SIUTSOU DOMA VETRIOLO TERME
Il bielorusso Kanstantin Siutsou (Team Sky) si impone nel primo arrivo in salita del Giro del Trentino. Il corridore del Team Sky è riuscito a precedere di 4 secondi Mauro Santambrogio (Vini Fantini) e di 19 secondi Vincenzo Nibali (Astana) e Bradley Wiggins (Team Sky). Più staccati alcuni “big” come Evans, Basso, Pellizotti e Scarponi.
In classifica torna leader dopo una strenua resistenza il francese Maxime Bouet (Ag2r La Mondiale), che ora conserva un vantaggio di 3 minuti e 19 secondi su Siutsou.
Foto copertina: Siutsou “stende” gli avversari a Vetriolo Terme (foto Bettini)
In un modo o in un altro, il Team Sky riesce a vincere ma non solo con i suoi capitani. E dopo Porte, Froome, Henao, Thomas stavolta è toccato a Kanstanstin Siutsou portare la formazione inglese sul gradino più alto del podio. Per il corridore bielorusso è un ritorno alla vittoria dopo due anni di digiuno, ovvero dal giorno della conquista del Campionato Nazionale su Strada.
Il percorso odierno, difatti consentiva un terreno adatto alle prime scaramucce tra gli scalatori più forti. Si partiva da Sillian per arrivare a Vetriolo Terme dopo 224 chilometri di corsa dopo aver affrontato il Passo Lavazé (GPM di 2a categoria) a metà gara e la salita finale che conduceva all’arrivo di 14 chilometri.
Sin dal primo chilometro la corsa è partita fortissima tanto è che nella prima ora si sono coperti 50 chilometri netti. Ma tutto ciò non basta per vedere partire la fuga di giornata. Bisogna attendere il chilometro 34 per l’azione buona, composta nell’occasione da cinque corridori: Gil Martinez (Androni-Venezuela), Coledan (Bardiani-CSF), Gazvoda (Champion System), Schwarzmann (NetApp), Savini (Ceramica Flaminia) . Il vantaggio dei fuggitivi sale fino ai 7 minuti prima che il gruppo intervenga; e rispetto ieri, non c’è stata nessuna indecisione anche perché l’onere dell’inseguimento poggiava sulle spalle della squadra del capo classifica Cerny, ovvero la CCC Polsat. Il passo imposto dai ragazzi del team polacco non è impossibile, ma regolare e consente al gruppo di imboccare la salita con un ritardo di circa 2 minuti e mezzo dall’unico superstite rimasto coraggiosamente in fuga, Marco Coledan. Purtroppo per il ragazzo veneto tra le sue predisposizioni tecniche non c’è la salita, e questa pecca si fa sentire perché sarà raggiunto ai 10 dall’arrivo.
Prima azione interessante e che, in seguito, si rivelerà decisa è quella effettuata da Rolland, Pirazzi e Siutsou. Il ritmo del bielorusso, col passare dei chilometri, diventerà insostenibile; e prima il francese e poi l’italiano, saranno costretti ad alzare bandiera bianca, lasciando così un corridore solo al comando. Intanto anche in quel che resta del gruppo cominciano i primi movimenti: è l’Astana di Vincenzo Nibali ha fare l’andatura, e pochi chilometri più tardi sarà il capitano in prima persona a provare l’allungo; e l’azione del siciliano provoca lo sfilacciamento del gruppo.
Dietro al siciliano si vedono ancora Pozzovivo, Wiggins, Santambrogio, Evans, mentre riescono ad accodarsi anche Rolland e Pirazzi.
Un altro scatto di Nibali ai 2 chilometri dall’arrivo riduce ulteriormente il gruppetto a 3 unità: con lui ci sono sono solo Wiggins e Santambrogio con Pozzovivo in leggero ritardo; mentre la testa della corsa Siutsou mantiene ancora 15 secondi. Il corridore della Vini Fantini si accorge che Nibali e Wiggins continueranno a controllarsi e decide così di partire al contrattacco magari cercando di raggiungere anche Siutsou, ma per Santambrogio il terreno è sfavorevole visto che la salita è diventata più dolce e questo gli impedisce di completare un inseguimento che si è rivelato tardivo.
É quindi il bielorusso Siutsou ad aggiudicarsi la tappa, precedendo di 4 secondi Santambrogio, di 19 secondi Nibali e Wiggins, di 28 Pozzovivo, di 34 Pirazzi, di 37 Aru, di 38 Dyachenko e di 45 Rolland ed Evans. Giunge con 1 minuto e 33 secondi di ritardo Ivan Basso, mentre arrivano a 4 minuti Pellizotti e Scarponi.
In classifica generale Maxime Bouet torna leader dopo una giornata di difesa sull’ultima salita, che lo ha visto classificarsi in 20esima posizione a 2 minuti e 23 secondi. Il bottino del francese è di 3′19” su Siutsou, 3′48” su Wiggins e 3′57”su Nibali da conservare nelle prossime due tappe.
La prima, quella di domani, presenterà un percorso nervoso con 2 GPM, di cui l’ultimo, Daone di 3a categoria, a 15 chilometri dall’arrivo. Potrebbe essere un ottimo trampolino ma il problema sarà piuttosto riprendere l’eventuale fuga visto che il terreno dovrebbe essere più favorevole agli attaccanti.
Paolo Terzi