GAVAZZI BATTE UN COLPO AL GIRO DI TOSCANA
E’ Mattia Gavazzi a vincere la classica toscana, davanti a un ottimo Ivan Rovny e Taylor Phinney.
Foto copertina: Gavazzi a segno sul traguardo di Arezzo (foto Scanferla)
Corsa a ritmo elevato fin dall’inizio, con numerosi attacchi, già al primo chilometro, che hanno visto partire con un’azione da kamikaze Shinichi Fukushima (Nippo-DeRosa). Il suo tentativo viene rapidamente rintuzzato, ma è un chiaro segnale di quanto avverrà nei chilometri successivi, con il gruppo che procede velocissimo, strigliato continuamente da nuovi attacchi fino a che non si forma un primo tentativo concreto, formato da Alex Howes e Caleb Fairly (Garmin-Sharp), Johann Van Zyl (MTN-Qhubeka), Francesco Failli e Jonathan Monsalve (Fantini-SelleItalia), Emanuele Sella (Androni-Venezuela), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Sergei Shilov (Lokosphinx), Robert Squire (Flaminia-Fondriest), Kohei Uchima (Nippo-DeRosa), Massimo Demarin (Meridiana-Kamen), Niv Libner (Amore&Vita), Jean Albert Carnevali (Veranda’S Willems) e Gabriele Bosisio (Utensilnord-ora24.eu). Tutte le maggiori squadre sono rappresentate, tranne una, la BMC, che difatti è quella che compie lo sforzo per rientrare, assieme alla Adria Mobil, dopo che avevano provato ad attaccare anche Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) e Alessio Camilli (Nippo-DeRosa).
Dopo 70 chilometri il plotone si trova compatto, ma la situazione dura poco: ci provano, infatti, Filippo Savini (CeramicaFlaminia-Fondriest) e Jean Pierre Drucker (Veranda’s Willems). Il loro tentativo non è destinato a resistere, ma scatena la scintilla che provoca la nuova rottura in gruppo, portando così pochi chilometri dopo il gruppo a frazionarsi in tre plotoni, specialmente quando si nota che la maggior parte degli uomini della Fantini – Selle Italia sono nel terzo, attardati. Inizia una fase di studio, interrotta solo dai tentativi di Johann Van Zyl (MTN-Qhubeka) e Alessio Camilli (Nippo-DeRosa) – entrambi molto attivi in questo fine settimana toscano – che non preoccupano più di tanto essendo peraltro giunti separatamente.
La corsa torna così ad accendersi solo dopo il primo passaggio sulla linea del traguardo, quando viene ripreso l’eroico Camilli, con il doppio passaggio verso Stoppe d’Arca. Numerosi tentativi in questi due passaggi, ma i fuggitivi non riescono mai a fare il vuoto, guadagnando al massimo una dozzina di secondi, colmati dall’azione congiunta di Androni e BMC, con Franco Pellizotti tra i più attivi.
Il ricongiungimento avviene a tre chilometri dal traguardo e la volata diventa così l’unico scenario plausibile di una gara incerta dal primo all’ultimo chilometro, malgrado una conclusione che in molti considerano noiosa.
Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7