OMEGA, STILL VERY QUICK

marzo 7, 2013
Categoria: News

Trascinata da un impressionante Tony Martin la compagine belga domina la cronosquadre di Donoratico con 11” sulla sorprendente Movistar, 16” sulla Bmc di Cadel Evans, 19” su una positiva Cannondale e 20” sull’Astana di Vincenzo Nibali e conquista la leadership della generale con Marc Cavendish. Tengono botta il Team Sky di Chris Froome e la Saxo-Tinkoff di Alberto Contador, distacco pesante per la Katusha di Joaquim Rodríguez.

Foto copertina: l’Omega va veloce anche sotto l’acqua (foto Bettini)

Si è aperta per il secondo anno consecutivo con una cronosquadre di 16,9 km da San Vincenzo a Donoratico un’edizione della Tirreno-Adriatico che forse come mai avvenuto in passato presenta al via, ad eccezione dei soli Bradley Wiggins, Tom Boonen e Philippe Gilbert, tutti i big del ciclismo internazionale. Per quanto riguarda la classifica generale il campione uscente Vincenzo Nibali (Astana), forse non al 100% della condizione avendo come grande obiettivo stagionale il Giro d’Italia ma comunque protagonista nella recente Roma Maxima, dovrà vedersela con un Alberto Contador (Saxo-Tinkoff) al debutto nella Corsa dei Due Mari, con il dominatore della classifica del World Tour 2012 Joaquim Rodríguez (Katusha), che avrà al fianco il fedelissimo Daniel Moreno, e con un Chris Froome (Team Sky) mai così in palla in passato in questo periodo dell’anno e supportato dagli emergenti colombiani Sergio Henao e Rigoberto Urán, senza dimenticare Domenico Pozzovivo (Ag2r), Bauke Mollema (Blanco), Cadel Evans (Bmc), Moreno Moser (Cannondale), Samuel Sánchez (Euskaltel), Daniel Martin (Garmin), Damiano Cunego (Lampre-Merida), Juan José Cobo (Movistar), Tony Martin (Omega-QuickStep) e l’incognita Andy Schleck (RadioShack), che fin qui ha abbandonato in quasi tutte le gare cui ha preso il via, pronti ad inserirsi: ai successi parziali e ad affinare la condizione per l’imminente Milano-Sanremo punteranno invece atleti del calibro di Rinaldo Nocentini (Ag2r), Lars Boom (Blanco), Thor Hushovd e Taylor Phinney (Bmc), Peter Sagan (Cannondale), Arnaud Démare (Fdj), Tyler Farrar (Garmin), Luca Paolini (Katusha), Roberto Ferrari e Filippo Pozzato (Lampre-Merida), Andre Greipel (Lotto-Belisol), Giovanni Visconti (Movistar), Matthew Goss (Orica-GreenEdge), Fabian Cancellara (RadioShack), Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff), Marco Marcato e Grega Bole (Vacansoleil), Francesco Chicchi e Mauro Santambrogio (Vini Fantini) e il campione mondiale di Copenhagen Marc Cavendish (Omega-QuickStep), che si è già imposto per 6 volte in questo avvio di 2013.
Proprio il velocista dell’isola di Man è il primo leader di questa Tirreno-Adriatico grazie a una prova maiuscola dell’Omega-QuickStep che ha trionfato sotto una pioggia battente, che comunque non ha influito sul risultato finale essendo rimasta costante per tutte le formazione in gara, facendo segnare il miglior tempo già al rilevamento posto al km 7,9 e incrementando il vantaggio nei lunghi rettilinei in leggera discesa che dalla località Castagneto Carducci portavano al traguardo in cui un Tony Martin in eccezionale condizione di forma, come dimostrato alla recente Volta ao Algarve, ben supportato da altri passisti di alto livello come Michal Kwiatkowski, Zdenek Stybar, Niki Terpstra e lo stesso Cavendish ha trascinato la formazione belga che ha chiuso con il tempo di 19′24”: 2a a 11” si è piazzata a sorpresa la Movistar, non certo tra le più quotate al via pur potendo contare sul vicecampione spagnolo a cronometro Jonathan Castroviejo, sul neoacquisto britannico Alex Dowsett e su un Visconti a sua volta spesso a suo agio contro il tic tac e 3a a 16” e forse leggermente al di sotto delle aspettative la Bmc di Taylor Phinney e Cadel Evans, che ha comunque guadagnato terreno sugli avversari diretti per la classifica generale in cui si è imposto nel 2011: ottima invece la prova della Cannondale di Sagan e Moser 4a a 19” e positiva, malgrado qualche secondo perso in avvio a causa di una caduta di Dmitriy Gruzdev che ha rischiato di coinvolgere anche Nibali, quella dell’Astana che oltre al siciliano può contare su Janez Brajkovic e su un Fredrik Kessiakoff spesso in evidenza nelle prove contro il tempo della passata stagione e che ha chiuso 5a a 20”, facendo meglio rispetto a un’Orica-GreenEdge che schierava per sette ottavi la stessa formazione che si era imposta un anno fa a Donoratico ma che non è andata oltre un deludente 6° posto con un distacco di 24”. Per quanto riguarda le altre il Team Sky, che se si eccettua Froome e il campione italiano a cronometro Dario Cataldo non ha grandi specialisti al via, ha chiuso 7a a 25”, la Saxo Bank-Tinkoff, calata notevolmente nel finale dopo un buon avvio, 8a a 29”, la Lampre-Merida autrice di una prova convincente grazie soprattutto ad Adriano Malori ma anche a un Pozzato in eccellenti condizioni 9a a 35”, una RadioShack cui l’impegno di Cancellara non è bastato a colmare le lacune dei compagni di squadra, a partire da Andy Schleck che si è staccato poco oltre metà percorso, 10a a 36”, la Katusha di Rodriguez, che pure in passato aveva saputo esaltarsi in questo tipo di prove pur essendo priva di veri e propri cronomen, solo 13a a 44” e l’Euskaltel di Samuel Sanchez, tradizionalmente non a suo agio nelle cronosquadre, 22a e ultima a 1′06” a pari merito con la Vini Fantini. In classifica generale Cavendish guida con lo stesso tempo dei Martin, Kwiatkowski, Stybar e Terpstra e sarà l’uomo da battere nella prima tappa in linea, 232 km da San Vincenzo a Indicatore lungo lo stesso tracciato della passata stagione, caratterizzato da un circuito finale pianeggiante di 12 km da ripetere per 6 volte, in cui il britannico si impose allo sprint davanti a Óscar Freire e Tyler Farrar.

Marco Salonna

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