LA NONA SINFONIA DI PETER SAGAN
Nona vittoria stagionale e decima di tappa al Tour of California per Peter Sagan (Cannondale). Il fenomeno slovacco ha battuto tutti allo sprint nella terza tappa della corsa americana riuscendo a precedere l’australiano Micheal Mattews (Orica -Greenedge) e l’americano Tyler Farrar (Garmin-Sharp). Nessun problema, invece, per Janier Acevedo che conserva agevolmente la sua maglia di leader.
Foto coperina: il nono successo del 2013 per lo slovacco della Cannondale (foto Jonathan Devich)
Finalmente anche Sagan ottiene la sua vittoria di tappa in questa edizione del Tour of California. Lo slovacco ci aveva provato anche nella prima tappa ma in quell’occasione solo la sfortuna gli aveva impedito di vincere, oggi invece tutto è andato nel verso giusto e nella volata finale ha trovato il modo di ottenere un’altra vittoria, la nona stagionale, nonostante si trovasse troppo indietro quando è partito lo sprint.
Innanzitutto iniziamo col dire che questa terza tappa partiva da Palmdale e terminava a Santa Barbara dopo 177 chilometri offrendo un percorso che si poteva adattare ad un finale allo sprint nonostante la presenza di quattro GPM ma tutti di 4a categoria e naturalmente se prima si fosse domata la fuga di giornata.
Sin dalla partenza la velocità è stata elevata non permettendo a qualunque azione di prendere il largo, e per di più sempre nelle fasi iniziali, a causa di una caduta, il gruppo si divide in due tronconi, nel primo è presente Tejay Van Garderen mentre Jannis Acevedo è rimasto intruppato nel secondo e costretto ad inseguire, ma per sua fortuna la situazione si placa ed il gruppo riesce a compattarsi in un unico blocco dopo il primo Gran Premio della Montagna.
Di lì a poco partirà anche la fuga di giornata, composta ancora una volta da quattro corridori: l’ex maglia gialla Lieuwe Westra (Vacansoleil), Beyer (Champion System), Mannion (Bontrager) ed in particolare Andy Schleck (Radioshack) tornato a pedalare decentemente e sul viatico del ritorno verso i livelli che gli competono. I battistrada, pur non avendo grandi possibilità di arrivare fino in fondo, riusciranno a guadagnare un vantaggio massimo sempre vicino ai tre minuti, non di più, perché dietro il gruppo non concede nulla e dai meno cinquanta all’arrivo il lavoro di squadre come Cannondale, Garmin e Omega-Quick Step si fa sempre più intenso rendendo sempre più inevitabile il ricongiungimento che avviene a 13 chilometri dall’arrivo.
Così si fa sempre più spianata la possibilità di assistere ad una volata e all’ultimo chilometro ormai si ha la certezza di un arrivo allo sprint.
Negli ultimi mille metri la situazione diventa sempre di più infuocata con l’Orica Greenedge che prende in mano la situazione, ed è proprio un portacolore della squadra australiana che lancia la volata a Micheal Mattews, ma prima, prevedendo una tale mossa, Thor Hushov aveva tentato di anticipare ai 300 metri, vanamente perché già 100 metri dopo il norvegese era stato risucchiato dal gruppo. Il primo che riprende e salta Hushovd è Mattews che si ritrova al comando pronto ad alzare le braccia, ma presto si accorgerà che un corridore è sulla sua scia pronto a superarlo e costui è proprio Sagan che salta l’australiano con un progressione fulminea negli ultimi 70 metri, oltremodo sufficiente per aggiudicarsi la tappa davanti proprio a Mattews mentre in terza posizione si classifica Tyler Farrar.
Completano la Top Ten, in ordine: Meersman (Omega-Quick Step), Van Poppel (Vacansoleil-DCM), Hushovd (BMC), Candelario (Optum Kelly), Chavanel (Omega.Quick Step), Dempster (Netapp-Endura) e Morkov (Saxo Bank-Tinkoff).
Nulla cambia invece in classifica che vede sempre al comando il colombiano Javier Acevedo (Jamis Hagens-Berman).
Domani in programma una tappa che dovrebbe risultare ancora una volta adatta alla ruote veloci.
Paolo Terzi