MARTIN LASCIA ATTONYTI GLI AVVERSARI
Prestazione impressionante del tedesco nella crono di Tavira in cui infligge ben 1′07” al compagno di squadra Kwiatkowski, 1′15” a Sergent, 1′16” a Westra e ben 3′15” al leader della generale Henao e si aggiudica la sua seconda Volta ao Algarve dopo quella del 2011 davanti al polacco e all’olandese della Vacansoleil. Bene gli azzurri Manuele Boaro e Giacomo Nizzolo che conquistano rispettivamente la classifica di miglior scalatore e quella a punti
Foto copertina: Martin in azione nella crono di Tavira (foto Bettini)
La 38a edizione della Volta ao Algarve si è chiusa con una cronometro individuale da Castro Marim a Tavira di 34,8 km, decisamente molti per una corsa a tappe di 4 giorni in cui peraltro gli scalatori hanno potuto dire la loro solo nei 3 km dell’Alto de Malhão, in cima al quale si è conclusa la terza frazione: alla luce del distacco di soli 28” dal leader Sergio Henao (Team Sky) nella generale il grande favorito sia per aggiudicarsi la prova contro il tempo che per il successo finale era Tony Martin (Omega-QuickStep), già vittorioso nel 2011 e secondo un anno fa alle spalle di Richie Porte, ma il due volte campione mondiale di specialità , intenzionato a riprendersi lo scettro di miglior cronoman del mondo dopo che nella passata stagione è stato battuto sia al Tour de France che alle Olimpiadi di Londra da Bradley Wiggins che non era presente nella rassegna iridata di Valkenburg, ha fatto molto di più infliggendo distacchi pesantissimi a tutti gli avversari, il più vicino dei quali con un ritardo di 1′07” è stato il compagno di squadra Michal Kwiatkowski, già molto pimpante che con questa prestazione ha a sua volta superato coloro che lo precedevano in classifica generale chiudendo alle spalle del tedesco. 3° a 1′15” ha chiuso lo specialista neozelandese Jesse Sergent (RadioShack), 4° a 1′16” Lieuwe Westra (Vacansoleil) che per un solo secondo è stato superato nella generale da Kwiatkowski ma che bissa la terza piazza di due anni fa, 5° a 1′30” Jonathan Castroviejo (Movistar), 6° a 1′32” un convincente Denis Menchov (Katusha), a caccia di riscatto dopo un 2012 che lo ha visto protagonista solo in cima alla Bola del Mundo alla Vuelta raramente così a suo agio nelle prove contro il tempo disputate nelle ultime stagioni, 7° e 8° a 1′47” i due big del ciclismo portoghese Tiago Machado (RadioShack) e Rui Alberto Faria da Costa (Movistar), 9° a 2′04” Andreas Kloeden (RadioShack) e 10° a 2′32” il sorprendente Jan Bakelandts: dal canto loro i due colombiani del Team Sky Rigoberto Uran ed Henao sono stati autori di prestazioni più che onorevoli chiuse rispettivamente all’11° e al 14° posto con distacchi di 2′42” e 3′15” da Martin ma non hanno potuto contenere il ritorno di atleti molto più avvezzi di loro alle prove contro il tempo. In casa azzurra chi avrebbe potuto fare bene in questa prova era Manuele Boaro (Saxo-Tinkoff) ma il vicentino ha pagato gli sforzi dei giorni scorsi per portare a casa la classifica di miglior scalatore chiudendo al 20° posto con un ritardo di 3′52”. Nella generale Tony Martin, il cui prossimo appuntamento dovrebbe essere la Parigi-Nizza già vinta nel 2011, si è imposto con 58” su Kwiatkowski, 59” su Westra, 1′21” su Menchov, 1′26” su Rui Costa e 1′30” su Machado mentre il milanese Giacomo Nizzolo (RadioShack) ha conquistato anche grazie al ritiro di Theo Bos (Blanco) la graduatoria a punti, Hugo Sabido (La Aluminios-Antarte) quella degli sprint intermedi e la RadioShack ha avuto la meglio nella classifica a squadre.
Marco Salonna