MOHORIC IN FABULA: MATEJ CANTA VITTORIA

settembre 24, 2012
Categoria: News

Matej Mohoric era l’uomo da battere e dopo 129 chilometri mantiene le promesse vincendo alla grande. Lo sloveno parte all’ultimo chilometro subito dopo l’ultimo scollinamento del Cauberg conservando quei pochi metri che hanno scongiurato una rimonta da parte del gruppo inseguitore. Al secondo posto si piazza l’australiano Caleb Ewan e al terzo il croato Josip Rumac.
Medaglia di legno amara per l’Italia con Federico Zurlo, che nel finale non ha potuto esprimere tutta la sua potenza nel rettilineo finale perchè chiuso allo sprint (per il secondo posto).

Foto copertina: Mohoric surclassa tutti gli altri junior (foto Bettini)

Questo ragazzo sloveno ha vinto in un mese il Giro della Lunigiana, quattro tappe e la classifica finale del Giro di Basilicata, il che ci poteva indicare che era in possesso di una condizione semplicemente straordinaria. Ulteriore testimonianza del suo grande talento, e non solo in salita, è stato il secondo posto ottenuti pochi giorni fa nella prova iridata a cronometro: Mohoric ha recuperato trenta posizioni solamente nell’ultima parte di gara. La corsa odierna ha anticipato di poche ore la prova degli elite, mentre questi ultimi percorrevano il tratto in linea, e in complesso i ragazzi dovevano affrontare otto giri del circuito di Valkenburg per un totale di 130 chilometri. Pronti e via gli atleti si sono dati subito battaglia per cercare di portare via qualche tentativo di fuga interessante, ma appena partita la fuga tipica della prima parte di gara con Oliviero Troia inspiegabilmente sono iniziate, dal secondo giro in poi, tattiche ben precise che hanno bloccato la corsa per un po’ di giri.
A tre giri dalla fine sono ricominciati gli scatti, e questa volta con successo, visto che si è formato al comando un bel drappello composto da 11 corridori; ma il loro vantaggio non saliva mai sopra i 20 secondi e i gruppo non ha avuto molte difficoltà nel riprenderli. Appena ripresi gli undici sono partiti in contropiede altri dodici atleti, ma anche questa volta il gruppo rintuzzava l’attacco dei battistrada, addirittura senza permettere a loro di sviluppare un accordo che potesse mantenere vivo il tentativo. E così i chilometri scivolano via veloci fino all’ultimo giro quando i corridori affrontano l’attacco decisivo al Cauberg, e a muoversi sono i più importanti.
Nel tratto più duro dello strappo partono l’australiano Ewan e il nostro Giacomo Peroni, ma anche questa volta, così come nella gara under 23, il gruppo non lascia scappare nessuno. Nessuno tranne uno sloveno che ha le stigmati del campione e che in queste periodo lascia agli altri i piazzamenti dal secondo gradino in poi: Matej Mohoric piazza un colpo da finisseur subito dopo lo scollinamento del Cauberg, sotto la Flame Rouge dell’ultimo chilometro, e con lo scatto guadagna terreno sul gruppo ancora in fila. Mohoric rimane ancora a tiro rispetto agli inseguitori, che sperano di saltarlo con lo sprint finale; ma lo sloveno non ci sta e insiste di nuovo. Quando supera il cartello dei 200 metri al traguardo la sua vittoria appare molto probabile, ma diventa sicura quando Mohoric alza le braccia in segno di vittoria. Nello sprint alle sue spalle si piazzano nell’ordine l’australiano Ewan, il croato Rumac, Federico Zurlo e l’inglese Dibben. Nonostante non sia stata tipica della categoria junior, con scatti dall’inizio alla fine, possiamo comunque dire che alla fine è riuscito a vincere il più forte, che riesce inoltre nel non facile di compito di resistere ad un gruppo di settanta corridori in rimonta. Quarto posto con rimpianto quello di Federico Zurlo che nella volata finale per la medaglia d’argento non è riuscito a trovare un varco, dovendosi accontentare della medaglia di legno.

Paolo Terzi

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