CIELO PURITO SULLA GREEN MOUNTAIN. FROOME AGGUANTA IL PRIMATO
Nella tappa più attesa del Tour of Oman, un brillante Joaquim Rodriguez dà una bella dimostrazione di forza in un finale di tappa adatto alle sue caratteristiche. Chris Froome arriva secondo e diventa il nuovo leader in classifica generale e così a due tappe dalla conclusione l’inglese della SKY è il maggior indiziato per la vittoria finale. Buone prestazioni di Evans, Contador e Nibali che attendiamo comunque in test più impegnativi nelle corse che verranno più avanti, mentre a Sagan, staccatosi quasi subito sulla rampa finale, non resta che la maglia verde dei punti.
Foto copertina: Rodriguez “sempreverde” sulla “montagna verde” (foto AFP)
La quarta tappa del Tour of Oman ha rispettato le attese della vigilia in una giornata che ha dato un nuovo volto alla classifica generale. Ci aspettavamo bagarre sulle insidiose rampe verso Green Mountain e bagarre è stata, a testimonianza del fatto che quella di oggi era una frazione che poteva essere decisiva per le sorti di questo Tour of Oman 2013. All’inizio della tappa cinque ciclisti, Bookwalter (BMC), già protagonista al recente Tour of Qatar, Rast (RadioShack-Leopard), Smukulis (Katusha), Schillinger (NetApp-Endura) e Friedeman (Champion System) si staccano dal gruppo dando vita ad un’azione coraggiosa che culmina in un vantaggio massimo di 4 minuti a circa un terzo del percorso. Ma dopo il rifornimento il gruppo inizia a fare sul serio ed il vantaggio dei cinque diminuisce inesorabilmente sotto i colpi delle squadre che si alternano in testa a tirare, tra cui le più attive sono l’Astana di Nibali, la Saxo-Tinkoff di Contador e la SKY di Wiggins, ma soprattutto di Froome, ben messo in classifica generale. Dopo il secondo e ultimo sprint intermedio, vinto da Friedemann, ha inizio la scalata verso la Green Mountain: 5,8 km di salita con una pendenza media del 10.5%. La bagarre inizia quasi subito con Astana e Saxo-Tinkoff a farsi notare nelle prime posizioni del gruppo. I fuggitivi vengono ripresi proprio sulle prime rampe della salita, ed è subito spettacolo: scatto secco di Contador a cui risponde Vincenzo Nibali. Sono loro, forse, i due ciclisti più attesi che non si fanno pregare e che siamo certi duelleranno parecchie volte in questa stagione appena iniziata. Alle loro spalle Froome, Evans e Pozzovivo cercano di rispondere, quando mancano circa 3 km al traguardo, mentre il leader Sagan si perde nelle retrovie del gruppo dovendo così dire addio ai sogni di gloria. La salita, andando avanti, premia però i corridori di maggior fondo e che interpretano al meglio pendenze del genere. E chi se non Purito Rodriguez, che come al suo solito, nicchia prima alle spalle dei ciclisti in testa, per poi sferrare il colpo mortifero nell’ultimo km di salita fino ad andare a tagliare il traguardo a mani alzate e piazzandosi anche in quinta posizione in classifica generale. Un copione conosciuto a memoria dal folletto spagnolo della Katusha, ormai un suo marchio di fabbrica che anche questa volta lascia il segno, nel primo vero arrivo in salita della stagione 2013. Al secondo posto si piazza Froome a 4 secondi, mentre più staccati arrivano Evans, terzo a 22 secondi, Contador a 27 e Nibali, vittorioso l’anno scorso sullo stesso traguardo, a 35. Una vittoria, quella dello spagnolo, che magari influirà anche sulla decisione di domani del TAS di Losanna per riammettere la Katusha nel World Tour 2013. Uno come Purito Rodriguez, a nostro avviso, non può mancare nelle corse più importanti della stagione e facciamo il tifo perché possa parteciparvi e dare spettacolo proprio in arrivi come quello di oggi. Venendo alla classifica generale, anche in considerazione dell’abbuono ottenuto sul traguardo di Green Mountain, Chris Froome è ora primo con un vantaggio abbastanza rassicurante su Evans a 24 secondi e Contador a 25; quarto e primo degli italiani Vincenzo Nibali a 34 secondi. A Sagan rimane la maglia verde, mentre Traksel è sempre leader nella classifica della combattività ed il francese Elissonde della FDJ veste la maglia bianca di miglior giovane. Domani, la quarta e penultima tappa, con arrivo a Boshar presso il locale Ministero delle Infrastrutture presenta tre successive scalate, negli ultimi 30 km, del gpm di Boucher Alamrat, già scalato nella seconda tappa. Ultima occasione per dare un ulteriore scossa alla classifica generale, visto che dopodomani l’ultima tappa sarà molto probabilmente una passarella finale riservata ai velocisti.
Antonio Scarfone