BOUHANNI CASTIGA GLI ITALIANI
Altra vittoria francese alla Parigi-Nizza: Nacer Bouhanni si aggiudica allo sprint la prima tappa in linea della corsa transalpina. Il velocista della FDJ anticipa, in ordine, due sprinter di casa nostra: Alessandro Petacchi ed Elia Viviani. In virtù degli abbuoni conquistati sul traguardo, Bouhanni diventa anche il nuovo leader della classifica generale.
Foto copertina: il campione nazionale francese a segno nella prima tappa (foto Bettini)
Era un’occasione per uomini veloci, e loro non se la sono fatta scappare. É stata davvero una bella volata, con una sfida che si può riassumere in “Giovani contro Vecchi”, perché i protagonisti dello sprint sono stati due giovanotti come Bouhanni e Viviani da una parte, e un “vecchio volpone” come Petacchi dall’altra.
Questa prima tappa in linea con partenza da Saint Germain en Laye e con arrivo a Nemours, offriva come contesto principale la pianura francese, intervallata da un solo Gpm (di quarta categoria) a 70 chilometri dall’arrivo, anche se in questa “pianura”, oramai divenuta famosa grazie al Tour de France, i saliscendi ( non certamente insormontabili) erano comunque numerosi.
Prima di arrivare allo sprint finale è doveroso parlare anche di chi ha animato questa frazione sin dalla partenza. Si tratta di tre corridori partiti in avanscoperta sin dal secondo chilometro, praticamente in fuga dalla partenza: Romain Sicard (Euskaltel-Euskadi), Yannick Talabardon (Sojasun) e Bart Lindeman (Vacansoleil-DCM).
Questo trio di atleti riuscirà a guadagnare circa sette minuti sul gruppo inseguitore, guidato dalla sola Europcar, la squadra del leader Damien Gaudin; comunque sufficiente per rendere innocui i tre attaccanti. L’andatura non ancora elevatissima produce però qualche distrazione nel plotone, e a farne le spese, cadendo, sono corridori come Rui Costa (portato in ospedale), Gallopin, Basso e Viviani, tutti quanti ripartiti. Così, davanti, si pensa a conquistare qualche piccola soddisfazione per rendere meno amara la fatica, ed è proprio così che avrà ragionato Bart Lindeman, il quale si aggiudica sia i traguardi volanti sia l’unico Gpm di giornata. Il tutto prima che avvenga il ricongiungimento a 25 chilometri dall’arrivo.
Ma l’apparente tranquillità del gruppo è la classica “Quiete prima della tempesta”: tempesta che avviene in occasione delle prime folate di vento laterale. Squadre come la BMC colgono l’occasione e dopo qualche tirata il gruppo si spezza: in ritardo ci sono qualche “pesci grossi”come Boonen, Kittel (per le volate) e Taaramae ( per la classifica); questi atleti arriveranno al traguardo due minuti dopo il vincitore.
Si arriva così all’ultimo chilometro con il gruppo condotto dalla Orica-Greenedge, che lavora per Leigh Howard , ma a rompere i meccanismi del treno australiano ci pensa Alessandro Petacchi, che esce dalla ruota dell’australiano poco prima che questi lanciasse la sua volata. Lo spezzino viene però affiancato dal campione di Francia, Bouhanni, che, dopo un suggestivo testa a testa, lo supera e vince. Secondo classificato è Petacchi (Lampre-Merida), mentre terzo giunge un Elia Viviani (Cannondale) in netta rimonta, ma uscito troppo tardi dalla mischia del gruppo. Quarto posto per Debusschere (Lotto-Belisol), seguito in ordine da Haussler (IAM), Renshaw (Blanco), Rojas Gil (Movistar), Howard (Orica-Greenedge), Bozic (Astana) e Feillu (Vacansoleil-DCM).
Bouhanni diventa anche il nuovo padrone della maglia gialla di leader della classifica generale grazie agli abbuoni conquistati sul traguardo.
Domani altra tappa che sulla carta sembra adatta ai velocisti, ma come si è potuto vedere oggi, tra ventagli e cadute bisogna sempre stare molto attenti.
Paolo Terzi