LA ROUTE ADÉLIE PARLA ANCORA ITALIANO
L’Italia succede a se stessa sulle strade della Route Adélie, corsa in linea disputata a Vitrè, nel nord della Francia. Dopo il successo conseguito lo scorso anno da Roberto Ferrari, stavolta è toccato ad un altro corridore italiano, Alessandro Malaguti mentre non è cambiata la squadra del vincitore, l’attivissima Androni Giocattoli-Venezuela. Per il corridore romagnolo la vittoria è arrivata al termine di un sprint ristretto a 16 corridori, con il bielorusso Hutarovich e il francese Jules ad incarnare il ruolo dei battuti.
Foto copertina: il successo di Malaguti a Vitrè (www.lejournaldevitre.fr)
Con il freddo ospite non invitato lungo tutto il percorso a rendere ancora più oneroso l’impegno dei protagonisti si è disputata oggi la Route Adélie de Vitré. Per il secondo anno consecutivo la vittoria ha arriso ad un italiano. Dopo Roberto Ferrari lo scorso anno è stata la volta di Alessandro Malaguti, altro portacolori della Androni Giocattoli Venezuela. La vittoria dell’atleta di Forlì non è stata frutto del caso e di un miglior spunto nelle ultimissime fasi della corsa, ma è stata cercata da tutta la squadra. Alla Androni, come è nel suo dna, spetta la palma di squadra più attiva dell’intero plotone. Sono stati infatti gli uomini di Gianni Savio, guidati dall’ammiraglia da Roberto Miodini, quelli sempre presenti nelle fasi salienti fin dal mattino. Il “fare la corsa” ha permesso a Malaguti e ai suoi compagni di gestire al meglio le varie situazioni di gara. Culminate con la presenza della stesso Malaguti nel drappello che ha condotto la gara per una trentina di chilometri prima di venire riassorbito ai meno 9. Nove km sufficenti al corridore Androni per recuperare le energie necessarie per regolare in volata Yauheni Hutarovich e Justin Jules. Quarto è giunto Bacquet, quinto l’altro Androni Bertazzo, quindi Simon, Gérard e Andrea Peron. Per quest’ultimo un onorevole ottavo posto che vale anche come la prima volta nei top ten per la sua squadra, la Novo Nordisk, formazione che vanta Massimo Podenzana in ammiraglia. Un altro piccolo pezzo di Italia era rappresentato della Colombia, squadra che, come tutti sanno, nonostante nome, affiliazione e roster sudamericani trae linfa vitale da un solido managemant italiano, rappresentato in questa occasione dal DS Valerio Tebaldi.
Mario Prato