BMC RULES
Nella cronometro a squadre valevole come seconda tappa del giro del Qatar si impone la BMC, davanti alla Sky e alla Omega-Quick Step. La vittoria di squadra consente al leader in classifica generale, Bookwalter, di scavare ancora più terreno tra sé e gli avversari.
Foto copertina: la formazione che ha portato alla vittoria la BMC nella cronosquadre del Tour of Qatar (foto AFP)
Adriano De Zan rammentava spesso durante le sue telecronache che in una tappa a cronometro non valgono le chiacchiere, bensì esclusivamente il responso dei cronometristi.
Abbiamo atteso così le 2 del pomeriggio (le 16 circa in Qatar) per conoscere quello che potevano pronunciare i cronometri. Ed è stata una conferma di quello che si aspettava prima della tappa, vale a dire che la squadra più attrezzata, in questo caso la BMC, avrebbe avuto ottime chance di vittoria.
E così è stato, nonostante gli altri team siano andati anch’essi molto forte.
Dopo l’arrivo delle 18 squadre in corsa, si è chiuso con la vittoria della BMC, che ha percorso i 14 chilometri della prova in 16 minuti e 7 secondi ad un media di poco superiore ai 52 orari.
Al secondo posto si classifica la Sky, che è arrivata a 5 secondi da una vittoria negata proprio all’ultimo (16′12”). Sul terzo gradino del podio si piazza una ottima Omega-Quick-Step, che giunge a 10 secondi, limitando i danni per mantenere ancora in gioco per la classifica generale Mark Cavendish.
Giù dal podio si piazzano nell’ordine: Radioshack (16′18”), Katusha (con un eccellente 16′22” contando il fatto di non possedere un cronoman di punta), Astana (16′24”), Française des jeux (16′29”), Orica-GreenEdge (forse non ancora al meglio segna un 16′29), Cannondale (16′30”) e Saxo Bank-Tinkoff (16′32”).
In classifica generale i corridori della BMC fanno un bel balzo in avanti con cinque atleti nei primi 10: Bookwalter, Phinney, Blythe, Van Avermaet e Schar; seguono poi altrettanti corridori della Sky: Eisel, Boasson Hagen, Thomas, Hayman e Rowe.
I giochi sono ancora aperti e saranno decisivi nella prossime tappe gli abbuoni presenti al traguardo.
Paolo Terzi