KITTEL..REPEAT PLEASE..KITTEL
Il tedesco Marcel Kittel (Argos-Shimano) bissa il successo del 2012, conquistando un’altra il volta Scheldeprjis al termine di una volata di gruppo e riuscendo a battere Mark Cavendish (Omega-Quick Step) e il giovane Barry Markus (Vacansoleil-DCM). Giù dal podio Andrea Guardini (Astana) che si classifica in quarta posizione.
Foto copertina: strepitoso bis consecutivo per Kittel nella corsa belga (foto Bettini)
A vedere di primo acchito l’ordine di arrivo e, in modo particolare, il primo classificato sembrava fosse un copia-incolla dell’anno scorso; ma non è così, perché oggi è stata tutta un’altra storia e il vincitore, Kittel, ha dovuto fare i conti con altre condizioni di corsa e altri avversari. Se il ragazzone di Erfurt, nel 2012, ha dovuto battere Tyler Farrar e Theo Bos, quest’anno gli “ossi duri” sono stati Mark Cavendish e Barry Markus.
Sul percorso praticamente pianeggiante di questo Scheldeprjis non si poteva inventare chissà quali cose per evitare la volata, dato che quasi tutte le squadre avevano un proprio uomo da buttare nella mischia finale, e gli ipotetici fuggitivi non avrebbero vinto niente se non un po’ di pubblicità per la squadra.
Sin dalla partenza ci sono stati atleti che, nonostante le poche speranze, hanno provato ad evadere dal gruppo, fino a che non si è formato un gruppetto di nove corridori in testa alla corsa, composto da: Barbé, Rast, Juul Jensen, Van Bilsen, Brammeier, Borchi, Kamyshev, Venter e Ojavee. Il loro vantaggio massimo tocca i quattro minuti e mezzo a metà gara, ma l’intensificarsi del vento e la conseguente bagarre del gruppo fa sì che i battistrada vengano ripresi ancora a 110 chilometri dall’arrivo.
Non è ancora finito lo spazio delle fughe perché, poco dopo, se ne vanno via in tre, e fra questi, di nuovo: Borchi e Brammeier, coadiuvati da una new entry come Sven Vandousselaere. Il terzetto in avanscoperta non riuscirà a guadagnarsi un gran vantaggio (viaggiando al massimo sui tre minuti), ed il compito del gruppo per riprendere i fuggitivi si fa sempre più facile.
Compito che viene eseguito e completato dal plotone a 27 chilometri dall’arrivo, ma nel frattempo bisogna anche ricordare un episodio avvenuto in precedenza che ha coinvolto Fabian Cancellara: lo svizzero è caduto assieme a Bernard Eisel, Alexander Kristoff e Kristian Sbaragli, con l’italiano ad avere la peggio e a costringerlo al ritiro; per gli altri solo qualche ammaccatura che non dovrebbe precludere la loro partecipazione alla Roubaix di domenica.
Si arriva alla volata finale senza particolari problemi, e con un uomo della Lotto-Belisol a tirare la volata per Dehaes, ma il belga, appena uscito al vento, rimbalza all’indietro venendo superato da altri corridori, fra i quali spicca Kittel che lancia la propria volata sulla destra della carreggiata portandosi a ruota Markus, che, nel tentativo di uscire dalla scia del tedesco, tocca Theo Bos il quale non cade per miracolo, ma non può più fare lo sprint. Intanto Kittel è ancora in testa ai 50 metri, quando all’improvviso spunta da dietro Mark Cavendish, che prova a completare una rimonta pazzesca, ma il tedesco si difende con i denti e si porta a casa la seconda vittoria consecutiva in questa gara. Sul podio, assieme a Kittel, troviamo Cavendish e Barry Markus, ventunenne che si conferma sempre più come uomo nuovo per le volate di questa stagione. Completano la Top Ten: Guardini, Kristoff, Farrar, Dehaes, Bos, Feillu e Van Staeyen.
Paolo Terzi