CUNEGO-ULISSI, COPPIA VINCENTE
Si invertono i ruoli rispetto a Sogliano al Rubicone ma è sempre il duo della Lampre-Merida a dominare con il toscano, che conserva la maglia rossa di leader, che si mette a disposizione del veronese che nello sprint ristretto di Piani di Mocogno ha la meglio su un ritrovato Mauro Santambrogio e sullo sloveno Matej Mugerli e riduce a 1′07” il distacco nella generale dal compagno di sqaudra con Miguel Rubiano sempre 2° a 58”
Foto copertina: il sigillo di Cunego sulla tappa più impegnativa della Settimana Coppi e Bartali (foto Giuseppe De Socio)
Dopo la tappa di Sogliano al Rubicone, che ha dato un’impronta forse decisiva alla classifica generale con Diego Ulissi (Lampre-Merida) che ha trionfato per distacco conquistando saldamente la leadership, la Settimana Coppi e Bartali è proseguita con un’altra frazione molto impegnativa, 157 km da Zola Predosa a Piana Mocogno con l’abbordabile ascesa di Serramazzoni nella fase centrale, quella più ostica di Passo Cento Croci, da non confondere con quello omonimo affrontato più volte al Giro d’Italia che segna il confine tra le province di Parma e La Spezia, a 20 km dal traguardo e infine gli ultimi 7,3 km di salita con pendenza media intorno al 7% con punte fino al 12 nel tratto centrale prima di spianare nell’ultimo km. La fuga che ha caratterizzato la tappa è nata al km 45 ad opera di Jaroslaw Marycz (CCC POlsat), Leonardo Duque (Colombia), Klemen Stimulak (Adria Mobil), Chris Jones e Keil Reijnen (UnitedHealthCare), Manuel Amaro e Filippo Savini (Ceramica Flaminia), August Jensen (Team Oster Hus Ridley), del vincitore della tappa di Gatteo Fabio Felline (Androni) e soprattutto di Stefano Pirazzi (Bardiani-Csf), che è stato il primo a dare il via a quest’azione e, fedele alla sua indole di attaccante, si è involato in solitudine sulla salita di Serramazzoni arrivando ad acquisire fino a 2′05” sul gruppetto inseguitore, dal quale hanno perso contatto Marycz e Amaro, e 5′ sul gruppo guidato dalla Lampre-Merida di Ulissi e di Damiano Cunego: come spesso succede quella del ciociaro si è però inevitabilmente rivelata un’azione scriteriata e sul Passo Cento Croci ha ceduto di schianto venendo raggiunto e superato da Stimulak e Felline, che in prossimità della vetta ha allungato a sua volta transitando con 22” sullo sloveno, 36” su Euser e 1′20” sul gruppo, comprendente una quarantina di corridori tra cui tutti gli uomini di classifica, che nel frattempo aveva riassorbito il resto degli ex fuggitivi.
Il giovane piemontese ha sua volta ha chiesto troppo alle proprie gambe e sulle prime rampe dell’ascesa finale è stato ripreso e staccato da Euser, che in precedenza aveva fatto lo stesso con Stimulak: lo statunitense ha resistito fino a 3 km dal traguardo prima di arrendersi al ritorno del gruppo, ridotto ormai a una ventina di atleti, in cui Ulissi e Cunego sono rimasti privi di compagni di squadra ma hanno risposto prontamente alle accelerazioni, a dire il vero piuttosto telefonate, di Leopold König (NetApp-Endura), di un ritrovato Mauro Santambrogio (Vini Fantini) che a Sogliano al Rubicone aveva accusato un forte ritardo a causa di uno stato febbrile, del secondo della generale Miguel Rubiano Chaves (Androni) e di un Ivan Basso (Cannondale) che prosegue le sue prove generali verso il Giro d’Italia e hanno anche accennato a loro volta ad andarsene in coppia ma senza risultato. Nel finale Ulissi si è messo a completa disposizione di Cunego, ricambiando di fatto il favore che il compagno di squadra gli aveva fatto nella tappa precedente, e il veronese non ha tradito le aspettative lanciando lo sprint in testa e conquistando il primo successo stagionale davanti a Santambrogio, che negli ultimi metri lo ha quasi affiancato senza però riuscire a superarlo, con il sorprendente Matej Mugerli (Adria Mobil) 3° davanti a Davide Rebellin (CCC Polsat), König, Rubiano, Riccardo Zoidl (Gourmetfein Simplon), un ancora competitivo Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani-CSF), Basso, Robinson Chalapud (Colombia) e Ulissi che ha chiuso il gruppetto dei migliori. La classifica generale vede Cunego guadagnare 10” di abbuono e portarsi a 1′07” dal 23enne di Cecina mentre per il resto le prime posizioni rimangono invariate con Rubiano 2° a 58”, Rebellin 4° a 1′40”, König e Basso 5° e 6° a 1′42” e Bongiorno 7° a 1′46”: il dominio della Lampre-Merida in questa Settimana Coppi e Bartali potrebbe proseguire nella quinta tappa, una cronometro individuale di 14,3 km con partenza e arrivo a Crevalcore in cui Adriano Malori, che sullo stesso percorso si è imposto nel 2011, sarà l’uomo da battere con Jan Barta (NetApp-Endura), vittorioso un anno fa nella prova contro il tempo e nella classifica generale, Fredrik Kessiakoff (Astana) e lo stesso Ulissi pronti ad insidiarlo.
Marco Salonna