo in salita, uniti ad un chilometraggio leggerissimo, non sono bastati ad animare la prima tappa del Delfinato 2013, sulla carta appetibile per favoriti del calibro di Valverde e Rodriguez, se non per il duo Froome – Contador. La frazione di Champéry, sviluppatasi a cavallo del confine franco-svizzero con partenza e arrivo in terra elvetica, si è infatti risolta in un nulla di fatto in chiave classifica generale, segnata da una fuga della prima ora che Movistar e Saxo Bank hanno provato ad arginare fuori tempo massimo.
L’inseguimento è partito soltanto quando il plotone aveva concesso oltre dieci minuti a David Veilleux, Thomas Damuseau, Jean-Marie Bideau e Ricardo Garcia, e la metà ad un Tony Martin rimasto per larga parte della corsa sospeso fra battistrada e plotone, in un contrattacco tanto dispendioso quanto tatticamente scellerato, benché forse spiegabile con la volontà di affinare una forma ancora imperfetta. Il margine per recuperare ci sarebbe forse stato in altre circostanze, ma certo non su un tracciato di appena 121 km, che nella seconda metà – su e giù per Col du Corbier, Pas de Morgins e ascesa conclusiva – offriva terreno favorevole agli attaccanti.
Veilleux, segnalatosi lo scorso anno con l’affermazione a sorpresa alla Tre Valli Varesine, si è così reso conto di poter tener duro, a patto di liberarsi di tre compagni d’avventura volitivi ma poco pimpanti. Il Corbier, unico colle di 1a categoria in programma, ha rappresentato l’occasione giusta per trasformare la fuga a quattro in un assolo, il cui lieto fine è sembrato ovvio già ai piedi del Morgins, dove il canadese, superato l’ultimo lungo tratto di falsopiano, poteva gestire ancora quattro minuti circa.
La Saxo Bank, sostituitasi in testa alla Movistar, ha prodotto un’accelerazione insufficiente a riscrivere il finale, pur cacciando immediatamente fuori classifica Gerrans, De Gendt e Talansky, rimasti attardati. Per vedere un allungo in testa al gruppo si sono dovuti attendere gli ultimi due chilometri, quando Ivan Santaromita è partito in contropiede, dopo il ricongiungimento con gli altri fuggitivi della prima ora, venendo prontamente neutralizzato dagli uomini Sky.
Per Veilleux, 26 anni da compiere a novembre, si tratta della quinta vittoria in maglia Europcar, dopo tre modesti successi in Francia (Roue Tourangelle 2011, prima tappa e classifica finale del Mi-août en Bretagne 2012) e quello già menzionato alla Tre Valli dello scorso anno. Probabile che il trionfo odierno, al quale nulla deve togliere la condotta atarassica del gruppo, possa valergli un posto al prossimo Tour de France, dove la Europcar proverà con ogni probabilità a cogliere un piazzamento di prestigio con Pierre Rolland.
Quasi due minuti dopo l’arrivo del ragazzo del Québec, Gianni Meersman ha regolato il gruppo dei migliori, forte di una settantina di unità, precedendo Slagter e il duo Sky Porte – Froome. Attardato, oltre ai nomi già citati, anche Damiano Cunego, giunto con ulteriori 41’’ di ritardo: dato non drammatico dal punto di vista cronometrico, ma indice di una condizione forse troppo lontana da quella ottimale a meno di un mese dal via del Tour. Situazione peraltro condivisa dal veronese con il resto della Lampre, che ha oggi ampiamente superato il limite del deludente, fino a lambire pericolosamente quello dell’imbarazzante, con distacchi che per tutti gli altri vanno dai 10 ai 15 minuti.
La trasferta svizzera del Delfinato si esaurirà già questa sera, quando la corsa si trasferirà a Châtel, sede di partenza della seconda tappa. Sei i GPM in programma lungo i 191 km che porteranno la corsa ad Oyonnax, l’ultimo dei quali a meno di 12 km dal traguardo: disegno ancora favorevole ad azioni da lontano, specie se i favoriti decideranno di prorogare di altre ventiquattro ore l’apertura delle ostilità.

Matteo Novarini

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