SKY, PORTE CHIUSE AGLI AVVERSARI
Sorride alla corazzata britannica una tappa di Beasain resa durissima dal maltempo con l’australiano che si avvantaggia un po’ per caso a 1500 metri dal traguardo e conquista il quinto successo stagionale con 4” su un Samuel Sánchez tornato competitivo ai massimi livelli e sul compagno Sergio Henao che conserva la leadership della generale in vista della crono conclusiva. Altra discreta prova di Diego Ulissi e Giampaolo Caruso che chiudono 9° e 10° a 20”, più indietro Damiano Cunego
Foto copertina: Porte al traguardo di Beasain (foto EFE)
La quinta e penultima tappa del Giro dei Paesi Baschi, 166,1 km da Eibar a Beasain, si presentava già di suo come una delle più dure della corsa con un profilo altimetrico molto simile a quello della frazione di Porto Sant’Elpidio della Tirreno-Adriatico, caratterizzato da ben dieci gran premi della montagna ultimo dei quali l’Alto de Olaberria, 2 km al 12,2% con la vetta ai -6 dal traguardo, ed è stata resa massacrante da condizioni meteo anche peggiori rispetto a quelle incontrate nelle Marche con temperature non superiori ai 5°C, pioggia e in alcuni tratti addirittura qualche spruzzata dai neve, tanto che solo 73 corridori hanno terminato la prova e ben 75 hanno alzato bandiera bianca, tra cui Philippe Gilbert e Tejay Van Garderen (Bmc), Andy Schleck e Andres Klöden (RadioShack), Igor Antón (Euskaltel) ed Enrico Gasparotto (Astana). La corsa è stata caratterizzata da un attacco in forze della Movistar al Team Sky della maglia gialla Sergio Henao e di Richie Porte con José Herrada, 17° nella generale a 1′17” dal colombiano, che si è avvantaggiato sull’Alto de Urraki, seconda ascesa di giornata, insieme ai compagni di squadra Rui Alberto Faria da Costa e Javier Moreno e ad altri due atleti non brillantissimi nei giorni scorsi ma comunque anch’essi ben posizionati in classifica come Jacob Fuglsang (Astana), supportato a sua volta dal compagno Egor Silin, ed Andrew Talansky (Garmin-Sharp) oltre a Daniel Navarro (Cofidis), Jon Izagirre (Euskaltel) e Mikael Chérel (Ag2r) che hanno acquisito fino a 1′30” di margine e sembrava che alla lunga potessero piegare la resistenza del Team Sky, con Vasil Kiryienka ben presto rimasto solo a tirare dopo che Jonathan Tiernan-Locke, Joseph Dombrovski e Xavier Zandio avevano esaurito le proprie energie: il bielorusso, che tra l’altro militava proprio nella Movistar fino alla passata stagione, ha però da solo tenuto testa agli uomini al comando e sono stati questi ultimi a spegnersi strada facendo a tal punto che sull’Alto de Gabiria, posto a 66 km dal traguardo, Omar Fraile (Caja Rural), 22enne di Bilbao considerato tra i più promettenti del ciclismo spagnolo, è scattato insieme di Amets Txurruka in quella che sembrava inizialmente un’azione finalizzata ad aiutare il compagno a raccogliere punti per la classifica degli scalatori, per poi lasciarlo sul posto e nel giro di una ventina di km raggiungere e staccare tutti i fuggitivi fino a rimanere solo al comando mentre i vari Herrada, Talansky, Fuglsang e compagnia sono stati riassorbiti da un gruppo che salita dopo salita si assottigliava fino a essere composto da non più di 40 unità .
Gli ultimi 40 km sono stati di fatto un testa a testa tra Fraile e Kiryienka con il basco che ha proseguito nella sua azione mantenendo un vantaggio sempre di poco superiore al minuto e il bielorusso costantemente in testa a un gruppo in cui nessun altro ha più tentato di avvantaggiarsi, anche per via di condizioni meteo sempre più difficili, finchè in vista dell’Alto de Olaberria gli uomini dell’Euskaltel non si sono portati al comando per ridurre il gap con il fuggitivo e tentare di vincere la tappa con Samuel Sánchez. Sulle prime rampe Fraile è stato ripreso e proprio l’asturiano, apparso nuovamente in ottima condizione dopo che nelle tappe di Elgoibar ed Eibar non era riuscito a tenere il ritmo dei migliori, ha operato un forcing nel tratto finale dell’ascesa al quale hanno prontamente replicato Henao, Porte, Simon Spilak (Katusha) e Nairo Quintana (Movistar) mentre solo dopo lo scollinamento sono riusciti a riaccordarsi Pieter Weening (Orica-GreenEdge), un Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) ancora una volta leggermente al di sotto dei suoi livelli abituali e John Gadret (Ag2r), unico della formazione transalpina a rimanere in quota a differenza di Carlos Betancur e John-Christophe Péraud, che pure erano stati protagonisti nei giorni scorsi e occupavano rispettivamente la 6a e la 7a posizione della generale, mentre non ce l’hanno fatta per poco ad agganciarsi Diego Ulissi (Lampre-Merida) e Giampaolo Caruso (Katusha) ed è rimasto ancora più indietro un Damiano Cunego (Lampre-Merida) meno brillante rispetto alle tappe precedenti. Nel tratto iniziale della discesa Sánchez ha tentato di prendere il largo con Henao solo a rimanergli a ruota ma il loro tentativo è stato annullato e a 2 km dal traguardo Porte si è portato in testa, apparentemente per tirare la volata alla maglia gialla e impedire scatti di altri, quando Quintana che si trovava alla sua ruota ha avuto un attimo di indecisione perdendo qualche metro rispetto all’australiano, che a quel punto ha approfittato dell’occasione facendo valere le sue qualità di passista e tirando dritto fino al traguardo di Beasain che ha tagliato in solitudine con 4” su Sánchez, Henao, Quintana, Weening, Gadret, Contador e Spilak mentre Ulissi e Caruso hanno chiuso 9° e 10° a 20” con Betancur nella scia, Cunego 19° a 44” e Péraud addirittura 40° a 3′02”. Per Porte si tratta già del quinto successo stagionale dopo due tappe e la classifica generale della Parigi-Nizza e una tappa del Criterium International e ora più che mai sembra il grande favorito per la vittoria finale del Giro dei Paesi Baschi: l’australiano è infatti 2° nella generale a pari merito con Quintana a 6” da Henao seguito da Contador e Spilak entrambi a 10”, mentre gli altri a partire da Weening 6° a 35” e Betancur 7° a 37” sono ormai tagliati fuori, e avrà ora a disposizione la crono conclusiva con partenza e arrivo a Beasain, 24 km molto impegnativi che in gran parte ricalcano il finale della frazione in linea con l’Alto de Olaberria a 6 km dal traguardo e gli strappi di Alto de Lierna e Zerain nel tratto iniziale.
Marco Salonna