E’ PROPRIO IL TOUR DE SAN LUIS
I corridori argentini della formazione di casa fanno il bello e il cattivo tempo con Emmanuel Guevara vittorioso in quel di Carolina al termine di una lunghissima fuga e Ricardo Diaz che fa il vuoto sull’ascesa di Cerro el Amago, con un Alberto Contador in crescita ultimo a cedere, e strappa la maglia di leader a uno spento Michal Kwiatkowski. Chiudono alle spalle del gruppo dei migliori i nostri Santambrogio, Montaguti e Nibali.
Foto copertina: Emmanuel Guevara trionfa a Carolina (foto Bettini)
La quinta tappa del Tour de San Luis, 169,8 km da Juana Kokslay a Carolina, si è disputata lungo un percorso pressochè pianeggiante per i primi 140 km seguiti però dalla salita di Cerro el Amago, 10,5 km con pendenza media intorno all’8% e punte superiori al 12 con la vetta a 17 km dal traguardo, posto a sua volta in cima a uno strappo di 300 metri, una frazione dunque riservata agli uomini di classifica e agli scalatori in genere e anche per questo non c’è stata grande bagarre nelle prime fasi di corsa, con i soli Vojitech Hacecky (Dukla Praha), già in fuga nelle prime due tappe ed Emmanuel Guevara (San Luis Somos Todos) a lanciarsi all’attacco dopo pochi km: all’Omega-QuickStep del leader della generale Michal Kwiatkowski la situazione stava benissimo e nessun’altra squadra si è incaricata dell’inseguimento facendo sì che il vantaggio dei due uomini di testa, aiutati anche da un forte vento a favore, superasse i 17 minuti intorno a metà percorso e fosse ancora ben oltre i 10 in coincidenza delle prime rampe del Cerro el Amago, dove Guevara ha staccato il compagno d’avventura e si è lanciato verso il traguardo.
La battaglia tra i big si è accesa fin dall’inizio della scalata con la Bmc di Tejay Van Garderen, secondo nella generale a 23” da Kwiatkowski, ha operato un forcing che ha ridotto il gruppo dei big a una ventina di atleti e messo in difficoltà il polacco che ha perso contatto al pari di Diego Ulissi (Lampre-Merida) e Bart De Clercq (Lotto-Belisol), a loro volta ben piazzati in classifica. Incurante della presenza del compagno Guevara in testa alla corsa il primo ad attaccare è stato Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) con il solo Alberto Contador (Saxo Bank-Tinkoff) in grado di rispondere ma nel giro di qualche km anche il madrileno, comunque decisamente più competitivo rispetto a quello di Mirador del Potrero e della crono di San Luis, non ha retto il ritmo dello scatenato argentino e si è lasciato riassorbire dal gruppetto inseguitore comprendente Van Garderen, Alex Diniz (Funvic Brasilinvest), Javier Acevedo (Jamis-Hagens), Miguel Angel Rubiano (Androni), Arnold Alcolea (Cuba) e Juergen Van den Broeck (Lotto-Belisol), che a causa di una foratura è stato però costretto ad abbandonare la compagnia e si è ritrovato nel plotoncino che seguiva comprendente i nostri Mauro Santambrogio (Vini Fantini), un positivo Matteo Montaguti (Ag2r) e un Vincenzo Nibali (Astana) ancora non del tutto a suo agio quando la strada sale.
La corsa si è conclusa in modo trionfale per la San Luis Somos Todos con Guevara, sia pure esausto negli ultimi km, che ha tagliato in solitudine il traguardo di Carolina e Diaz che ha continuato a guadagnare rispetto ai rivali, ha superato Hacecky che era rimasto nel mezzo e conquistato la piazza d’onore a 15” da Guevara, con Rubiano e Alcolea 3° e 4° a 1′17”, Acevedo 5° a 1′21” in compagnia di Contador, Van Garderen e Diniz, Santambrogio 9° a 1′41”, Montaguti e Van den Broeck 10° e 11° a 1′41” e Nibali 15° a 1′59” mentre Ulissi ha chiuso 18° a 3′09” e Kwiatkowski 22° a 3′46”. Alla luce della superiorità mostrata in salita Diaz, già secondo un anno fa alle spalle di Levi Leipheimer, sembra aver ipotecato il Tour de San Luis che guida con 17” su Van Garderen, 39” su Diniz, 1′04” su Contador, 1′07” su Van den Broeck, 1′47” su Rubiano, 2′14” su Nibali e 2′17” su Santambrogio: giudice definitivo sarà però il Mirador del Sol, ascesa di 7 km con una pendenza media dell’8,7% e tratti costantemente al 15 tra i -3 e i -1 dalla vetta su cui si concluderà la sesta e penultima tappa, 156,6 km con partenza da Quines e che prevede nelle fasi iniziali anche la scalata dell’Alto de Cantana.
Marco Salonna