RASMUSSEN, ALL’INFERNO E RITORNO

maggio 22, 2013
Categoria: News

Il 29enne danese della Garmin-Sharp, rientrato alle corse ad aprile dopo una squalifica per la mancata reperibilità a due controlli antidoping, si impone nella frazione inaugurale della Bayern Rundfahrt davanti a Ben Swift, Juan Josè Lobato, Gerald Ciolek e Davide Cimolai e conquista la leadership della generale. In evidenza anche Adriano Malori che attacca nel finale e guadagna 2” di abbuono sugli altri pretendenti al successo finale

Foto copertina: il ritorno vincente di Rasmussen sulle strade della Baviera (foto Piffer)

Si è aperta con una frazione di 193,8 km da Pfaffenhofen a Mühldorf la 34a edizione della Bayern Rundfahrt, corsa che dopo la scomparsa avvenuta nel 2009 del Giro di Germania è divenuta la principale gara a tappe del calendario del ciclismo teutonico e rappresenta il primo appuntamento in preparazione del Tour de France per diversi atleti che hanno concluso nel mese di aprile la prima parte della stagione, tra cui il campione uscente Geraint Thomas e Ben Swift (Team Sky), John Gadret e Yauheni Hutarovich (Ag2r), Mikel Nieve (Euskaltel), Pierre Rolland e Davide Malacarne (Europcar), Theo Bos (Blanco), Jérémy Roy e Thibaut Pinot (Fdj), Simon Gerrans (Orica-GreenEdge), Daniel Martin (Garmin-Sharp), Damiano Cunego, Diego Ulissi e Adriano Malori (Lampre-Merida) con il parmense, già 2° nel 2010 alle spalle di Maxime Monfort, che potrebbe ambire addirittura al successo finale alla luce della crono di Schierling del quarto giorno in cui sarà l’uomo da battare; al via saranno inoltre altri corridori di spessore come Gerald Ciolek e Sergio Pardilla (Mtn Qhubeka), Heinrich Haussler e Thomas Lövkvist (Iam Cycling) e Jan Barta (NetApp-Endura).
La prima tappa, disputata quasi interamente sotto la pioggia su di un percorso che prevedeva le ascese di Schweitenkirchen nella fase iniziale e di Landshut intorno a metà gara e un circuito finale con diversi strappetti ma alla portata dei velocisti di 8,6 km da ripetere per tre volte, ha avuto un andamento lineare con la fuga partita al km 8 di atleti di secondo piano come Grischa Janorschke (Nutrixxion Abus), Henning Bommel (Rad-Net), Alexander Grad (Team Heizomat) e Javier Megias Leal (Team Novo Nordisk) che hanno acquisito fino a 11′ prima della reazione del plotone guidato dal Team Sky di Swift, dalla Blanco di Bos, dalla Fdj di Hutarovich e dalla Mtn-Qhubeka di Ciolek che come da copione è andato a chiudere il gap anche se Janorschke ha distanziato i compagni d’avventura lungo il circuito conclusivo e ha resistito fino a 5 km dal traguardo prima di essere ripreso dal gruppo; nel finale ha preso l’iniziativa la Lampre-Merida con Cunego e Ulissi in prima persona in testa sull’ultimo strappo per sfoltire il plotone e provare a lanciare Malori, che ha acquisito 2” di abbuono a un traguardo volante e al pari di Stefan Denifl (Iam Cycling) ha tentato senza successo un’azione da finisseur, e Davide Cimolai per una volata finale che ha visto imporsi un po’ a sorpresa Alex Rasmussen (Garmin-Sharp), rientrato alle corse in aprile dopo una discussa squalifica per la mancata reperibilità a due controlli antidoping tra il 2010 e il 2011: il danese già quattro volte campione mondiale su pista ha preceduto Swift, Juan Josè Lobato (Euskaltel), Ciolek e Cimolai con l’altro blu-fucsia Manuele Mori 9° in un gruppo di 59 corridori dal quale hanno perso terreno nel finale Lövkvist, Rolland, Gerrans, Daniel Martin e Pinot che sono dunque già fuori dai giochi di una classifica generale che per il gioco degli abbuoni vede in testa Rasmussen con 4” su Swift e Janorschke, 6” su Lobato e 8” su Malori. La seconda tappa, 194,5 km da Mühldorf a Viechtach, si presenta come la più dura della Bayern Rundfahrt con le impegnative ascese di Sankt Englmar al km 123 e Nössling-Kollnburg al km 137 e da un insidioso circuito finale di 8,7 km da ripetere per due volte.

Marco Salonna

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