“A UBRIQUE?…C’EST HIVERT!”
Il francese della Saur-Saujasun, Jonathan Hivert, si aggiudica la prima tappa in linea della corsa andalusa. Hivert ha battuto in uno sprint ristretto Alejandro Valverde e Bauke Mollema. Lo spagnolo della Movistar mantiene comunque il primato in classifica generale con un vantaggio di 7 secondi sul belga Van Den Broeck.
Foto copertina: successo insperato per Hivert a Ubrique: battuto nientemeno che Valverde (foto Bettini)
Avevamo posto la domanda già ieri: Chi fermerà Valverde?. E oggi abbiamo trovato la risposta ad una domanda non affatto semplice. Comunque vada, Jonathan Hivert se la ricorderà per molto tempo la vittoria odierna perché beffare un corridore che in arrivi del genere vince quattro volte su cinque è dannatamente complicata. Ma lui è riuscito nell’impresa e quindi tanto di cappello ad un atleta già al secondo centro stagionale dopo essersi aggiudicato la classifica finale dell’Etoile de Bessèges.
La frazione odierna era composta da due parti: la prima, molto semplice, contraddistinta da un percorso “abbastanza” pianeggiante, puntellato da qualche strappetto, ma nulla di più. La seconda, invece, comprendente due gran premi della montagna, in particolare il Puerto de Las Palomas di prima categoria, che posto ad una trentina di chilometri, poteva permettere una discreta selezione se affrontato a velocità sostenuta.
Nella prima metà gara parte anche la fuga di giornata sospinta da quattro atleti: Van Hecke (Topsport-Vlaanderen), Moyano (Caja Rural), Jodts (Colba) e Mas (Burgos-BH), che con il benestare del gruppo principale, arrivano a guadagnare fino a oltre quattro minuti.
Il destino dei battistrada è comunque segnato e ancora prima del passaggio sulla salita de Las Palomas il gruppo è già compatto.
Sull’asperità più complicata della tappa si intravedono alcuni tentativi che permettono la selezione del gruppo, che si riduce in questo modo ad una ventina di unità. I più intraprendenti sono lo spagnolo Dani Navarro (Cofidis) e il colombiano Nairo Quintana (Movistar), quest’ultimo in appoggio a Valverde, e quindi vincolato al solo ruolo di guastatore.
La lunghissima discesa, intervallata da qualche tratto in falsopiano, porta quel che rimane del plotone sul rettilineo d’arrivo, in leggera salita. La responsabilità è per questo sulle spalle della Movistar che tenta di lanciare Alejandro Valverde per uno sprint di potenza, ma Hivert parte presto, forse troppo, ai 300 metri, e il murciano non è parso, di primo acchito, molto preoccupato dallo scatto del francese. Tuttavia Hivert guadagnava sempre di più metri preziosi, e dopo qualche tentennamento anche “l’Embatido” partiva al suo inseguimento, ma ormai era tardi e il francese poteva alzare le braccia in segno di vittoria. Al secondo posto giunge Valverde e al terzo Mollema. Poi arrivano anche gli altri big ma “alla spicciolata”, perdendo così qualche secondo e infatti con tre secondi di ritardo giunge un gruppetto di cinque corridori: Ponzi (quarto), l’eterno Rebellin (quinto), Van Den Broeck (sesto), Armée (settimo) e Gesink (ottavo). Completano la top ten Jakob Fuglsang (nono) e Mikel Nieve (decimo) che si classificano con un ritardo di sette secondi.
In classifica generale non cambia niente con un solo padrone finora, ovvero Valverde, ma il secondo, Jurgen Van den Broeck, è distante solo 7 secondi.
Domani tappa altimetricamente più semplice ma con trappola finale: uno strappetto all’ultimo chilometro che segue l’Alto del Fontanar. I favoriti sono quindi corridori esplosivi che hanno lo scatto in salita come punto forte. Ad esempio…
Paolo Terzi