EXPLOIT QUINTANA, BEFFA SKY, FLOP CONTADOR

aprile 7, 2013
Categoria: News

Contro tutti i pronostici della vigilia è il colombiano della Movistar ad aggiudicarsi il Giro dei Paesi Baschi grazie a una crono di Beasain in cui conquista la piazza d’onore alle spalle di Tony Martin, imbattuto contro il tic tac in stagione, che gli consente di avere la meglio sul grande favorito Richie Porte e di scavalcare nella generale Sergio Henao, che chiudono al secondo e terzo posto nella generale. Deludente invece la prova del madrileno della Saxo-Tinkoff che è solo 10° nella prova contro il tempo e 5° in classifica finale dietro a Simon Spilak, lontani dalla top ten gli italiani.

Foto copertina: Quintana trionfa e si mette il… basco (foto Movistar Team)

Come da recente tradizione il Giro dei Paesi Baschi si è conclusa con una cronometro lungo un tracciato tutt’altro che da specialisti, 24 km con partenza e arrivo a Beasain caratterizzati dagli strappi di Alto de Lierna e Zerain e ai -6 dal traguardo dall’Alto de Olaberria, 2 km al 12,2% di pendenza media lungo i quali i big si sono dati battaglia nella tappa vinta da Richie Porte (Team Sky), senza contare il fatto che ancora una volta i 73 corridori rimasti in gara hanno dovuto fare i conti con il maltempo e l’asfalto bagnato.
Proprio il 28enne di Launceston, già vittorioso in stagione nella breve crono di Porto Vecchio al Criterium International e soprattutto nella cronoscalata al Col d’Eze alla Parigi-Nizza, godeva dei favori del pronostico in virtù di una classifica generale che lo vedeva al secondo posto a 6” dal compagno Sergio Henao e a pari merito con Nairo Quintana (Movistar) e davanti per 4” ad Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) e Simon Spilak (Katusha) ma le cose sono andate diversamente. Il successo di tappa è infatti andato al campione del mondo di specialità Tony Martin (Omega-QuickStep), tuttora imbattuto nelle prove contro il tempo in questa stagione, che, grazie anche alle energie risparmiate nelle ultime tappe dopo essere uscito di classifica in seguito a una caduta nella frazione inaugurale di Elgoibar, si è superato lungo un percorso apparentemente non adatto alle sue caratteristiche facendo segnare il miglior tempo già al rilevamento intermedio posto dopo 12 km e chiudendo con 17” su un superlativo Quintana che ha fatto valere le sue doti di scalatore nei tratti più duri ma anche quelle di abilità di guida del mezzo, inusuali per un colombiano ma che già gli avevano consentito di aggiudicarsi la tappa di Eibar in cui aveva fatto il vuoto nell’ultima curva, e ha inflitto ben 23” a un Porte che ne ha accusati già 10 a metà percorso e contrariamente al suo solito non è riuscito ad accelerare nella seconda parte di gara, chiudendo fuori anche dal podio di tappa alle spalle di un brillante Beñat Intxausti (Movistar), 3° a 32” da Martin: l’australiano ha quantomeno conservato il secondo posto della generale scavalcando Henao che si è piazzato 7° a 57” e a sua volta si è ben comportato salvando il podio per 1” dalla rimonta di un atleta molto più avvezzo di lui a questo tipo di prove come Spilak, che ha chiuso 5° a 48” davanti a Jean-Christophe Péraud (Ag2r) 6° a 51”. Il grande sconfitto di giornata è stato Contador, che prima della squalifica per il caso clenbuterolo aveva il suo principale punto di forza proprio nelle crono molto vallonate mentre qui non è andato oltre il 10° posto a 1′07” alle spalle di Carlos Betancur (Ag2r) e Pieter Weening (Orica-GreenEdge), altri due protagonisti in tutte le giornate di gara, chiudendo solo 5° nella generale e fallendo l’obiettivo di ripetere i successi del 2008 e nel 2009; peggio ancora ha fatto Samuel Sánchez (Euskaltel) che un anno fa aveva conquistato il Giro dei Paesi Baschi grazie a una grande prova proprio nella crono conclusiva di Oñati mentre qui non è andato oltre il 48° posto a 3′12” da Martin, precipitando in 15a posizione nella generale. Non è stata una buona giornata neppure per i nostri con Adriano Malori (Lampre-Merida) che lungo un percorso decisamente non adatto alle sue caratteristiche ha chiuso 22° a 1′53” precedendo di 3” Matteo Montaguti (Ag2r), mentre Diego Ulissi e Damiano Cunego (Lampre-Merida) e Giampaolo Caruso (Katusha) hanno tutti perso posizioni in classifica: dignitose comunque le prove del siciliano, alla luce della sua scarsa attitudine contro il tic tac, che ha chiuso 35° a 2′42”, e del veronese, 29° a 2′31” complice una foratura che gli ha fatto perdere una quarantina di secondi anche se in generale non è stato ai livelli di un anno fa quando aveva chiuso 5° nella crono di Oñati e 4° in classifica finale, mentre è incappato in una controprestazione il toscano solo 39° a 2′56” da Martin.
Il successo finale va dunque a Quintana con 23” su Porte, 34” su Henao che oltre al terzo gradino del podio ha portato a casa il successo nella tappa di Trapagaran, 35” su Spilak, 54” su Contador, 1′18” su Weening, 1′19” su Intxausti, 2′47” su Wouter Poels (Vacansoleil) e 2′56” su John Gadret (Ag2r) con Caruso 12° a 3′12” e Ulissi e Cunego 14° e 16° entrambi a 3′36”; Quintana ha conquistato anche la classifica a punti mentre un altro grande animatore della corsa come Amets Txurruka (Caja Rural), in fuga in ben quattro frazioni in linea su cinque, ha conquistato la classifica degli scalatori e quella degli sprint intermedi e la Movistar si è aggiudicata la graduatoria a squadre. Gran parte dei protagonisti di questo Giro dei Paesi Baschi saranno ora attesi nelle classiche delle Ardenne con Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi in programma tra il 14 e il 21 aprile.

Marco Salonna

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