GAUDIN CI HA PRESO GUSTO
Il 26enne francese della Europcar, mai a segno nelle sue prime cinque stagioni da professionista, coglie il suo secondo successo nel giro di due settimane imponendosi in volata nella Cholet-Pays de Loire sui compagni di fuga Marcel Wyss, Rein Taaramäe e Matthias Brändle, agevolati dalla tardiva reazione del plotone. Migliore degli italiani il marchigiano Francesco Lasca 16°
Foto copertina: Guadin esulta anche sul podio (foto Frédéric Girou)
La 36a edizione della Cholet-Pays de Loire, corsa che in passato ha visto imporsi tra gli altri Marc Madiot, Frank Vandenbroucke, Jens Voigt, Jimmy Casper, per tre volte Jan Kirsipuu e nelle ultime due stagioni Thomas Voeckler e Arnaud Démare, si è disputata lungo un percorso di 206 km con partenza e arrivo a Cholet piuttosto impegnativo con 10 côtes contrassegnate come gran premi della montagna, ultima delle quali la Côte de la Séguinière a 8 km dal traguardo, e diversi altri saliscendi per un totale di circa 2500 metri di dislivello: la start list, che ha inevitabilmente risentito della concomitanza con la Milano-Sanremo, comprendeva tra gli altri Pierrick Fédrigo e Anthony Geslin (Fdj), Cyril Gautier (Europcar), Yauheni Hutarovich e John Gadret (Ag2r), Jimmy Engoulvent (Sojasun), Jerome Coppel e Rein Taaramäe (Cofidis), Jurgen Van Goolen e Nicolas Vogondy (Accent Jobs), Artem Ovechkin (Rusvelo) e gli azzurri Francesco Lasca (Caja Rural), Matteo Pelucchi (Iam Cycling) e Mattia Gavazzi (Androni), tutti in grado di dire la propria in caso di arrivo in volata. La corsa, caratterizzata dal maltempo che in queste giornate ha colpito un po’ tutta l’Europa, è stata molto combattuta fin dalle prime fasi finchè dopo circa 30 km non è nata la fuga che si rivelerà decisiva ad opera di Marcel Wyss (Iam Cycling) immediatamente raggiunto dal compagno di squadra Matthias Brändle, da Russell Hampton (Raleigh), da Damien Gaudin (Europcar), che di recente si è imposto a sorpresa nel prologo della Parigi-Nizza, e un Rein Taaramäe ancora alla ricerca della miglior condizione dopo un 2012 in cui il suo rendimento è stato compromesso da una forma di mononucleosi: i fuggitivi hanno acquisito fino a 5′50” di margine a 60 km dal traguardo e la reazione del gruppo, condotto principalmente dalla Caja Rural di Lasca, dall’Androni di Gavazzi, dalla Big Mat di Fabien Bacquet e Mathieu Drujon e dalla La Pomme Marseille di Justin Jules, è stata tardiva e inefficace, anche perchè il susseguirsi degli strappi ha man mano sfaldato le squadre che inseguivano finchè 14 atleti, tra cui Coppel, Geslin e Gautier, non si sono avvantaggiati senza però aver chances di riprendere gli uomini di testa, rimasti nel frattempo in quattro per il cedimento di Hampton. La lotta per il successo ha visto Wyss e Taaramae tentare più volte di prendere il largo mettendo in difficoltà Brändle, che ha fatto più volte l’elastico riuscendo comunque sempre a rientrare, ma non Gaudin che nello sprint conclusivo si è imposto nettamente precedendo nell’ordine lo svizzero, l’estone e l’austriaco e cogliendo il suo secondo successo nel giro di due settimane dopo che nelle precedenti 5 stagioni da professionista non era mai riuscito a imporsi. 5° a 1′03” ha chiuso lo specialista del ciclocross Francis Mourey (Fdj) che ha anticipato il resto del gruppetto inseguitore regolato dal suo compagno Dominique Rollin su Pieter Jacobs (Topsport Vlaanderen), Kévin Reza (Europcar), Patrick Schelling (Iam Cycling) e Guillaume Levarlet (Cofidis) mentre il migliore degli azzurri Francesco Lasca ha chiuso al 16° posto a 1′23” in un gruppo comprendente anche il 24enne siciliano Antonino Parrinello (Androni).
Marco Salonna