BOS OUT? CI PENSA LEEZER

febbraio 27, 2013
Categoria: News

Il vincitore delle prime due tappe del Tour de Langkawi è costretto al ritiro ma la Blanco conquista comunque il terzo successo grazie al 27enne olandese, che attacca in compagnia di altri 15 corridori e trionfa per distacco in quel di Kuantan davanti a Ji Min Mung e Michal Golas. Nuova occasione persa per Andrea Guardini che chiude 6° aggiudicandosi la volata del gruppo.

Foto copertina: impresa sotto l’acqua per l’olandese Leezer (foto Bettini)

La sesta tappa del Tour de Langkawi, 217,5 km da Mentakab a Kuantan, era sulla carta fatta su misura per i velocisti malgrado la presenza di tre gpm di 4a categoria e altri saliscendi di minore entità, ma fin dai primi km è apparso chiaro che il copione dei giorni scorsi, con pochi corridori generalmente asiatici in fuga dalle fasi iniziali per poi essere inevitabilmente ripresi dal gruppo, non sarebbe stato rispettato, vuoi per il chilometraggio elevato, vuoi per la pioggia battente presente lungo tutto il percorso e vuoi perchè uno dei grandi favoriti, l’olandese Theo Bos (Blanco) già vincitore delle frazioni di Kulim e Lagoa, non ha preso il via a causa di un’influenza. La bagarre è stata continua a tal punto che la media al traguardo sarà superiore ai 45 km/h e solo dopo 75 km sono riusciti a prendere il largo Steele Van Hoff (Garmin), Ruslan Tleubayev (Astana), Wesley Sulzberger (Orica-GreenEdge), Jetse Bol e Tom Leezer (Blanco), Andrew Fenn (Omega-QuickStep), John Murphy (UnitedHealtCare), Yukiya Arashiro (Europcar), Jani Tewelde (Mtn Qhubeka), Dan Craven (Synergy Baku), il padovano Omar Bertazzo (Androni) e il vincitore del Tour de Langkawi 2011 Yonathan Monsalve (Vini Fantini), non brillantissimo in quest’edizione ma comunque 12° in classifica generale a 3′31” dal leader Julian Arredondo, la cui Nippo-De Rosa non ha pertanto lasciato spazio e in compagnia della Champion System di Craig Lewis ha annullato il gap al km 133 malgrado Arashiro, già autore di un’azione analoga nella tappa di Kapar, avesse tentato di proseguire in solitudine dopo aver distanziato i compagni d’avventura.
Una nuova azione è stata promossa dal neocampione australiano Luke Durbridge (Orica-GreenEdge) su cui si sono portati altri corridori tra cui il 7° della generale Amir Kolahdozhagh (Tabriz) ma ancora una volta il gruppo ha annullato il tentativo con la Mtn Qhubeka di Sergio Pardilla in prima linea; nulla però ha più potuto il plotone quando a 50 km dal traguardo si sono avvantaggiati Travis Meyer, Michal Golas, Serge Pauwels e Pieter Serry (Omega Pharma – Quick-Step), Chad Beyer (Champion System), Cyrille Gautie e Pierre Rolland (Europcar), Jackson Rodriguez (Androni Giocatolli), Connor McConvey (Synergy – Baku), Ji Min Jung (Kspo) e ancora una volta Van Hoff, Sulzberger e Leezer che sono riusciti a guadagnare intorno a 1′ e resistere fino al traguardo malgrado l’inseguimento condotto dalla Vini Fantini di Francesco Chicchi. Ai -10 Rolland, 15° nella generale a 4′03” da Arredondo, è rimasto tagliato fuori a causa di una foratura e ai -7 Meyer ha tentato l’azione solitaria seguito da Jung, Golas, Rodriguez e Leezer, il cui contrattacco si è rivelato quello vincente; il 27enne olandese ha tirato dritto fino al traguardo conquistando il suo primo successo da professionista con 27” sul sorprendente Jung e 35” su Golas, Rodriguez e Meyer mentre Andrea Guardini (Astana), già tre volte sul podio in altrettante volate nelle prime tappe, ha dovuto accontentarsi di aggiudicarsi lo sprint del gruppo chiudendo 6° a 40” da Allan Davis (Orica-GreenEdge), Jacob Keough (UnitedHealtCare), Saleh Mohd Harrif (Terengganu) e Anuar Manan (Synergy-Baku): il 23enne di Tregnago avrà comunque una nuova occasione nella 7a tappa, 149,8 km da Kuantan a Dungun, mentre la classifica generale è rimasta invariata con Arredondo in maglia gialla con 1′16” su Pieter Weening (Orica-GreenEdge), 2′10” su Pardilla e 2′32” su Peter Stetina (Garmin).

Marco Salonna

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