PAGELLE 2013: PROMOSSI E BOCCIATI DELLA MILANO – SANREMO
marzo 19, 2013
Categoria: 1) MILANO - SANREMO, Approfondimenti
Magistrale Ciolek, ottime prestazioni anche di Chavanel e Stannard. Male invece gli italiani Nibali e Pozzato, grandi attesi della vigilia.
Foto copertina: Ciolek giù dal Poggio (foto Bettini)
Gerald Ciolek: fino a qualche anno fa, dopo il ritiro di Zabel, contendeva insieme ad Haussler il titolo di miglior velocista di Germania. Il secondo fu battuto da Cavendish alla Classicissima 2009 per pochi millimetri, al termine di una volata tiratissima mentre Ciolek, erede designato di Zabel nonché suo pupillo, nelle ultime stagioni si era un po’ perso. Nelle volate di gruppo nei Grandi Giri risultava molto spesso piazzato e quasi mai vincente forse perché gli mancava la potenza necessaria per competere con gli sprinter puri più forti al mondo. La Sanremo ha dimostrato, infatti, che Gerald non può essere considerato solo un velocista ma un atleta completo capace, dopo tanti chilometri percorsi al freddo sotto la pioggia, di resistere agli allunghi degli scattisti sul Poggio. Nella volata finale, poi, è emerso il suo istinto da velocista che gli ha permesso di “saltare” agevolmente lo slovacco Sagan, autore di una volata totalmente sbagliata. Voto: 10 e lode
Peter Sagan: il secondo posto costituisce il meritato riconoscimento per chi, come lo slovacco, non dimostra rispetto per gli avversari in gara. Sempre smargiasso e un po’ arrogante, anche in questa Sanremo ha aspettato che altri ciclisti prendessero l’iniziativa per poi, eventualmente, batterli in volata. Molto lesto nel seguire Paolini e Cancellara sul Poggio, sperava che quest’ultimo si mettesse come suo solito in testa a tirare a tutta fin sul traguardo, per poi ripagare questa generosità bruciandolo sulla linea del traguardo. Invece, lo svizzero quest’anno (memore delle due passate edizioni) ha collaborato con il gruppetto degli attaccanti ma con meno foga e così lo slovacco ha dovuto esporsi maggiormente per riuscire a tenere compatto il drappello fin sull’arrivo. In volata, poi, ha incredibilmente sottovalutato le potenzialità di Ciolek (che, da bravo velocista, gli si era incollato a ruota) impostando un lungo sprint e partendo spavaldamente dalla testa del gruppo, nell’assoluta certezza di poter comunque battere tutti. Con questa sbruffoneria non si vincono le corse, né tantomeno una gara difficile e ambita come la Classicissima. Voto: 8
Fabian Cancellara: l’impressione è che nelle ultime due stagioni abbia perso parte della potenza che lo ha reso famoso e questo spiegherebbe la condotta di gara meno arrembante tenuta alla Sanremo. Oltre a questo aspetto è necessario, tuttavia, sottolineare il fatto che tra lo svizzero e Sagan non corre buon sangue e quindi per nessuna ragione Cancellara avrebbe favorito una vittoria dello slovacco. Inoltre, già nelle edizioni 2011 e 2012 la Locomotiva di Berna era stata beffata proprio sul traguardo da avversari che, in entrambe le occasioni, avevano sfruttato indecorosamente la sua generosità. Conquista comunque un podio prestigioso che non può non confortarlo in vista delle sue classiche preferite: Giro delle Fiandre e Parigi – Roubaix. Voto: 8
Luca Paolini: senza questa vecchia guardia del ciclismo molto probabilmente il drappello di uomini che è giunto a giocarsi la corsa non si sarebbe mai formato. Infatti è stato proprio il lombardo a dar fuoco alle polveri sul Poggio, e nel momento dello scatto abbiamo intravisto lo stesso corridore che risultò fondamentale per la conquista della Sanremo 2003 da parte di Bettini. Purtroppo gli anni passano e Luca ha perso parte dello spunto veloce che aveva un tempo e nella volata finale non è riuscito a cogliere un risultato migliore di un pur ottimo quinto posto. Voto: 7,5
Sylvain Chavanel: protagonista dell’azione più pericolosa condotta tra Cipressa e Poggio. Se si fosse risparmiato maggiormente, magari evitando di rispondere alla forte progressione di Stannard su quest’ultima salita, avrebbe potuto resistere al rientro degli inseguitori. Coglie comunque un onorevole quarto posto che fa ben sperare il francese in prospettiva delle classiche fiamminghe. Voto: 7,5
Ian Stannard: questo massiccio ciclista britannico è tra i promotori, insieme a Chavanel, di un’ottima azione fin sul Poggio. Nonostante abbia corso tutta la gara come punto di appoggio per il capitano Boasson Hagen, mette addirittura in difficoltà il transalpino su di un terreno, la salita, apparentemente sfavorevole alle sue caratteristiche fisiche. Stannard rappresenta l’ennesima sorpresa che ci ha riservato una formazione, quella del Team Sky, sempre più protagonista assoluta del ciclismo internazionale. Voto: 7,5
Vincenzo Nibali: sperava di correre la Sanremo sotto la pioggia così da veder esaltate le sue doti da discesista. Purtroppo per il siciliano, insieme alla pioggia, è sopraggiunto un freddo artico che lo ha costretto ad abdicare. Voto: 5
Philippe Gilbert: giunto all’appuntamento con la Classicissima ancora un po’ in sovrappeso, prova ad anticipare gli altri favoriti, promuovendo un’azione prima di affrontare la salita del Poggio. Purtroppo il suo tentativo è naufragato prima ancora di imboccare lo strappo. Voto: 5,5
Mark Cavendish: evidentemente a suo agio con pioggia e freddo, è tra i pochi velocisti (Petacchi, Goss – Voto: 4) a resistere fin sul Poggio. Il risultato finale non premia la sua tenacia ma la sua prova è comunque da apprezzare. Voto: 5,5
Filippo Pozzato: aveva dichiarato alla vigilia di essere in ottima forma, bisogna sperare che si sia sbagliato. Infatti, dopo essere riuscito a rientrare sul gruppetto degli attaccanti (fra cui Gilbert) lungo la discesa della Cipressa, speravamo di vederlo attaccare sul Poggio. Invece, non solo non ha promosso nessuna azione, ma non è stato nemmeno capace di reggere il ritmo imposto da Paolini. Voto: 4,5
Tom Boonen, Thor Hushovd, Edvald Boasson Hagen: questi imponenti ciclisti del nord, amanti delle condizioni estreme che si trovano spesso nelle Classiche fiamminghe, si sono arresi all’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Milano – Sanremo. Voto: 3
Francesco Gandolfi
gandolfi.francesco@libero.it