WANG SBANCA LE CAMERON HIGHLANDS
Grazie a una lunga fuga da lontano semisconosciuto cinese della Hengxiang Cycling Team sorprende tutti nel primo arrivo in salita del Tour de Langkawi giungendo in solitaria con 2′27” sul colombiano Arredondo, fuoriuscito dal gruppo nel finale, e 3′11” sull’australiano Haas e strappando a Theo Bos la maglia gialla di leader. Nel plotoncino dei big anche Fortunato Baliani che chiude all’8° posto.
Foto copertina: Wang tutto solo sulle Cameron Highlands (foto Bettini)
Dopo le due frazioni inaugurali per velocisti dominate da Theo Bos (Blanco) il Tour de Langkawi è entrato nel vivo con la terza tappa, 145,4 km da Sungai Siput a Cameron Highlands con un’ascesa conclusiva di oltre 40 km sebbene le pendenze di rado superassero il 5%. Come accaduto nelle giornate precedenti sono stati gli atleti asiatici ad animare la corsa nelle prime fasi con i rappresentanti di Singapore So Keong Loh e Junrong Ho (Ocbc), il malese Harrif Saleh (Terrengganu), il sudcoreano Joon Yong Seo (Kspo) e il cinese Meiying Wang (Henxiang Cycling Team) che sono evasi dal gruppo dopo 12 km e hanno guadagnato rapidamente terreno su un plotone che è sembrato disinteressarsi dell’azione, conscio probabilmente di poter recuperare minuti su minuti nell’interminabile ascesa finale e con una Blanco che non si è mossa alla luce dell’impossibilità di Theo Bos di conservare la leadership della generale, senza dimenticare il fatto che in questa gara ogni squadra ha a disposizione solo 6 corridori e dunque era più difficile condurre l’inseguimento.
I battistrada hanno potuto così giungere ai piedi di Cameron Highlands con ancora 10′ di margine e fin dalle prime rampe Wang si è scrollato di dosso i compagni d’avventura e ha impostato un ritmo più che discreto perdendo non più di 15” al km sul gruppo dei migliori che strada facendo ha riassorbito il resto dei fuggitivi ma nulla ha potuto fare contro il 24enne cinese che ha tagliato in solitudine il traguardo conquistando il più importante successo della carriera: sotto la spinta della Garmin ha immediatamente perso contatto Bos e con lui il resto degli sprinter tra cui i nostri Andrea Guardini (Astana) e Francesco Chicchi (Vini Fantini) ma anche atleti più quotati come Alexey Lutsenko (Astana), Carlos Ochoa e Diego Rosa (Androni) e Jonathan Clarke (UnitedHealtCare) finchè a 11 km dal traguardo non è riuscito ad avvantaggiarsi il colombiano Julian Arredondo (Nippo-De Rosa), che si è lanciato all’inseguimento di Wang chiudendo con un ritardo di 2′27”, mentre 3° a 3′11” ha chiuso Nathan Haas (Garmin) che ha regolato davanti a Wesley Sulzberger e Pieter Weening (Orica Green-Edge) e Yonathan Monsalve (Vini Fantini) il gruppo dei big che comprendeva tra gli altri Sergio Pardilla (Mtn Qhubeka), Andrey Kashechkin (Astana), Serge Pauwels (Omega-QuickStep), Peter Stetina (Garmin), Pierre Rolland (Europcar) e come unico rappresentante azzurro il 38enne di Foligno Fortunato Baliani (Nippo-De Rosa) che si è fatto valere anche nella volata chiudendo all’8° posto.
Grazie a questo successo Wang balza al comando della generale con 2′43” su Arredondo, 3′29” su Haas, 3′33” su Sulzberger e 3′35” su altri 7 corridori tra cui Monsalve, Weening e Baliani, anche se sarà proibitivo per lui mantenere la maglia gialla anche nel ben più impegnativo arrivo di Genting Highlands, in cima al quale si concluderà la quinta tappa: prima però si disputerà una frazione di 168 km da Tapah a Kapar che dovrebbe vedere tornare alla ribalta i velocisti anche se lo strappo di Kuala Selangor posto nel finale potrebbe scompaginare le carte.
Marco Salonna