POZZATO, DOVE TI ERI NASCOSTO?
Il corridore vicentino sembra davvero in palla dopo un mondiale non entusiasmante, lavora molto per riprendere i fuggitivi di giornata e dominata di forza una volata di una cinquantina di atleti. Alle sue spalle Paolini e Colli, Khalilov vincitore lo scorso anno si piazza quarto davanti a Frohlinger.
Campione lo è, e non è certo questa vittoria che ce lo dimostra, al massimo ce lo chiarisce. Quello che però fatichiamo a capire è dove fosse il Filippo (Pozzato ndr, Katusha) la settimana scorsa in quel di Mendrisio. Un mondiale scialbo: anonimo, una trenata di 500m e null’altro sono davvero pochino per un corridore che dimostra oggi, come un mese fa al Veneto, di avere una condizione splendida. E allora la domanda che ci sorge spontanea e che vorremmo porgli è: “ma dove ti eri nascosto una settimana fa?” sarà per caso che fatica a reggere la pressione dell’evento? Francamente ci sentiamo di escludere questa ipotesi, perché un ragazzo che sbandiera di voler vincere uno dei giri del Veneto più duri degli ultimi anni e, puntualmente, regola tutti i pretendenti sul traguardo del Prato della Valle non è certo un corridore che soffre l’ansia da prestazione.
E allora dobbiamo tenerlo così. Un grande atleta moderno, coi suoi alti e bassi e le sue scappatelle mondane volte al divertimento, che però quando si mette in testa di vincere non ce n’è per nessuno. Ecco che oggi ce la mette tutta per riprendere i sei fuggitivi di giornata: Duma (Ceramiche Flaminia), Gonzalez (Fuji), Chiarini (Lpr), Donati (Acqua & Sapone), Kondrut (Isd-Neri) e Loria (Centri della Calzatura), usciti dal plotone composto da 135 partenti dopo 22km e rimasti in avanscoperta fino all’ultima salita di Regnano dove il forcing di Chiarini ha spezzato le gambe a tutti i compagni di avventura. L’atleta della Lpr si è arreso dopo qualche chilometro proprio all’ingresso del centro abitato di Reggio Emilia quando i tre giri da 4km ciascuno dividevano il gruppo di 45 uomini dall’arrivo.
Ultimi giri molto tirati, scatti e controscatti: Bellotti (Barloworld), Bosisio (Lpr) prima di Ballan (Lampre) che dopo aver svestito la maglia di campione del mondo e prima di svestire la maglia blu-fucsia in favore di quella della Radio-Shack di Armstrong, ha ancora voglia di mettersi in mostra e di conquietsare qualche altro risultato in quest’ultima parte di un 2009 molto sfortunato, come per Bettini l’iride non gli ha certo portato fortuna. L’ultimo a tentarci è Valerio Agnoli (Liquigas) prima che il gruppo si disputi la vittoria in una volata tiratissima, un Pozzato che parte in posizione ottimale, sulla destra del manto stradale, esce tra Khalilov (Ceramiche Flaminia), vincitore nel 2008, e Paolini (Acqua & Sapone) rispettivamente quarto e secondo. A chiudere il podio Daniele Colli (CarmioOro), quinto Frohlinger (Milram), nei dieci anche Visconti (Isd) sesto, Gasparotto (Lampre) ottavo e Tosatto (Quick Step) nono.
Andrea Mastrangelo