CHICCHI CHIUDE IN BELLEZZA, LANGKAWI AD ARREDONDO
Colpo doppio del lucchese della Vini Fantini che sul traguardo di Kuala Terengganu conquista il suo secondo successo di tappa davanti a Rico Rogers e Graeme Brown e con esso la maglia azzurra della classifica a punti a discapito di Andrea Guardini. In classifica generale si impone il 24enne colombiano della Nippo-De Rosa davanti ai più quotati Peeter Weening e Sergio Pardilla con Fortunato Baliani 7° e primo degli azzurri.
Foto copertina: Chicchi mette i sigilli sull’edizione 2013 del Tour de Langkawi (foto Bettini)
Si è concluso con l’ennesima frazione adatta alle ruote veloci, 114,8 km da Tasik Kenyir, un Tour de Langkawi che per quanto riguarda la lotta per la classifica generale si è deciso di fatto lungo i due arrivi in salita di Cameron Highlands e Genting Highlands in cui Julian Arredondo, 24enne colombiano in forza da due stagioni al Team Nippo-De Rosa senza ottenere grandi risultati ad eccezione di un successo di tappa al Giro del Giappone, ha fatto il vuoto nei confronti degli avversari diretti conquistando la maglia gialla e mantenendola senza patemi fino al termine. Con la classifica di miglior scalatore e quella di primo degli atleti asiatici anch’esse già assegnate in favore del cinese Meiyin Wang (Hengxiang Cycling Team), grazie alla lunghissima e vittoriosa fuga nella tappa di Cameron Highlands, l’unica maglia ancora in bilico era quella azzurra della classifica a punti con Andrea Guardini (Astana) e Francesco Chicchi (Vini Fantini) separati da 5 punti e i due azzurri si sono dati battaglia lungo gli sprint intermedi, mentre Diego Rosa (Androni), da cui ci si attendeva forse un acuto nelle frazioni più impegnative, ha tentato l’avventura dapprima in compagnia di Meron Russom (Mtn-Qhubeka), Amin Sharul (Terengganu), Seo Keong Loh (Ocbc), Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) e Rauf Nur Misbah (Nazionale malese) e successivamente in solitudine ma le squadre dei velocisti, a partire dalla Europcar di Bryan Coquard, hanno fatto buona guardia concedendo non più di 2′30” al corridore piemontese e riprendendolo a 23 km dal traguardo. Inevitabile dunque lo sprint ma nessuna squadra è riuscita a organizzare un treno che prendesse il sopravvento sugli altri e hanno tentato di approfittarne dapprima Nathan Haas (Garmin), 6° in classifica generale a 2′43” da Arredondo, con un attacco ai -500 metri e, una volta che l’australiano è stato ripreso, Rico Rogers (Synergy Baku) che si è lanciato ai -350 ma nulla ha potuto di fronte alla prepotente rimonta di Chicchi che, dopo quello di Kapar nella quarta tappa, ha conquistato il suo secondo successo in questo Tour de Langkawi davanti al neozelandese, a Graeme Brown (Blanco) e ad Allan Davis (Orica-GreenEdge) strappando anche la maglia blu a un Guardini che, ancora sofferente per problemi gastrointestinali, non ha avuto le forze per disputare la volata finale ed esce dalla corsa malese con la sola vittoria di Kuantan dopo le 11 conquistate nelle due precedenti edizioni: rimarchevole comunque la costanza di rendimento del 32enne di Camaiore, che ha preso il posto proprio del veronese come velocista principe della compagine di Luca Scinto, che ha chiuso al 6° e all’8° posto le due frazioni inaugurali di Kuala Kangsar e Kulim ma nelle 5 tappe successive che si cono concluse allo sprint si è sempre piazzato tra i primi tre. In classifica generale Arredondo ha prevalso su 1′15” su Pieter Weening (Orica-GreenEdge), promessa mai completamente mantenuta del ciclismo olandese ma atleta comunque cresciuto nelle ultime due stagioni, 2′10” su Sergio Pardilla (Mtn Qhubeka), sempre protagonista nelle brevi corse a tappe quando la strada sale ma che non è mai riuscito a mantenere lo stesso rendimento anche nei grandi Giri, 2′30” su Peter Stetina (Garmin), prezioso gregario di Ryder Hesjedal nell’ultimo Giro d’Italia, 2′40” su Wang, 2′43” su Haas e 2′49” sul 38enne umbro Fortunato Baliani (Nippo-De Rosa), che ha dato un fondamentale apporto al suo capitano lungo le rampe di Genting Highlands: da segnalare anche il 12° posto di Yonathan Monsalve (Vini Fantini), lontano dai livelli di due stagioni fa in cui conquistò il Tour de Langkawi, il 20° di un Pierre Rolland (Europcar) e la debacle dell’Androni di Gianni Savio che dopo aver dominato in Malesia nelle ultime quattro stagioni non è andata oltre il 17° posto di Tomas Gil e il 19° di Jackson Rodriguez.
Marco Salonna